Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza

Sam e Jonathan sono due venditori ambulanti di articoli per le feste e travestimenti. Sono due persone molto diverse, il primo ha un carattere forte, il secondo, invece, è piuttosto fragile. I due sono per molti aspetti una moderna versione della coppia Don Chisciotte e Sancho Panza e il loro girovagare li rende testimoni delle esperienze degli altri personaggi. Prende forma in questo modo un viaggio caleidoscopico nel destino umano. Tra momenti meschini e altri eccezionali, fra l’ironia e la tragedia nascosti dentro le persone, viene svelata la grandezza della vita, ma anche l’assoluta fragilità dell’umanità. E' l'ultimo capitolo della trilogia tragico - fantastica dedicata al racconto della vita umana di Roy Andersson, iniziata nel 2000 con "Canzoni del secondo piano", i cui temi centrali sono la colpa collettiva e della vulnerabilità umana, e proseguita nel 2007 con "You, the Living", che ha rappresentato "un avvicinamento coraggioso ai sogni", come afferma lo stesso regista. "Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza", film vincitore del Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia del 2014 come miglior film, coniuga umorismo e tragedia ed è ispirato, copme le altre opere del regista, ad opere pittoriche e letterarie tra cui quelle di Otto Dix e Georg Scholz, il dipinto La Torre di Babele di Bruegel il Vecchio, il "Don Chisciotte della Mancia" di Cervantes. A proposito di quest'ultimo film e della trilogia intera Roy Andersson afferma "Sono convinto che ogni film possa, e debba, essere visto sempre individualmente. All’interno di un solo film, ogni scena può essere vista separatamente. Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza ha 39 scene e la mia ambizione è che ognuna di esse possa apportare una diversa esperienza artistica al pubblico. In generale la trilogia chiede agli spettatori di esaminare se stessi; chiedendo loro “Cosa stiamo facendo? Dove siamo diretti?”, intende generare riflessione e contemplazione in merito alla nostra esistenza con una dose abbondante di tragicommedia, lebenslust, ossia passione per la vita, e un rispetto fondamentale per l’esistenza umana. La trilogia mostra un’umanità potenzialmente diretta verso l’apocalisse, ma dice anche che il risultato è nelle nostre mani".

Informazioni

Regia

Roy Andersson

Genere

Commedia drammatica

Anno

2014

Cast

Holger Andersson, Nisse Vestblom, Lotti Tornros, Charlotta Larsson, Viktor Gyllenberg, Jonas Gerholm