In pigiamino fugge dalle botte
Condannata la madre boliviana

Per sfuggire alle botte della madre, un bimbo di 10 anni, la sera del 17 ottobre 2007, era scappato in pigiama e ciabattine per strada. L'aveva ritrovato pochi minuti dopo in Porta Nuova una conoscente del padre che aveva avvertito il genitore. Il bambino era stato portato al pronto soccorso e da lì aveva cominciato a raccontare tutto quello che le avrebbe fatto la mamma negli ultimi sette anni. Una vicenda triste, che s'è conclusa ieri con una condanna della donna a un anno e due mesi per maltrattamento di minore.

Il giudice Donatella Nava non ha concesso la sospensione della pena all'imputata - P. C. S., boliviana di 35 anni, residente in città - perché ha già due precedenti per furto e resistenza a pubblico ufficiale e ha disposto che nei confronti della parte civile venga versato un risarcimento provvisionale di 15 mila euro. Nei confronti della sudamericana era contestata una decina di episodi, anche se durante l'audizione protetta il bambino aveva raccontato che le botte e i maltrattamenti piovevano molto spesso, quasi ogni giorno e per i motivi più svariati.

Il culmine, questa situazione familiare, l'aveva raggiunto la sera del 17 ottobre di tre anni fa. La madre aveva picchiato il bambino con un mestolo di legno che s'era spezzato dopo che lei aveva inferto un colpo sulla spalla al figlio. La donna, per l'accusa, non s'era fermata e aveva cercato di frustare il piccolo con il filo del telefono. A questo punto il bambino era fuggito dall'appartamento ed era corso in strada vestito così com'era: pigiama e ciabattine.

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