Torno da mia madre

40 anni, con un matrimonio finito e adesso anche senza lavoro! E dove finiscono i giorni felici inizia questa storia: Stéphanie non ha alternative, deve tornare a vivere dalla madre Jacqueline. Quest'ultima la accoglie a braccia aperte in casa propria. Ciononostante la convivenza è tutt'altro che semplice. Le strambe abitudini di Jacqueline, infatti, non tardano a disturbare Stéphanie, anche se, in realtà, celano un segreto piccante. Quando tutti i fratelli si trovano riuniti a cena sotto il tetto della madre la tavola imbandita di ogni prelibatezza preparata con cura da Jacqueline si trasforma in un campo di battaglia, tra invidie, vecchi conti da saldare e qualche parola di troppo... E' il caos, è una famiglia... La generazione "boomerang" (ovvero quella dei figli che tornano a casa non per scelta ma per necessità) è protagonista della commedia diretta Eric Lavaine, anche co-sceneggiatore, che ricordiamo alla regia di Benvenuto a Bordo" (2011) e "Barbecue" (2014) che continua sul filone della commedia, naturalemente in stile francese. Protagoniste Josiane Balasko, che ricordiamo nel recente "Benvenuti... ma non troppo" (2015) e Alexandra Lamy (che ricordiamo in "Ricky - Una storia d'amore e libertà" del 2009). Nel cast anche Mathilde Seigner ("Una rondine fa primavera" 2001). A proposito del film il regista afferma "In BARBECUE, il mio penultimo film, mi sono interessato agli amici e questa volta in TORNO DA MIA MADRE mi occupo della famiglia: una quarantenne che torna a vivere dalla mamma mi sembrava un buon pretesto per affrontare il tema. È una questione che mi tocca perché, come faccio dire a uno dei personaggi: “Adoro i miei genitori, ma da qui a passare la vita con loro… al massimo un week-end!”. È l’identità della famiglia: è il posto dei regolamenti di conti, del non-detto e dei conflitti, ma al tempo stesso è una base fondamentale".

Informazioni

Regia

Eric Lavaine

Genere

Commedia

Anno

2016

Cast

Alexandra Lamy, Josiane Balasko, Mathilde Seigner, Philippe Lefebvre, Jérôme Commandeur, Cécile Rebboah, Didier Flamand