Gino, il pappagallo a rischio sfratto. «È la nostra mascotte, resti al bar»

LA STORIA. Il pappagallo Gino, mascotte del bar trattoria «New Pilly Bar» di piazza Don Giuseppe Boffi, nel cuore della frazione trevigliese di Castel Cerreto, rischia lo sfratto.

Le sue piume verdi, l’inconfondibile ciuffo giallo, il suo becco nero e ricurvo hanno fatto del pappagallo Gino, un bellissimo esemplare di Amazzone fronte gialla, una vera e propria mascotte che, dal 2018, dalla sua gabbia accoglie e intrattiene gli avventori del bar trattoria «New Pilly Bar» di piazza Don Giuseppe Boffi, nel cuore della frazione trevigliese di Castel Cerreto. I suoi garriti potrebbero però rimanere solo un ricordo, visto che la presenza di Gino nel locale potrebbe avere le ore contate.

Questo perché, a seguito di una segnalazione da cui è poi scaturito un sopralluogo condotto nella mattinata di ieri dalla polizia locale di Treviglio, il volatile rischia di dover essere trasferito altrove. Il motivo? Le condizioni di stress dovute al rumore e al fumo passivo a cui sarebbe esposto l’animale e il fatto che la sua presenza sia ritenuta dalla polizia locale non idonea in un luogo pubblico come può essere, appunto, un ristorante. «Siamo basiti – spiega Pierluigi Pilenga, proprietario del locale –. Gino sta con noi da 6 anni e, attualmente, vive in una gabbia che si trova all’esterno del locale, in una veranda con paratie mobili dove vige, quando queste vengono abbassate, il divieto di fumare. Il pappagallo è in salute e non potrebbe essere più tutelato di così: è nato e cresciuto in cattività e, pertanto – prosegue Pilenga –, toglierlo dal suo habitat potrebbe avere ripercussioni negative sulla sua salute. I clienti lo amano – conclude – e lui ama loro». Intanto dal comando di polizia locale, che sta lavorando sulla vicenda, fanno sapere che sono in corso tutti gli approfondimenti del caso in materia di tutela degli animali sia per quanto stabilito dalla legge che dal regolamento in vigore nella città di Treviglio.

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