Il 21 dicembre del 1970 Elvis Presley si presenta alla Casa Bianca chiedendo un incontro urgente con il presidente Richard Nixon. In un Paese attraversato da grandi cambiamenti, il "Re" si oppone strenuamente alle nuove "mode", dal movimento hippie, alla cultura della droga, alle rivendicazioni dei Black Panthers. Ormai lontano dai fasti di un tempo e avviato a un triste tramonto ("più che un uomo mi sento un oggetto come la Coca Cola" sentenzia a un certo punto), Elvis propone a Nixon di nominarlo agente federale sotto copertura della narcotici. Ne nasce un confronto bizzarro, a tratti ai limiti della paranoia ("Lennon è nel libro paga dei comunisti"), tra due uomini governati dall'insicurezza e dal sospetto. Tra commedia e dramma, il film diretto da Liza Johnson ("Return"), e firmato, in fase di sceneggiatura, da Joey Sagal, Hanala Sagal e Cary Elwes, trae spunto da un fatto realmente accaduto. A documentare l'incontro tra i due rimane una foto, che, ancora oggi, risulta la più richiesta agli Archivi Nazionali americani. La registrazione delle telefonate e degli incontri che avevano luogo nello Studio Ovale, infatti, fu voluta, proprio da Nixon, solo qualche tempo dopo, il 16 febbraio del 1971. Mattatori assoluti i due protagonisti, Michael Shannon (che interpreta Elvis, per lui una nomination agli Oscar nel 2009 con "Revolutionary Road") e Kevin Spacey (Nixon), che nello Studio Ovale sembra trovarsi a meraviglia, sebbene il suo Nixon sia, come cifra stilistica, anni luce lontano dallo spietato Francis Underwood di "House of Cards". Al loro fianco un cast decisamente variegato. Alex Pettyfer ("Beastly", "The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca") interpreta Jerry Schilling, il miglior amico di Elvis che accompagna la star a Washington, Colin Hanks (visto nella prima stagione dell'acclamata serie tv "Fargo") è Egil Krogh, avvocato e membro dell'amministrazione presidenziale, Johnny Knoxville (conosciuto al grande pubblico per "Jackass") è Sonny West, capo della sicurezza di Presley, Sky Ferreira è Charlotte, interesse sentimentale di Jerry, ed Evan Peters ("American Horror Story") è Dwight Lee Chapin, uomo d'affari legato a Nixon e, in seguito, trascinato nello scandalo Watergate.
