Dopo la rivoluzione sessuale e l'ascesa del movimento femminista, la partita di tennis del 20 settembre 1973 tra la campionessa del mondo femminile Billie Jean King e il tennista Bobby Riggs, ex campione maschile e baro di professione, è passata alla storia come "La battaglia dei sessi", diventando uno degli eventi sportivi televisivi più seguiti di tutti i tempi, catturando oltre 90 milioni di spettatori in tutto il mondo. La rivalità tra King e Riggs era assai elevata e anche fuori dal campo ognuno combatteva altre battaglie, personali e complesse. Lei paladina della lotta contro il sessismo, ascolta le provocazioni dell'arrogante avversario, meditando di rispedirle al mittente sul campo di Houston mentre cerca di esprimere al meglio la propria sessualità. E Riggs, dal canto sui, già celebrità mediatica, lotta con i propri demoni di gioco, a scapito della sua famiglia e della moglie Priscilla. Insieme, Billie e Bobby hanno dato vita a uno spettacolo culturale che ha avuto una vesta eco al di là dei campi da tennis... Una sfida sportiva divenuta una mitologica lotta tra i sessi, una riflessione sul femminismo, l'omosessualità e l'uguaglianza. Dopo "Little Miss Sunshine" (2006) e "Ruby Sparks" (2012) Jonathan Dayton e Valerie Faris dirigono ancora una volta a quattro mani il film che porta sul grande schermo la vera storia del celebre match giovato il 20 settembre 1973 tra il numero uno del mondo Billie Jean King e l'ex campione di tennis Bobby Riggs. Firma la sceneggiatura Simon Beaufoy ("The Millionaire", "Il pescatore di sogni", "Hunger Games: La ragazza di fuoco"). Protagonista l'inedita coppia formata dal Premio Oscar Emma Stone e Steve Carell, in sala nel 2016 con "Café Society". Nel cast anche Andrea Riseborough ("Animali notturni" nel 2016), Elisabeth Shue (che ricordiamo nella serie tv "CSI - Scena del crimine" e nel film "Comportamenti molto... cattivi" nel 2014) ed Eric Christian Olsen, già Marty Deeks nella serie tv "NCIS: Los Angeles".