Pedaggi salati: protestano in 200
Pagato soltanto il 20% al casello

Il pedaggio autostradale è troppo salato? I centauri se lo autoriducono. Domenica sono stati oltre 200 i motociclisti che hanno raggiunto la quarta edizione di «Mondo in moto» a Pognano, capolinea della giornata nazionale dell'autoriduzione: una protesta, organizzata dal Coordinamento motociclisti, contro i pedaggi autostradali unificati per auto e moto. In pratica i riders che hanno deciso di prendere parte all'iniziativa hanno pagato al casello il 20% dell'importo previsto.

Motociclisti provenienti da Torino, Varese, Milano, Brescia, Verona e Piacenza nella mattinata di ieri si sono dati appuntamento in alcune aree di servizio per raggiungere Pognano. I centauri hanno regolarmente ritirato il biglietto e all'atto del pagamento all'uscita hanno corrisposto ai casellanti di Dalmine, Seriate e Lodi il 20% della somma dovuta.

«Si tratta di una forma di protesta del tutto legale - ha sottolineato Alberto Ubbiali, presidente di "Mondo in moto", associazione che si è occupata dell'organizzazione della manifestazione che si è svolta a Pognano - attraverso la quale si è voluto manifestare la contrarietà contro l'applicazione alle moto delle stesse tariffe autostradali delle auto».

Una disparità che secondo gli organizzatori della protesta dovrebbe essere annullata. «L'opuscolo "Punto blu" della Società autostrade dice che il pedaggio dovrebbe essere il corrispettivo del servizio offerto - hanno spiegato -. Le moto consumano meno manto stradale e meno spazio rispetto alle auto e inquinano molto meno, eppure pagano le stesse tariffe delle auto».

Proprio per far valere queste ragioni domenica i riders, al momento del pagamento del pedaggio, hanno corrisposto la metà della somma spiegando il motivo del dimezzamento con una formula di rito: «Aderisco alla protesta del Coordinamento motociclisti e rifiuto di pagare l'intero pedaggio in quanto non proporzionato al servizio offerto. Per favore scriva questo nella motivazione e non che sono sprovvisto di denaro».

Nei prossimi 15 giorni i motociclisti, basandosi sulle regole in caso di mancato pagamento del pedaggio stabilite da Autostrade per l'Italia, corrisponderanno la quota restante del pedaggio. «Rimarrà comunque il segno di questa protesta - hanno sottolineato gli organizzatori - che ci auguriamo possa essere un primo passo per riuscire a cambiare la situazione. La partecipazione è stata massiccia e questo ci fa ben sperare. Invitiamo fin da subito tutti i motociclisti a utilizzare l'autoriduzione ai caselli, in modo tale da continuare a far sentire la nostra voce».

La forma di protesta ha contribuito a suggellare ulteriormente il successo di un'iniziativa che ogni anno riesce ad attirare tantissime persone. Quest'anno, infatti, «Mondo in moto» è riuscita ad attirare un numero ancora maggiore di persone: circa mille (tra centauri e simpatizzanti), secondo gli organizzatori, sono quelle che domenica hanno partecipato alla manifestazione organizzata al centro sportivo di Pognano.

Iniziata con un motogiro di 32 chilometri che ha portato i centauri a sfilare per i paesi limitrofi, la manifestazione si è conclusa con un convegno sulla sicurezza stradale e sui diritti dei motociclisti. Presenti motoclub e associazioni ai quali sono stati concessi gratuitamente spazi per l'esposizione e un istruttore di guida sicura che ha tenuto corsi per adolescenti e motociclisti.

«Siamo soddisfatti del buon esito dell'iniziativa - ha commentato il presidente dell'associazione Alberto Ubbiali - che ogni anno ci permette non solo di far incontrare persone con la passione per le due ruote, ma anche e soprattutto di parlare di tematiche importanti quali la sicurezza sulle strade e di sensibilizzare coloro che vi partecipano».
 Desirée Cividini

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