Marino nuovo direttore generale
E Percassi ringrazia i suoi tifosi

La notizia a metà serata: Pierpaolo Marino resterà all'Atalanta per cinque anni come direttore generale. Prenderà il posto di Roberto Spagnolo, che a giugno va in pensione e resterà comunque in società. Lo ha annunciato Percassi a Bergamo Tv.

La notizia a metà serata: Pierpaolo Marino resterà all'Atalanta per cinque anni come direttore generale. Prenderà il posto di Roberto Spagnolo, che a giugno va in pensione e resterà comunque in società. Lo ha annunciato lunedì sera il presidente nerazzurro Antonio Percassi, ospite in studio nella trasmissione TuttoAtalanta, su Bergamo Tv.

Il presidente, intervenuto per celebrare la conquista aritmetica della salvezza, ha parlato di tutti gli argomenti del momento: campionato, mercato, futuro, bilancio, stadio. E l'annuncio sul futuro con Marino ha segnato la serata: «Sì, posso dire che con Marino abbiamo fatto un accordo importante. Noi vogliamo manager d'eccellenza nelle nostre aziende, e lui nel calcio lo è. Per questo abbiamo fatto un accordo per cinque anni, lui sarà il direttore generale della società. Anche perché Roberto Spagnolo a giugno va in pensione. E comunque lui continuerà regolarmente a lavorare con noi».

L'altro tributo è per l'allenatore Stefano Colantuono: «Siamo contentissimi del mister, ha affrontato questa stagione in modo straordinario e si è comportato alla grande con noi e con Bergamo. È puntiglioso, attento ai particolari, sa motivare, ha fatto un gran bel calcio. Dev'essere chiaro che noi vogliamo fare un ciclo con lui. Un ciclo con Colantuono e Marino all'Atalanta». Poi il suo staff: «È nei fatti che questa Atalanta ancora domenica andava a mille all'ora rispetto agli avversari. La squadra sta bene, ha grande corsa, e per questo dobbiamo ringraziare tutti i collaboratori del mister. Sono grandi professionisti e li dobbiamo ringraziare per quello che stanno facendo, giorno dopo giorno». E ancora, i ringraziamenti: «Devo dire tanti grazie - continua il presidente -: a un grande gruppo di giocatori, a un grande allenatore, a uno splendido gruppo di dirigenti. E anche a un pubblico magnifico, che meritava questa soddisfazione. Abbiamo davvero realizzato un'impresa».

In studio gli fanno presente che domenica pomeriggio sul campo s'è vistosamente emozionato durante la festa salvezza, e il presidente sbotta: «Come fai a non commuoverti di fronte a risultati di questo livello. È stata un'annata durissima, abbiamo subito attacchi mediatici continui, durissimi. Noi ci siamo isolati, insieme a un gruppo dall'età media di 25 anni che ha risposto alla grande. Pierpaolo Marino con la sua esperienza e il mister hanno fatto un lavoro straordinario. Noi siamo stati al loro fianco, i ragazzi sono rimasti sereni e si sono dimostrati straordinari». Percassi prende fiato e fa una riflessione: «Credo che quest'annata entrerà nella storia dell'Atalanta: ha generato un entusiasmo e una voglia di fare che in futuro dovranno esserci sempre. Perché noi vogliamo solo gente così, nell'Atalanta. Il momento più basso della stagione? Certamente la prima settimana di giugno, quando è scoppiato il Calcioscommesse. Il giorno migliore? A parte domenica, quello della vittoria a Napoli. Venivamo da due sconfitte, contro grandi avversari ci siamo regalati un'impresa».

Raggiunta la salvezza, il futuro: «Voglio essere chiaro, noi dobbiamo tenere i piedi per terra, chi si illude si fa male. L'obiettivo è consolidare la categoria, restare in serie A e guardare avanti. Noi dobbiamo seguire il modello tedesco: si fa così a gestire il calcio. Stadi pieni, conti in ordine, strategie di marketing con partner commerciali fortissimi e puntare sui giovani. Seguiamo quell'esempio». Cose da fare, però, con i conti in ordine: «I nostri investimenti dovranno portare l'Atalanta ad avere conti in ordine. Questa è la miglior garanzia per il futuro della società. L'idea è tenere i giocatori buoni, ci mancherebbe». E allora cominciano le anticipazioni di mercato: «Denis è intoccabile, ci sono giocatori speciali sul quale costruire il futuro, lui è uno di questi. Consigli resta di sicuro, ha fatto un gran campionato. Stendardo si è inserito benissimo, è utile al gruppo, ci interessa molto tenerlo per sempre. Schelotto e Peluso? Sono ragazzi per i quali verranno a bussare, vedremo come si svilupperà il mercato». Poi la necessità di confermare Cigarini: «È un giocatore fondamentale - dice il presidente -, faremo il possibile per tenerlo con noi. Vedremo se si svilupperanno situazioni di mercato con il Napoli. Un'operazione con Gabbiadini? È presto per parlarne, di sicuro Gabbiadini è molto appetito. Bonaventura? È cresciuto tantissimo, credo possa diventare un punto di riferimento per l'Atalanta, adesso è rientrato e si vede che è migliorato tantissimo. Io lo vedrei persino dietro la punta...». Visto il tema, ecco Moralez: «Grande qualità, giocatore fondamentale per noi, bravo a giocare per la squadra. Sì, sono contento dei nostri argentini, e confermo che il mercato sudamericano è un punto di riferimento per noi. Marino sta lavorando, abbiamo già identificato ragazzi che sembrano da Atalanta».

Gli altri sono coriandoli: «Un parco giochi a Zingonia? Il centro Bortolotti è cambiato tantissimo da quando siamo arrivati, e adesso continueremo con le migliorie. Il giorno dopo la fine campionato cominceranno lavori che in tre mesi rifaranno palestra e zona spogliatoi. Lo stadio? Penso all'estero: campi perfetti e stadi strapieni. In Italia campi brutti e spalti semivuoti. A Bergamo le potenzialità per riempire lo stadio ci sono. Faremo iniziative particolari per arrivarci, ma chi va allo stadio deve avere servizi. In attesa di risposte sul progetto che abbiamo presentato e protocollato per il nuovo stadio, noi lavoriamo su questo impianto. E ci faremo trovare pronti anche per un'adeguata ristrutturazione». Infine il Calcioscommesse: «Doni calciatore sarebbe stato averlo. Masiello? Quando l'ho saputo sono rimasto senza fiato. Il prossimo processo? A Cremona lavorano bene, vediamo. Di certo noi abbiamo già pagato, e duramente».

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