Gasperini: «Risultato straordinario, dedicato a Bergamo. Ora testa al Bayer»

ATALANTA. Le parole del tecnico atalantino dopo la vittoria 2-0 a Lecce che vale la qualificazione per la prossima Champions League. De Ketelaere: «Importante averla raggiunta prima di Dublino». Scamacca: «Arriviamo con fiducia e voglia di fare bene».

«Qualificarsi in Champions è il traguardo massimo per l’Atalanta, vincere lo scudetto non è pensabile. Ci aspetta un futuro radioso, un giorno, magari, vinceremo lo scudetto, perché no. Ma per adesso la qualificazione in Champions è un risultato straordinario e ha un valore enorme. Ringrazio tutti i giocatori perché i numeri che abbiamo sono eccezionali e sono felice di questo risultato che dedico a tutto l’ambiente di Bergamo». Così Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ai microfoni di Sky Sport, dopo la vittoria di Lecce che qualifica matematicamente i nerazzurri in Champions, l’ideale per preparare al meglio la finale di Europa League.

«Sarà una motivazione in più»

«Il Bayer? La tranquillità della Champions sarà una molla, una motivazione in più. Finora abbiamo fatto un percorso durissimo, giocando 53 partite finora, di cui una trentina in due mesi. Un percorso faticoso in cui ogni tanto abbiamo perso qualche partita, ma ne abbiamo vinte tante, tutte decisive. Tutte da dentro o fuori. Le ultime 5 vittorie di fila in campionato ci hanno dato la spinta verso la Champions».

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«Contro la Juve - ha aggiunto Gasperini, che nella sfida con il Lecce è stato sostituito in panchina da Tullio Gritti perché squalificato - ho visto un po’ di fatica nei miei ragazzi. Per la prima volta ho visto la mancanza di adrenalina, oggi ho dato respiro a tanti calciatori. Mi dispiace per l’assenza di de Roon, davvero tanto, lo porterò in panchina con me, vincere sarebbe un’impresa straordinaria per l’Italia. L’Atalanta, in grande condizione, può mettere in difficoltà anche il Bayer» ha chiuso Gasperini. «Il mio futuro? Giochiamo mercoledì poi vediamo - ha aggiunto -. Per me la questione è una sfida. Bisogna vedere quanto sei credibile nelle scelte e nelle valutazioni che fai da allenatore, ma soprattutto è un problema di sfida. Ed il mio futuro, dopo 8 anni splendidi a Bergamo, si capirà dopo la finale di Dublino. Lì ci siederemo a tavolino e vedremo se a Bergamo mi sopporteranno ancora oppure no».

Scamacca

Scamacca: «La Champions era il nostro obiettivo fino dall’inizio dell’anno. Ora sembra tutto normale, invece è un grande traguardo e siamo molto contenti. Io cerco solo di aiutare la squadra e fare del mio meglio. Finora ho realizzato 18 gol, a Dublino arriviamo bene, con fiducia, con la voglia di fare bene e alzare la coppa. Dobbiamo andare lì senza la pressione che ha preceduto la finale di coppa Italia ma consapevoli che è un finale, la più importante. Ce la dobbiamo godere. La Champions? Non vedevo l’ora...». Così Gianluca Scamacca, oggi in gol, ai microfoni di Sky, dopo la vittoria di Lecce.

De Ketelaere

De Ketelaere: «Si può sempre fare meglio. Per la Champions era importante raggiungerla prima della finale di mercoledì. Non lo so se l’anno prossimo sarò a Bergamo, io gioco e basta, poi vediamo cosa succede. Gasperini? Mi dà fiducia nel suo sistema di gioco. Mi dispiace non aver fatto, nel Milan, ciò che ho fatto nell’Atalanta, ma ho fatto una bella stagione a Bergamo». «Pioli saluta il Milan? Non lo so, io parlo per me. Ripeto non ho fatto cosa avrei potuto con la maglia rossonera. A Bergamo, invece, sono cresciuto bene», ha aggiunto l’attaccante dell’Atalanta.

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