Strada chiusa per pregare
tensioni con i negozianti

Una strada chiusa al traffico per un’intera mattinata per consentire ai senegalesi dell’associazione culturale Touba di Zingonia, giunti in massa sabato nella sede di via Verona, di pregare in occasione della «festa del sacrificio». Questa decisione, adottata dall’amministrazione comunale di Ciserano a seguito della regolare richiesta fatta pervenire dall’associazione islamica, ha provocato qualche attimo di tensione tra gli stessi partecipanti alla preghiera e i commercianti della strada, che hanno lamentato un calo della clientela per la chiusura della via e il numero eccessivo di auto posteggiate in maniera selvaggia.

In particolare Vincenzo Profita, neo fondatore dell’«Associazione per lo sviluppo e la cooperazione delle aziende in Zingonia», si è anche presentato dai carabinieri della locale caserma e ha presentato un esposto: «Il vero problema è che nessuno ci ha avvisato che ci sarebbe stata la strada chiusa – spiega il commerciante –. Sono arrivato alle 7,30 e c’erano già diverse automobili posteggiate un po’ dappertutto, poi sono arrivate le persone per pregare: saranno state ducento, solo che non ci stavano all’interno della loro sede e molti hanno pregato in mezzo alla strada, stendendo i tappeti sull’asfalto. A me e agli altri commercianti della zona questa situazione ha creato un danno: sono state collocate delle transenne all’inizio della strada, ma poi sono state posteggiate delle auto dietro. Per questo mi sono recato dai carabinieri e ho raccontato tutto quello che è accaduto sabato mattina».

Il presidente dell’associazione Touba, Ousmane Diop, sottolinea però che «avevamo presentato al Comune una regolare richiesta di chiusura della strada, visto che l’evento di sabato mattina era particolare e che ci aspettavamo parecchie persone: infatti eravamo in duecento. Va chiarito che una situazione del genere non si ripete tutte le settimane, ma al massimo una o due volte l’anno, quando ci sono delle particolari ricorrenze. Questo sabato, per esempio, ci eravamo ritrovati per la festa del sacrificio. Dal nostro punto di vista ci sembra di esserci comportati correttamente e fatto tutto quello che dovevamo fare».

Anche secondo il sindaco di Ciserano, Enea Bagini, tutto è stato effettuato con la massima regolarità: «L’associazione ci ha avvertito che sabato mattina avrebbero partecipato alla festa del sacrificio in molti e che non gli erano stati concessi spazi più grandi in altri comuni. Così, per motivi di ordine pubblico, ho emesso un’ordinanza di chiusura temporanea della strada. Peraltro l’ordinanza era affissa davanti alle sbarre. Avevo anche parlato con il responsabile dell’associazione senegalese perché comunicasse a tutti i partecipanti alla festa di sabato mattina la chiusura dell’acqua nei vicini condomini Anna e Athena, scattata, com’è noto, a seguito dei debiti contratti dagli inquilini».

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