Ponte S. Pietro, ripulito l'isolotto
In discarica 10 quintali di rifiuti

Successo per il primo weekend di «Puliamo il mondo» organizzato da Legambiente all'Isolotto sul Brembo a Ponte San Pietro. La campagna dell'associazione ha visto una viva partecipazione dei cittadini, circa 50 tra adulti e ragazzi, che tra sabato e domenica hanno raccolto 10 quintali di rifiuti su 10mila metri quadrati di area demaniale dell'isolotto a ridosso del paese. Di questi ben 3 quintali erano solo di vetro, tra bottiglie di birra e vino; 1 quintale di plastica e 30 sacchi neri di immondizia indifferenziata.

Tra i rifiuti più ingombranti raccolti dai volontari che hanno preso parte all'iniziativa: 1 frigorifero, 2 ciclomotori, 4 televisori, 1 computer, 1 servizio da tè in ceramica, 1 bidet, 1 poggiatesta da auto, vari pneumatici, 5 radiatori, 1 piatto della doccia, 2 tavolini, 3 sedie di plastica, 2 trapunte, persino delle coperture di eternit. A dimostrazione dello stato di degrado in cui versa la zona: una vera discarica a cielo aperto. E ancora: carta, fazzoletti, pacchetti di sigarette, mozziconi, siringhe, confezioni vuote, sacchetti di plastica, scarpe, giocattoli rotti. I volontari hanno anche provveduto alla pulizia da rovi e piante infestanti, raccogliendo 3 tonnellate di materiale che è stato tritato e ridistribuito sul terreno come humus.

«Abbiamo accolto con gioia e entusiasmo l'iniziativa di Legambiente di portare “Puliamo il mondo” sull'isolotto – ha dichiarato Carlo Sangalli, coordinatore dei comitati civici Amici dell'Isolotto e Altraponte – perchè è stata occasione per noi di dimostrare come l'area demaniale, che è di tutti, se tenuta con attenzione e cura dai cittadini e dall'amministrazione possa diventare un luogo meraviglioso, a disposizione di chiunque».

In due giornate di lavoro, l'isolotto ha cambiato volto. «Al Comune chiediamo di fare di tutto perchè non si ripeta una situazione simile di degrado, dovuta all'incuria e alla maleducazione dei cittadini – prosegue Sangalli – ma anche dall'abbandono da parte delle diverse amministrazioni che si sono susseguite. Mettere i cartelli di divieto di scarico già sarebbe un passo avanti. Poi ci sarebbero da organizzare un paio di giornate l'anno di pulizia con i volontari. L'intento è convincere l'amministrazione ad aderire al PLIS del basso Brembo per fare dell'isolotto un parco protetto. Per questo il sostegno della popolazione è indispensabile».

A partecipare attivamente sono stati in tanti, molti anche i curiosi che mentre passeggiavano per il parco si sono fermati a chiedere informazioni sull'Isolotto e le sue condizioni. Alcuni di loro hanno anche deciso di tornare per dare una mano. È il caso, per esempio, di Abdallah Nefati, disoccupato tunisino che, munito di decespugliatore e sacchi neri, ha commentato così l'iniziativa: «Sono contentissimo di aver aiutato, ma c'è ancora tanto da fare. Abito qui di fronte e vedo che è un vero disastro, circondati da immondizia. Ci porto i miei bambini a passeggio e dobbiamo stare attenti alle siringhe. Ho partecipato volentieri perchè sono senza lavoro e ricevo l'assegno di sussistenza, per questo ho pensato di fare qualcosa per ricambiare il comune. Se si farà ancora verrò anche la prossima volta, con i miei figli, che oggi si sono divertiti tantissimo a pulire il parco».

L'iniziativa si ripeterà i prossimi due week end: il 6 e 7, il 13 e 14 marzo, con l'intento di completare i restanti 6mila metri quadrati dell'area demaniale tra il bosco e la scarpata fluviale, per liberare il passaggio interno del bosco dalla sterpaglia. La campagna si concluderà con la “Festa di primavera” organizzata da Legambiente il 21 marzo proprio all'isolotto.

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