Maria (Angeliki Papoulia) cresce, praticamente da sola, tre figli, ha un marito che ama molto, Yannis, marinaio quasi sempre assente a causa del suo lavoro, una sorella, Gogo, sposata a un estremista di destra, un padre anaffettivo, una madre costretta su una sedia a rotelle e un’attività di famiglia, un negozio di alimentari praticamente sul lastrico, da mandare avanti. La sua vita viene raccontata attraverso una serie di flashback, di memorie, di attimi che mescolano passato e presente, le promesse della gioventù e le delusioni della maturità, culminando il giorno in cui Maria volta le spalle a tutto e a tutti. Presentato in concorso al Festival del Film di Locarno del 2014 il secondo lungometraggio firmato dal regista Syllas Tzoumerkas (“Terra madre”) è il racconto della fuga di una donna. Un viaggio delle emozioni, non solo letterale, un sguardo, crudo, sul tracollo emotivo di una moglie e madre, sulla disgregazione di una famiglia e, più in generale, sulla crisi economica che ha devastato la Grecia.