Dopo 20 anni all'estero, Mark Renton torna in Scozia e si riunisce con i suoi vecchi amici Sick Boy, Spud e Begbie. Prima c'è stata l'occasione, poi c'è stato un tradimento. In vent'anni molte cose sono cambiate, ma molte altre sono rimaste le stesse. Mark torna nell'unico posto che può ancora, e sempre, chiamare casa. Ad aspettarlo ci sono Spud, Sick Boy e Begbie. Gli altri vecchi amici che lo attendono con ansia sono il dolore, la gioia, la vendetta, l'odio, l'amicizia, l'amore, il desiderio, la paura, il rimpianto, la diamorfina, l'auto-distruzione e il pericolo mortale. Sono tutti in fila per dargli il benvenuto, pronti a mettere in piedi una nuova danza... Affrontare il presente guardando al passato, sull'onda dell'operazione nostalgia, Danny Boyle torna in cabina di regia dopo "Steve Jobs" del 2015, per dirigere e il film che racconta le vite dei protagonisti vent'anni dopo le vicende narrate nella pellicola cult degli anni '90, che come pochi aveva saputo ritrarre lo stile di vita dei tossici a quel tempo. Sempre ispirato al romanzo "Porno" di Irvine Welsh, che oltre che curare la sceneggiatura qui appare nel ruolo di Mikey Forrester, e sempre co-sceneggiato da John Hodge, fra battute dissacranti, citazioni del primo capitolo e black humor, questo sequel vede i protagonisti di allora ricalarsi nei panni che furono loro nell'ormai lontano '96. Sebbene visibilmente invecchiati, ritroviamo su tutti Ewan McGregor (Renton), Ewen Bremner (Spud), Robert Carlyle (Begbie), Shirley Henderson (Gail) e Jonny Lee Miller (Sick Boy).