«Per Kevin faremo qualcosa di allegro, come avrebbe voluto»

URGNANO. La sorella del ragazzo morto a Miami: quando lo riporteremo a casa organizzeremo una festa con i suoi amici e quelli di Giuseppe, penso a un torneo di calcio.

«Quando Kevin tornerà a casa organizzeremo di certo qualcosa. Qualcosa di allegro, come avrebbe voluto lui. Un torneo di calcio probabilmente, anche per Giuseppe, perché loro hanno sempre partecipato ai tornei in memoria di chi non c’è più». Da Miami la sorella minore di Kevin Drago, Syria, è alle prese con la burocrazia per rimpatriare la salma del fratello di 31 anni, morto mercoledì al Jackson Memorial Hospital per le conseguenze di un incidente avvenuto a Miami il giorno di Pasquetta, in cui è morto sul colpo il suo amico Giuseppe Ghidotti, 28 anni.

I dubbi sulla dinamica

I due amici, entrambi di Urgnano, erano a Miami dal novembre 2023: Kevin aveva trovato lavoro come imbianchino, Giuseppe invece montava pannelli di vetro sugli edifici. Si erano ritrovati a Barcellona e da lì avevano deciso di partire per gli Stati Uniti. Un legame molto forte quello tra i due ragazzi, animati dalla voglia di conoscere il mondo e le culture più diverse. Urgnano era troppo stretta per loro, che avevano sempre lo zaino in spalla e l’energia della gioventù. Poi, quel maledetto giorno, l’incidente sulla strada che porta a Miami Beach, molto frequentata e trafficata a tutte le ore.

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Ancora non è chiaro cosa sia successo, la Polizia ha parlato di uno scontro tra lo scooter su cui viaggiavano i due ragazzi e una Jeep Renegade, che nello schianto ha perso uno pneumatico. «Un po’ troppo, mi sembra» sostiene Syria: la famiglia Drago, che si trova a Miami da un mese, ha assunto un avvocato e un investigatore privato per fare luce sull’accaduto. Il detective che si sta occupando delle indagini non ha ancora ultimato il suo rapporto, ma ha informalmente fatto sapere che non ci sarebbero immagini delle telecamere utili alle indagini. «Noi invece siamo andati sul posto e ne abbiamo trovate tante, tra cui una che guarda proprio nel punto in cui c’è stato l’incidente – spiega Syria –. Non possiamo però chiederne la visione fino a quando il detective avrà concluso, per non intralciare le indagini. Speriamo che a distanza di un mese ci sia ancora qualche ripresa memorizzata e non siano già state cancellate o sovrascritte».

«Erano amici fin da piccoli»

L’autopsia sarà conclusa sabato o al più tardi domenica, e fino ad allora i familiari non potranno vedere il corpo di Kevin. Successivamente sarà portato in una funeral home, un’impresa di pompe funebri locale, che si interfaccerà con quella italiana per le pratiche di rimpatrio. Ci vorranno 10-15 giorni. «Kevin e Beppe erano amici fin da piccoli – spiega mamma Maristella – Kevin girava il mondo ormai da 11 anni e Beppe ha deciso di seguirlo in queste fantastiche avventure. Due seminatori di allegria ora in viaggio per il mondo insieme».

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