Ecco la dieta
del canarino

L'alimentazione è uno degli aspetti più importanti del benessere del canarino ma spesso chi possiede questi piccoli amici, ritiene che una dieta a base di semi secchi sia la più corretta. Ignora però che gli uccelli granivori allo stato libero (lo è anche il canarino, anche se trascorre la sua vita in gabbia) consumano semi freschi direttamente dalla pianta, molto più nutrienti di quelli conservati per mesi nelle confezioni al supermercato e non sa che in natura gli stessi uccelli consumano una parte di proteine animali sotto forma di insetti.

La dieta del canarino deve essere allora il più completa e bilanciata possibile; partendo proprio dalla base, cioè la miscela di semi. Personalmente acquisto i semi da rivenditori, che danno una certa garanzia e quasi sempre in confezioni sigillate, evitando di comprare semi sfusi, a meno che non sia sicuro della loro provenienza. Un buon prodotto deve sempre contenere semi di scagliola, ravizzone rosso del veneto, panico bianco, avena decorticata, lino, cardo e perilla; non tutte le confezioni in commercio sono così complete, ecco perché è importante leggere la composizione sul retro della scatola.

Detto questo, frutta e verdura non devono mai mancare, perché ricche di vitamine, sali minerali, glicidi ed acidi organici; vanno sempre bene mela, pera, albicocca, banana, ciliegia, fragola, melone, anguria ed uva. Come verdura, che deve essere sempre lavata ed asciugata, piacciono tanto e fanno anche bene broccoli, spinaci, lattuga, radicchio, carote grattugiate, cicoria, insalata belga, costa e catalogna. Infine non dimenticate mai l'osso di seppia e la somministrazione (con moderazione) di proteine, che sono contenute nel pastoncino, nell'uovo sodo, nel formaggio grattato e nel tonno al naturale.

E se fate una camminata in campagna, ricordatevi di cogliere qualche foglia di tarassaco (o dente di leone), perché è tra i vegetali più nutrienti e ricchi di calcio. Buona camminata.

Marco Bergamaschi

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