Finito il restauro, svelata la statua di Papa Giovanni XXIII in Seminario. Una mostra fino al 1° giugno

LA CERIMONIA. Un applauso ha accolto lo svelamento della statua di Papa Giovanni XXIII, oggetto di un restauro inaugurato sabato mattina 18 maggio in Seminario.

«Un’opera d’arte - ha detto il vicario generale monsignor Davide Pelucchi, prima della benedizione - è l’esito dell’azione di tanti artisti, in questo caso dello scultore Stefano Locatelli che la realizzò; dello stesso Papa Giovanni, soggetto raffigurato, lui stesso artista di bontà e santità; il terzo artista è la Chiesa, con tutte le persone che hanno contribuito a formare Angelo Roncalli e ne hanno reso possibile il capolavoro di bontà; infine i seminaristi che qui studiano, sono chiamati a diventare come Papa Giovanni XXIII, artisti di fraternità, carità, umanità sapendo che l’artista per eccellenza è Dio».

Nel corso della cerimonia sono intervenuti anche Don Gustavo Bergamelli, rettore del Seminario Vescovile; Don Davide Rota Conti, direttore dell’Ufficio diocesano beni culturali.

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La restauratrice Silvia Baldis ha poi spiegato i lavori compiuti per riportare allo stato originario la statua e l’orologio, mentre l’archivista Andrea Capelli ha illustrato la mostra allestita nell’atri del Seminario, realizzata dalla Biblioteca diocesana, In collaborazione con l’Archivio storico diocesano, la Fondazione A. Bernareggi, la Fondazione Papa Giovanni XXIII. La mostra, che resterà aperta fino al 1° giugno, ripercorre attraverso immagini, documenti, video ed oggetti, la storia della realizzazione della statua al termine della riedificazione del Seminario e dei lavori di restauro che l’hanno interessata.

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