Prorogato il contratto provinciale
per i 950 vigilantes bergamaschi

Aspettando un rinnovo nazionale che non arriva da oltre quattro anni, è stato siglato ufficialmente in Prefettura di Bergamo l'accordo per una proroga del contratto integrativo provinciale per i dipendenti degli istituti di vigilanza privata (950 in Bergamasca).

Aspettando un rinnovo nazionale che non arriva da oltre quattro anni, è stato siglato ufficialmente in Prefettura di Bergamo l'accordo per una proroga del contratto integrativo provinciale per i dipendenti degli istituti di vigilanza privata, che nel territorio bergamasco interessa circa 950 lavoratori.

Alla firma erano presenti il viceprefetto vicario, Alfredo Nappi, per le organizzazioni sindacali di categoria Lorenzo Agazzi e Francesco Serra della Filcams-Cgil, Diego Lorenzi di Fisascat-Cisl e Sandro Dalle Fusine di Uiltucs-Uil, mentre per le controparti sono intervenuti Giuseppe Monti per Assovigilanza, Mondialpol srl e Anivp, Dario La Ferla per Assiv e Bruno Ronchi per Univ.

«Con questa proroga abbiamo salvato i contenuti di un contratto provinciale scaduto: essa ci permette di attendere, con tutte le tutele necessarie, il rinnovo del contratto nazionale - ha detto poco fa Francesco Serra della Filcams di Bergamo -. Nell'accordo si sottolinea che tutti gli istituti di vigilanza presenti sul territorio di Bergamo devono attenersi all'applicazione di quanto previsto nel testo prorogato, il quale rimanda al Testo Unico della Vigilanza e al Contratto Nazionale. È stato importante sottolinearlo, visto che qualcuno nella nostra provincia ha tergiversato nell'applicarne i contenuti».

Nel testo dell'intesa si legge, infatti, che «il Testo Unico ed il Contratto Collettivo nel prevedere l'obbligatorietà della contrattazione di II livello prevedono altresì l'obbligatorietà dell'applicazione delle norme contrattuali da parte degli istituti di vigilanza;  è previsto infatti che la non osservanza dei contratti comporti il mancato rilascio del certificato di ottemperanza con la conseguente esclusione, ad esempio, dalle gare di appalto. (…) La parte sindacale (…) fa presente che non tutti gli Istituti di Vigilanza operanti in provincia applicano le condizioni contrattuali attualmente vigenti».

Il testo che resta in vigore a livello provinciale, dunque, è quello firmato nell'aprile del 2009, quando un'intesa era stata raggiunta dopo 15 mesi di trattative.

Fra i suoi contenuti:
- l'istituzione di un premio di risultato legato all'assiduità lavorativa;
- il diritto per i nuovi assunti ad un anticipo di 500 euro per l'acquisto dell'arma in dotazione;
- la riconferma di una “banca ore” (maturazione di ore lavorate fuori dal normale orario) con modalità da Contratto Nazionale (recuperi o erogazione del pagamento);
- in caso di danni ad automezzi, materiale elettronico, … in dotazione alle guardie giurate, quando si riscontra una responsabilità oggettiva del singolo, secondo le procedure di legge, l'azienda può chiedere un rimborso non superiore a 50 euro mensili;
- la conferma dell'attività formativa delle guardie giurate nel rispetto anche delle indicazioni che il nuovo ente bilaterale regionale fornirà;
- l'aumento del valore del ticket per buoni pasto (che passa da 4,50 euro a 4,90 e dal 1° settembre arriverà a 5,30 euro).

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