Tra i roventi paesaggi del Texas, Ron Woodroof è un elettricista e un cowboy da rodeo. Indipendente, macho e donnaiolo è tra quei milioni di persone che all'epoca, all'inizio degli Anni '80, in America consideravano l'AIDS una "malattia dei gay". Tutto cambia quando un giorno del 1985, Ron, completamente al di fuori della cerchia omosessuale, scopre di essere sieropositivo con una prognosi che lo condanna a 30 giorni di vita. Ma Ron non ci sta. Non vuole morire. Ancora scioccato dalla scoperta, decide di rifiutare la tragica sentenza. Si mette a cercare i farmaci e le terapie che possono aiutarlo. Si spinge in Messico e ben presto comincia a esportare di contrabbando dei trattamenti alternativi, andando contro la comunità scientifica e la dottoressa che lo segue, Eve Saks (la vincitrice dello Screen Actors Guild Award, Jennifer Garner). Trova invece un alleato in Rayon, giovane transessuale anche lui malato di AIDS. I due fondano un “buyers club” (un ufficio acquisti), nel cuore del Texas, per evitare sanzioni governative e per fornire quelle stesse cure ad altri sieropositivi. Il collettivo clandestino prende il via e presto trova nuovi clienti e sostenitori. Nessuno lo avrebbe detto, ma Ron non morì affatto 30 giorni dopo la tragica diagnosi. Ispirato a una storia vera il film diretto da Jean-Marc Vallée, su una sceneggiatura originale di Craig Borten e Melisa Wallack, vede protagonista il vincitore dello Spirit Award, Matthew McConaughey. Ron Woodroof morì a seguito delle complicazioni dovute all’AIDS nel settembre 1992. Erano passati sette anni da quando lo avevano dato per spacciato. Un mese prima che morisse, lo sceneggiatore Craig Borten guidò da Los Angeles fino a Dallas, nello stato del Texas, perché voleva andare a conoscerlo e raccontare poi la sua storia in un film. Ci sono voluti 20 anni per realizzarlo. Borten aveva appreso la storia del Dallas Buyers Club da un amico e ne era rimasto affascinato. Dopo tante lettere rimaste senza risposta, Borten telefonò agli uffici del Dallas Buyers Club. Ron, proprio lui, rispose e si rese disponibile a incontrarlo il giorno dopo. Borten sentiva che la storia di un cowboy omofobo che incredibilmente si ritrova all’improvviso in prima linea contro la pandemia dell’AIDS fosse unica e d’impatto. A 35 anni, l’orgoglioso figlio del Texas si ritrovò allontanato ed emarginato da amici e colleghi. Stava morendo ed era praticamente al verde, ma determinato a sopravvivere. E contro ogni previsione, non solo continuò a vivere, ma ebbe la forza per aiutare e salvare altre vite. Nei sette anni che seguirono alla diagnosi, Ron si era trasformato in un’enciclopedia vivente di trattamenti antivirali, sperimentazioni farmacologiche, brevetti, sentenze giuridiche e norme della FDA. Lottava per i diritti dei pazienti, compreso il diritto di accesso a farmaci e trattamenti alternativi. A proposito della pellicola McConaughey afferma: «Non volevamo fare un “film con un messaggio” o un documentario sull’AIDS. Questo è un film drammatico sulla vita di un singolo uomo».
