Carona, un incendio distrugge
palazzina abitata da villeggianti

Le prime luci del giorno hanno svelato domenica 3 gennaio a Carona il disastro causato dall'incendio che ha inghiottito nella serata di sabato un condominio di recente costruzione in via Tegiola. Le fiamme hanno completamente distrutto il tetto e il sottotetto e hanno devastato la mansarda. Inagibili anche i due piani inferiori dove l'acqua, gettata per spegnere le fiamme si è rapidamente ghiacciata.

È stata una notte di lavoro febbrile quella fra sabato e ieri, reso ancora più difficoltoso dal forte vento che soffiava in paese e dalle temperature rigidissime che trasformavano in lastre di ghiaccio l'acqua lanciata sulla casa. L'allarme era scattato intorno alle 19, quando una famiglia, due adulti e due bambini, aveva richiesto l'intervento dei vigili del fuoco per un principio di combustione nella parte di legno del tetto. Il primo automezzo dei pompieri ha raggiunto il luogo intorno alle 20, provenendo da Dossena, dove la squadra era già impegnata in un intervento.

Il fuoco, che inizialmente aveva interessato solo un'ala del tetto, ha preso rapidamente vigore per il vento forte e dalle caratteristiche della costruzione. Il tetto, del tipo cosiddetto ventilato per l'intercapedine d'aria esistente fra le due parti di copertura, è stato inghiottito dalle fiamme. La squadra dei vigili del fuoco di Zogno, viste le evidenti difficoltà a domare l'incendio, ha richiesto il supporto di altri mezzi per affrontare il fuoco su più fronti e per avere una dotazione d'acqua maggiore. Nel corso della notte sono giunti automezzi di spegnimento, una decina, da Dalmine, Bergamo, Gazzaniga e Merate (Lecco), con uomini impegnati fino alle 5,30 del mattino.

Il lavoro delle squadre è stato reso difficoltoso anche dalla necessità continua di rifornirsi d'acqua scendendo in paese e tornando poi sul posto. «È inconcepibile che in una zona residenziale di nuova costruzione – ha detto una persona intervenuta sul luogo dell'incendio – non vi siano gli adeguati attacchi per l'approvvigionamento dell'acqua in caso di necessità». Il fuoco è stato decisamente più rapido del lavoro umano, reso a volte vano dal vento che non dava tregua. Le famiglie presenti in quel momento nel condominio sono state prontamente evacuate.

L'edificio è di recente costruzione ed è stato terminato un paio di anni fa. Per qualche famiglia, come quella del proprietario dell'appartamento più danneggiato, era la prima vacanza nella nuova casa. Si tratta di seconde case, costruite a pochi passi dalla partenza della seggiovia verso gli impianti sciistici. Palazzine graziose, in una posizione sicuramente invidiabile per gli appassionati di sci. L'acquisto della casa per tutti gli inquilini è stato abbastanza recente e in questi giorni nella zona, dove sorgono diversi condomini, erano aperti molti appartamenti.

I villeggianti del condominio dove è scoppiato l'incendio hanno trascorso buona parte della notte all'aperto, con temperature che sono scese abbondantemente sotto lo zero, seguendo il lavoro dei vigili del fuoco e il destino della loro casa. A tarda notte alcuni di loro sono stati ospitati in albergo, altri nella casa di gente del paese. «Abbiamo trovato tanta solidarietà e disponibilità dalle persone del posto – dicono i condomini –. Siamo stati aiutati ad affrontare questa emergenza».

Dai balconi in legno e dai muri scendono ora lunghe stalattiti di ghiaccio, così come nelle scale interne e sui mobili dell'appartamento devastato. Proseguirà da ora l'opera di messa in sicurezza dell'edificio per procedere poi agli interventi di sistemazione. Nella mattinata di domenica, attorno alle 8,30, i vigili del fuoco sono stati nuovamente richiamati sul posto a Carona per verificare il fumo sospetto proveniente ancora da un'ala dell'edificio. Il sopralluogo e l'intervento hanno posto fine definitivamente al lavoro di spegnimento. Ieri le famiglie hanno potuto accedere ai loro appartamenti per recuperare gli effetti personali e per cercare di isolare l'arredamento dai danni che l'acqua procurerà con il prossimo disgelo. Le cause dell'incendio non sono note e saranno i rilievi tecnici ad accertare le eventuali responsabilità.

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