Dramma, guerra, attualità: i tre elementi si fondono in un tuttuno che sfocia in un thriller in grado di tenere aperta una finestra sulla stretta realtà, dalla cui distensione pesca a mani aperte. Tematiche e svolgimento somigliano molto a eventi e avvenimenti che riempiono le dolorose pagine dei quotidiani. Helen Mirren, stavolta, veste i panni di Katherine Powell, un colonnello inglese che dirige a distanza un'operazione contro una cellula terroristica a Nairobi cui si è legata una cittadina inglese che ha rinnegato il proprio Paese per abbracciare il fondamentalismo islamico di Al Shaabab. Occhio sul campo del colonnello è un drone pilotato in Nevada dal giovane ufficiale Steve Watts: vengono presto svelati i piani mortali dei terroristi, urge muoversi al più presto per evitare una strage. Nessuno, tuttavia, ai piani alti intende asssumersi la responsabilità di un attacco letale per i conseguenti danni collaterali che metterebbero a repentaglio la vita di una bambina innocente. Il precipitare della situazione porterà inevitabilmente a scelte di dolore dettate dalla ricerca del male minore. Le riprese del film, cominciate nel settembre 2014, si sono svolte tra il Sudafrica, il Regno Unito e gli Stati Uniti d'America.