Abbienti, molto arroganti, piuttosto cinici e veramente viziati. Sono anche molto affascinanti. Sono dieci ragazzi che frequentano l'Università di Oxford e che sono stati ammessi nell'esclusivo “Riot Club”, fondato nel 1776. La loro aspirazione? Diventare celebri come i personaggi leggendari che hanno fatto la storia del club. Certamente questi ragazzi in futuro ricopriranno ruoli decisivi all'interno della società. Avranno molto potere. O no? Tutto per loro cambia in una notte di bagordi che si conclude in modo inquietante. Capita qualcosa di molto grave che mina tutte le promesse rigogliose che la vita ha fatto a questi giovani universitari. Le loro reputazioni rischiano di essere rovinate per sempre. C'è da fare una scelta: seppellire tutto sotto un mattone di menzogne, e in questo modo proseguire il cammino verso il futuro brillante che li aspetta, o discolparsi accusando il Club, col forte rischio di essere sbattuti fuori dal giro di “quelli che contano”. Tratto dall'omonima pièce teatrale di Laura Wade, che ne ha curato anche l'adattamento per il grande schermo, è diretto dalla regista danese Lone Scherfig, già alla regia del pluripremiato “An Education” e di “One Day”. Il cast include tre fra i più talentuosi giovani attori di Hollywood Sam Claflin (“Hunger Games - La Ragazza di Fuoco”, “Biancaneve e il Cacciatore”) nei panni di Alistair Ryle, Max Irons (“The Host”) in quelli di Miles Richards e Douglas Booth (“Romeo&Juliet”, “LOL”) nel ruolo di Harry Villiers .