Bene al guinzaglio?
Si comincia in casa

La condotta al guinzaglio: eccoci ad analizzare uno degli argomenti più spinosi per tanti sventurati accompagnatori di vere e proprie locomotive a 4 zampe di qualsiasi taglia ed età.

La condotta al guinzaglio: eccoci ad analizzare uno degli argomenti più spinosi per tanti sventurati accompagnatori di vere e proprie locomotive a 4 zampe di qualsiasi taglia ed età.
Si tratta davvero di un problema "globale", nel senso che sono davvero tantissimi i cani che manifestano il problema del tirare insistentemente, e solitamente il problema si presenta in maniera "subdola", perche' nei primi mesi di vita ci sembra proprio che il nostro amico non lo faccia, anzi, alzi la mano chi non ha dovuto almeno una volta concludere la pur breve passeggiata con il cucciolo in braccio o continuando a chiamarlo perche' di andare avanti proprio non ne voleva sapere...

Finchè un giorno... eccolo trasformarsi in un "caimano" (paragone ferroviario con la più famosa locomotiva italiana) pronto a trainarsi, naso a terra, noi ed eventualmente anche una decina di vagoni.
Esiste un modo per evitare tutto ciò?

Innanzitutto occorre sapere che una buona passeggiata al guinzaglio inizia sempre da casa e non dal marciapiede: se il cane è già ingovernabile prima di uscire, come possiamo pretendere di controllarlo una volta fuori?
Il lavoro comincia fin da piccolissimo, in casa o in giardino, desensibilizzandolo al guinzaglio e al collarino/pettorina. Spesso infatti non appena li vedono abbiamo già perso il controllo della situazione: indossiamoglieli e togliamoglieli più volte al giorno anche senza motivo, laciandoglieli addosso anche solo per dieci minuti. In questo modo lentamente capirà che non necessariamente guinzaglio significa uscita e inizierà ad essere più controllato.

Un altro aspetto importante è quello di insegnargli a passare dalle porte (che all'esterno saranno il portone, il cancello e il portellone della macchina) sempre dopo di noi, quindi una prima impostazione del comando "resta" risulta fondamentale. Non è poi cosi' difficile, è un po' come giocare al vecchio "un-due-tre-stella": pazienza e premietti, come sempre, vi aiuteranno!

Contemporaneamente, con una tecnica che in gergo cinofilo è denominata "luring", insegnamogli fin da subito ad abituarsi a seguire entrambe le nostre mani (senza morderle, ovviamente) sia stando frontali al cucciolo, che tenendolo di lato.
Concentriamoci ora sulla seconda parte, ovvero sul tenerlo lateralmente a noi.
Il nostro braccio deve stare sempre verticale e la mano non deve invitare il cane a passare davanti a noi.
La sua testa non deve mai oltrepassare il braccio, cominciamo a fare tre o quattro passi in questo modo e iniziamo a dare il comando "passo".
Se sorpassa il braccio fermatevi e ricominciate da capo, riportando il cucciolo in posizione di partenza, che chiameremo "piede".

Aiutiamoci ovviamente con qualche piccolo boccone che per questo esercizio consiglio di tenere serrato tra due dita della mano.
Se il cane è di taglia molto piccola possiamo utilizzare uno strumento un po' insolito che però è molto utile alla causa: il "riccio" per gli spaghetti (meglio se di plastica) è perfetto per nascondere a modo un boccone e farci seguire nelle prime fasi dell'esercizio.
Ovviamente il consiglio è sempre quello di farvi assistere, anche a casa, da un buon Educatore Cinofilo che con dolcezza e facilità vi porterà sulla giusta strada.

Ma se il cane è già grande e tira da sempre come possiamo fare?
Certo non è facile intervenire a questo punto, ma non scoraggiamoci, possiamo ancora fare qualcosa.
Io partirei sempre dalla desensibilizzazione al guinzaglio e dal lavoro in casa o in giardino a mano libera, come abbiamo fatto con il cucciolo, ma in questo caso dovremo avere più pazienza, costanza e determinazione: confidiamo sul fatto che "chi la dura la vince" e mettiamoci all'opera.

Se vi sembra proprio che il cane a passeggio vada in "corto circuito" (naso a terra e nessuna risposta, neppure allo stimolo del cibo) il problema è di più difficile risoluzione. Bisognerà partire dall'attenzione con esercizi di concentrazione su di noi ed eventualmente, con l'aiuto di un Educatore Cinofilo, provare i diversi sitemi anti-tiro in commercio, come la pettorina "gentledog" o similari, ricordandici che i metodi e gli strumenti coercitivi sono da evitare. Grazie al cielo oggi esistono validissime alternative!

Paolo Bosatra
educatore cinofilo

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