Due estoni e una guerra a cui sono estranei che finisce per toccare da vicino le loro vite. Primi anni '90. al culmine della guerra civile fra la Georgia e e la Repubblica separatista di Abcasia, un piccolo villaggio di estoni, trasferitisi nella campagna georgiana alla fine del XIX secolo, è rimasto praticamente deserta. Soltanto Ivo e Margus hanno scelto di rimanere, malgrado gli scontri vicini, per continuare a curare il loro raccolto di mandarini. Il conflitto giunge sulla soglia di casa loro il giorno in cui due miliziani, appartenenti ad opposti schieramenti, rimangono feriti a pochi passi da essa. Ivo decide di portarli dentro e di prendersi cura di loro e, così facendo, si rende conto di quanto profonde possano essere le cicatrici lasciate da una guerra... Il georgiano Zaza Urushadze scrive e dirige un dramma toccante, candidato ai ai Golden Globes e allOscar per il Miglior Film Straniero nel 2015, che prendendo spunto dalla guerra georgiano-abcasa (1992 - 1993) per porta sul grande schermo un messaggio di pace. "Gente senza confini: è questo il leitmotiv del film" dichiara il regista "questo film è il mio tentativo di dimostrare quanto anche i più acerrimi nemici possano superare questa ostilità innaturale e fermare un massacro istituzionalizzato. Si tratta di una questione di fiducia nella bontà umana che alla fine può e deve prevale, se le persone sono in grado di perdonare, aiutarsi e proteggersi l'un l'altro. Anche a costo della propria vita".