Valoti (Cai): equivoci e leggerezze
Sì solo ai simboli riconosciuti da tutti

A mettere i puntini sulle «i» è il presidente del Cai di Bergamo, Paolo Valoti, in risposta alle dichiarazione dell'assessore provinciale alla Montagna Fausto Carrara rilasciate a L'Eco di Bergamo. L'assessore, in relazione alla nuova bandiera, aveva osservato che «non ci sono controindicazioni per essere issata sui rifugi. Buona parte dei rifugisti si è già dichiarata disponibile».

Valoti parla di «una serie di equivoci e leggerezze: dieci mesi fa ho incontrato l'assessore per un primo contatto di conoscenza. In quel contesto si era detto che si poteva valutare la possibilità di esporre il simbolo istituzionale della Provincia, ma nell'ambito di un progetto complessivo riguardo alla promozione della montagna, dei rifugi, dei sentieri. Al contrario il Cai di Bergamo non è disponibile ad esporre nessuna “bandierina”: quella della quale si sta discutendo, per ammissione della stessa Amministrazione provinciale, non è ancora stata approvata dagli organi competenti. La nostra disponibilità è solo per i simboli istituzionali e riconosciuti da tutta la gente di Bergamo e nei quali tutti i bergamaschi si identificano».

E Valoti aggiunge: «La montagna è un luogo di passione, condivisione e libertà per tutti. I rifugi sono case di accoglienza, ospitalità e convivialità. Il Cai fonda la sua autorevolezza e credibilità sulla capacità di accogliere tutte le sensibilità politiche. Il Cai non vuole essere usato per finalità di parte».

Il presidente del Cai di Bergamo conclude puntualizzando anche riguardo alla manifestazione di domenica a Ca' San Marco: «L'edificio è sempre stato di proprietà della Provincia. Il Cai lo ha gestito come rifugio dal 1954 al 1979: e proprio nel 1954 il futuro Papa Giovanni XXIII, allora Patriarca di Venezia, scrisse sul libro del rifugio del Cai Bergamo la frase riportata nella targa che verrà posata domani da parte dell'Amministrazione provinciale. Ma con questa iniziativa il Cai Bergamo non ha nulla a che fare: non è stato neppure invitato alla manifestazione».

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