Nella turbinosa e fragorosa Caracas, Armando, uomo di mezza età proprietario di un laboratorio di protesi dentarie, è solo. Trascorre le sue giornate guardando gli altri da lontano, giovani ragazzi soprattutto ai quali, al più, offre dei soldi per farsi accompagnare a casa. Armando è solito anche spiare un signore anziano, la sua casa e i posti che frequenta. Armando osserva gli oggetti del suo desiderio, ma non è capace di avvicinarsi ad essi. Un giorno l'incontro con Elder, un giovane ragazzo di strada, capo di una piccola banda di teppisti, pieno di forza, rabbia e anche tenerezza, sembra capovolgere il meccanismo. Sono due persone estremamente diverse fra loro ma legate dallo stesso tormento. il loro incontro cambierà il corso delle vite di entrambi. Un'opera prima intense e promettente questa del regista venezuelano Lorenzo Vigas, che ha conquistato il Leone d'Oro per il miglior film alla 72ª edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, che racconta una complicata relazione omosessuale, che parla di abbandoni e solitudini , di un amore segreto e proibito. Nel ruolo di Armando c'è Alfredo Castro, che ricordiamo in "È stato il figlio" (2012), nonchè per essere l'attore predletto da Pablo Larraín ( che lo ha voluto in "No - I giorni dell'arcobaleno" 2012, "Post Mortem" 2010, "Tony Manero" 2008, tra gli altri). Nel ruolo di Elder troviamo, invece, Luis Silva, al suo esodio sul grande schermo.