Aggredito il direttore sportivo del Bari Ciro Polito, ex portiere atalantino

CALCIO. Il dirigente del club pugliese, di ritorno dalla trasferta col Cittadella, si trovava in un autogrill in provincia di Rovigo dove è stato colpito da alcuni tifosi biancorossi.

Il direttore sportivo del Bari, Ciro Polito, terzo portiere dell’Atalanta dal 2011 al 2014, è stato aggredito domenica 5 maggio da alcuni tifosi biancorossi mentre era con sua moglie in un autogrill a Occhiobello (Rovigo) di ritorno dal Veneto dopo il pari col Cittadella che complica la strada dei pugliesi verso la salvezza. Sulla vicenda indagano le forze dell’ordine. Al vaglio degli investigatori anche i filmati della videosorveglianza.

Sempre domenica, toni accessi tra tifosi, dirigenti e giocatori anche all’aeroporto di Bergamo, al rientro della squadra, con un battibecco tra uno storico ex capo ultras e un componente dello staff dirigenziale. Il video dell’accaduto è diventato virale sui social. Polito è stato l’unico della comitiva barese a rientrare in auto, mentre il resto della squadra è tornato a Bari in aereo. Il Bari giocherà venerdì sera l’ultima gara stagionale al San Nicola contro il Brescia: la vittoria con i lombardi è l’unica chance per evitare la retrocessione diretta e sperare nei play out.

Il club: vicinanza e solidarietà

Il Bari «esprime vicinanza e solidarietà al ds Ciro Polito vittima nella serata di ieri di una vera e propria aggressione avvenuta, ad opera di ignoti, nel post gara di Cittadella-Bari». «Il dirigente biancorosso, mentre si trovava in sosta in un autogrill sulla via di ritorno dalla città veneta - scrive il club di Luigi De Laurentiis - è stato raggiunto e aggredito, verbalmente e fisicamente, da un gruppo di ignoti che subito dopo si sono dileguati. Le autorità competenti intervenute hanno da subito avviato le procedure per l’individuazione dei soggetti responsabili». «La società biancorossa - si legge ancora - condanna con forza quanto accaduto ad opera di “vigliacchi” che nulla hanno a che vedere con il tifo barese e con lo sport. In attesa che la giustizia faccia il suo corso, quando la ragione lascia spazio alla violenza abbiamo già perso tutti».

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