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La tradizione norcina si mette in mostra. L’Eco café vi aspetta a Ghisalba

Articolo. «Ol salàm de la bergamasca» torna protagonista per una giornata all’insegna di assaggi e buona compagnia. Sabato 11 maggio in piazza Garibaldi (in caso di maltempo nell’area feste di via degli Albarelli) si terrà la XXII Sagra del Salame nostrano, tra bancarelle, musica e spettacoli da vivo. Non mancate di fare un salto allo stand de L’Eco café: ci trovate dalle 18 a mezzanotte

Lettura 3 min.
Un’edizione passata della Sagra

Tutto era partito negli anni Novanta, come una divertente “gara tra amici”, o meglio, tra norcini. Ognuno credeva di produrre il salame migliore: era una sfida a colpi di assaggi. Nel tempo, quella “competizione” è cresciuta, fino a diventare la famosa Sagra del Salame nostrano, oggi patrocinata dal Comune di Ghisalba, Coldiretti Bergamo e Campagna Amica.

Da 12 anni, la manifestazione prevede anche il Concorso Provinciale del salame bergamasco. Il vincitore verrà decretato non solo dal verdetto di una giuria popolare, come una volta, ma anche da quello dei Maestri dell’ONAS (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi), che valuteranno i prodotti seguendo rigorosamente il disciplinare di produzione. Per ambire al premio, infatti, bisognerà rispettare delle condizioni e dei requisiti precisi, stabiliti dal vademecum redatto dall’Associazione Norcini Bergamaschi di Calcinate.

«È un’arte che va difesa» piega Renato Morzenti, uno dei giudici e maestro assaggiatore, riferendosi al lungo processo artigianale da seguire per avere il famoso insaccato, nel rispetto delle regole della tradizione. Tanti, d’altronde, i segreti del mestiere, tramandati da generazioni di masadur: dall’utilizzo di «tutte le parti del maiale» alle spezie (di solito, pepe, noce moscata, chiodi di garofano e cannella), dalla scelta del sale (preferibilmente quello dolce di Cervia), al tempo di stagionatura, dalla temperatura all’umidità ideali della cantina. Saranno proprio i piccoli dettagli a fare la differenza tra il salame vincitore e gli altri.

Mentre i migliori norcini si sfideranno, in programma nel pomeriggio anche l’esibizione del gruppo popolare Arlecchino Bergamasco Folk, l’esposizione di auto storiche curata dal gruppo Old Car Bergamo, e quella di Moto Ducati. I più piccoli si potranno divertire al lunapark, allestito per l’evento, e con “I giochi di una volta” dell’omonima associazione. Presenti anche gli espositori hobbisti e di Campagna Amica con prodotti tipici, tra cui l’immancabile salame bergamasco, e dei punti ristoro dove poter assaggiare le prelibatezze locali. Il concerto del gruppo Bepi & The Primas alle ore 21 aprirà infine le danze per la notte bianca, con negozi e locali aperti fino a tardi.

Un weekend di arte e natura a Ghisalba

Quando si parla di “Rotonda” e si è a Ghisalba, non si intende una comune rotatoria, bensì la chiesa parrocchiale di San Lorenzo. Progettata da Luigi Cagnola, la “Rotonda” prende il curioso appellativo dalla sua possente cupola, ispirata al Pantheon di Agrippa a Roma. «Si tratta di una delle prime chiese della Diocesi» racconta Pierangelo Martinelli, Presidente della Pro Loco Ghisalba.

Oggi è possibile visitarla, grazie a un camminamento, ma anche conoscerne i “retroscena”. Sembrerebbe infatti che il Cagnola avesse progettato per la chiesa di Ghisalba anche un campanile a pianta rotonda, che ben si adattava alla forma dell’edificio. Tuttavia, per mancanza di fondi in loco, la torre campanaria (detta appunto Torre del Cagnola) venne realizzata a Urgnano. «Da qui la leggenda che “Urgnano ci ha rubato il campanile”», racconta Martinelli. Alla fine però, nel 1906 anche la chiesa di San Lorenzo ebbe la sua torre e la contesa divenne «acqua passata».

Ghisalba non è però solo ricca di storia e arte (famosi sono infatti anche il Santuario dell’Apparizione e la ex chiesa di San Vincenzo, oggi centro culturale), ma anche di bellezze naturali, tutte da scoprire. Basta inforcare la bici e addentrarsi nel vicino Parco del Serio: con qualche pedalata, ci si potrà immergere nel verde ed entrare nei circuiti del Bike Park, la struttura lunga 1,3 km della scuola MTB Ghisalba, dedicata all’allenamento dei suoi giovani allievi e non solo. Per chi invece preferisce un percorso più pianeggiante, c’è la ciclabile del Serio che porta all’Oasi verde di Seriate o al Castello di Malpaga. Un ottimo esercizio – prima o dopo un buon pane e salame – per incorniciare il weekend della Sagra.

Cosa fare a L’Eco café

Dalle 18 a mezzanotte, in piazza Garibaldi, non mancherà L’Eco café. Presso lo stand della nostra redazione mobile, potrete sfogliare il quotidiano e gustare una tazzina di buon Caffè Poli. Ad ogni tappa del tour, compresa quella di Ghisalba, troverete anche un’autrice di Eppen che seguirà live la manifestazione ed è pronta ad ascoltare le vostre storie. Raccontateci la vostra infanzia “ghisalbese”, consigliateci un luogo da visitare, rivelataci una curiosità!

Approfittatene per conoscere le nuove speciali offerte di abbonamento. A chi ci raggiungerà a Ghisalba offriremo l’abbonamento bimestrale (6 giorni a settimana) all’edizione cartacea de L’Eco di Bergamo, oppure l’abbonamento semestrale all’edizione digitale del quotidiano, oppure ancora tredici numeri della rivista Orobie a soli 55 euro. Chi preferirà, potrà invece optare per la seconda promozione: 100 euro per chi si abbona per quattro mesi all’edizione cartacea de L’Eco di Bergamo (6 giorni a settimana), oppure a un anno di edizione digitale, oppure ancora a venticinque numeri di Orobie. In omaggio, uno o due biglietti per il parco divertimenti Leolandia di Capriate San Gervasio.

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