Investito da un’auto, capriolo muore: «Se li vedete, anche feriti, non toccateli»

LOVERE. All’arrivo degli agenti della polizia provinciale, è stato soppresso perché soffriva in maniera evidente. Probabilmente sarebbe morto in seguito alle ferite riportate nell’impatto contro l’auto, ma la vicinanza degli uomini non l’ha aiutato: «Avvicinandosi li si sottopone a un forte stress che può accelerare la sua morte per arresto cardiaco».

Qualche anno fa, la campagna «Se mi vuoi bene, non mi toccare!» aveva insegnato che i cuccioli di capriolo non vanno accarezzati perché l’odore dell’uomo impedirebbe alle loro madri di riconoscerli e di continuare a prendersene cura condannandoli così ad una morte prematura. Oggi, di fronte al proliferare di questi ungulati, le autorità competenti lanciano un nuovo appello: in caso di incidente automobilistico che veda coinvolto un capriolo adulto, evento sempre più frequente sulle strade bergamasche, non bisogna assolutamente avvicinarsi, toccarlo o accarezzarlo: anziché tranquillizzarlo, lo si sottopone a un forte stress che può accelerare la sua morte per arresto cardiaco.

Il caso di Lovere

Un episodio significativo in tal senso s’è verificato lunedì sera a Lovere, nei pressi della rotonda in località Poltragno: attorno alle 22,30 un’auto ha investito un capriolo adulto, di tre o quattro anni di età, e si è allontanata senza fermarsi; a prestare soccorso all’animale, ferito sopra l’occhio sinistro, sono stati altri passanti che si sono fermati a bordo strada e si sono avvicinati all’animale: convinti di poterlo aiutare, lo hanno accompagnato verso il bosco; l’animale però faticava a stare sulle zampe, e diverse persone lo hanno accarezzato, convinte di rassicurarlo. «Purtroppo non è così – spiegano alcuni tecnici faunistici –: il capriolo ha una natura particolarmente schiva: un cucciolo, se viene accarezzato, non viene più avvicinato dagli adulti, ma anche gli esemplari adulti non sopportano di essere toccati dall’uomo: si rischia di provocare in loro uno choc che li uccide nel giro di qualche minuto. Quello che si può fare è provare a mettergli un sacchetto di stoffa in testa, o una benda sugli occhi, in modo che al buio possa calmarsi e aspettare l’arrivo del personale preposto a questo tipo di interventi». Il capriolo investito a Lovere, all’arrivo degli agenti della polizia provinciale, è stato soppresso perché soffriva in maniera evidente: probabilmente sarebbe morto in seguito alle ferite riportate nell’impatto contro l’auto, ma la vicinanza degli uomini non l’ha aiutato.

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