Atalanta: Nica
da ringraziare

Se non ci fosse stato Nica, il 21enne rumeno in prestito al Cesena dall’Atalanta, che sei minuti dopo essere entrato ha infilato la sua porta consentendo alla Sampdoria di pareggiare al 33’ st contro i romagnoli, i nerazzurri sarebbero piombati in area retrocessione.

Se il Cesena avesse vinto in casa sarebbe stata una giornata nerissima per i nerazzurri che però non possono gioire: l’Empoli ha vinto a Parma per 2-0, il Cagliari (che pure ha incassato un gol su rimessa laterale da centrocampo...) è stato protagonista di un clamoroso 3-3 al San Paolo contro il Napoli, mentre il Chievo ha raggranellato un prezioso 1-1 a Udine. Così la classifica nelle ultime posizioni dice Palermo 14; Empoli 13; Torino (ko in casa per 1-0 contro il Sassuolo) 12; Cagliari 11; ATALANTA 10; Chievo 9; Cesena 8; Parma 6.

È sempre più una situazione allarmante per la squadra bergamasca che ha perso 6 partite su 12, è frenata dal reparto d’attacco meno prolifico del campionato (5 gol) con il suo bomber di riferimento, Denis, a quota 1, e mai nella gestione di Colantuono i nerazzurri avevano espresso un rendimento così scadente, inferiore dalle attese, tanto da finire dopo tempo immemorabile a un passo dalle sabbie mobili.

Il quadro preoccupante è però mitigato dalla prestazione offerta contro la Roma, positiva al di là del bruciante 1-2. Ricordiamo in sintesi la storia dei tre precedenti pareggi: 1-1 in casa contro il Napoli, match molto difensivo con gol di Denis e tre palle-gol clamorose per i partenopei (tra cui un rigore fallito) più il pareggio di Higuain; 0-0 in casa del Torino con strategia ancora rinunciataria e una palla-gol per squadra; idem con patate in casa del Sassuolo.

Contro la Roma, invece, non l’ultima arrivata, l’Atalanta - pur con un centrocampo menomato - ha deciso di giocare per offendere e ha segnato, colpito una traversa e costruito un paio di altre palle-gol venendo purtroppo e fatalmente impallinata da due ripartenze inesorabili dei giallorossi. Dunque, un punto di meno ma qualche speranza di più per il futuro.

Perché nei prossimi due appuntamenti, a Empoli e in casa contro il Cesena, l’Atalanta dovrà scendere in campo per vincere, non per tirare a campare, e aver dimostrato di poter far incidere è confortante. Resta però un grande problema da risolvere. Contro la Roma hanno brillato Raimondi sulla fascia destra di centrocampo e Moralez a supporto di Denis. Gomez ha evidenziato un’autonomia limitata ma l’esterno sinistro era al rientro e dunque è da assolvere. Con una settimana in più di allenamento nelle gambe il suo rendimento dovrebbe crescere. Quel che più preoccupa è Denis, impalpabile nonostante la stazza.

E il guaio per l’Atalanta è essere Denis-dipendente. Il Tanque argentino ha disputato tre campionati favolosi con l’Atalanta (44 reti), nel quarto - quello attuale - si è inceppato e il non essere in grado di dare quello che vorrebbe lo sta innervosendo con il risultato che la situazione si sta complicando ancor di più. Se i nerazzurri avessero un’alternativa non sarebbe un dramma, ma l’alternativa - almeno fino a gennaio - sembra non esistere e dunque c’è da sperare che Denis si sblocchi presto e definitivamente.

Contro l’Empoli rientrerà Cigarini per cui Colantuono avrà la possibilità di schierare un’Atalanta più competitiva per lanciare la volata di fine anno e tentare di allontanarsi dalle retrovie. Almeno quattro punti nelle prossime due partite sono da infilare in saccoccia.

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