Volumetrie ridotte per la Sace
La Lega: poteva farlo anche Bruni

La terza commissione consiliare, riunitasi mercoledì pomeriggio nella sala Cutuli di Palafrizzoni, ha espresso parere favorevole sulla proposta di delibera riguardante l'accordo tra il Comune e la società Abb Sace di Valtesse. La transazione prevede una modifica al Piano integrato di intervento con cui la precedente amministrazione aveva deciso la realizzazione di due palazzine residenziali e di un edificio destinato alla stessa Sace; un intervento complessivo di circa 90.000 metri cubi, da realizzarsi nell'area che ospita attualmente la nota società. Il progetto, che aveva causato polemiche per l'eccessiva altezza degli edifici – una decina di piani in un area a ridosso delle mura venete – dovrebbe subire un notevole ridimensionamento per quanto riguarda le volumetrie: circa 12.000 metri cubi in meno, che però interesseranno quasi esclusivamente l'edificio industriale. La Sace ha infatti scelto di rinunciare a parte della metratura che gli spettava, secondo quanto stabilito dal Pii, per evitare di arrivare a un contenzioso giudiziario con il Comune, disposto ad andare incontro ad eventuali sanzioni pur di rivedere quanto stabilito dal piano approvato lo scorso anno. Per quanto riguarda le due palazzine, l'amministrazione ridurrà le altezze di almeno tre piani ma le cubature degli edifici potranno essere diminuite solo marginalmente (circa 400 mq). Questo determinerà inevitabilmente un aumento della superficie occupata dagli stabili – che saranno o più larghi o più numerosi – ed è proprio su questo punto che si concentrano le critiche dell'opposizione. Infatti, per ora, non esiste ancora un progetto per la ridistribuzione delle cubature sulle superfici e non è quindi dato sapere quali dimensioni avrà l'area occupata dagli stabili così ridisegnati.

Sul tema è intervenuta anche la consigliera della Lega Nord Luisa Pecce, in veste anche di vice-presidente della Commissione urbanistica, che ha seguito fin dall'inizio la complessa vicenda: «Con il parere espresso dalla Commissione, ci stiamo avviando verso la conclusione di un tema urbanistico ancora molto “caldo” - ha dichiarato Pecce -. Pur con il taglio operato dalla nuova amministrazione la volumetria prevista sull'Area Sace è ancora al vertice in città in termini di densità. Questo grazie alla variante urbanistica al Piano regolatore operata da Bruni e Grossi che aveva aumentato i volumi di circa l'80% . Ora ci si appresta a porre riparo a quella discutibile decisione pur con tutti i limiti determinati dal fatto che può essere conclusa solo con il consenso dell'imprenditore privato».

«Naturalmente - prosegue Pecce - a ben altri risultati si sarebbe potuto arrivare se la vecchia maggioranza di centrosinistra avesse accolto il suggerimento dell'opposizione di allora che avevano insistito per sospendere, a marzo dello scorso anno e sul finire del mandato, l'approvazione del Pii. Purtroppo, invece, la città è stata costretta a subire un progetto esageratamente ingombrante per altezze e dimensioni, a ridosso delle Mura. Ma una domanda è doverosa - polemizza Pecce -: se Tentorio è riuscito a far sedere ad un tavolo il costruttore chiedendogli di ridurre il progetto di tre piani e 11.400 mila metri cubi, perché questo tentativo non l'ha mai fatto il predecessore Roberto Bruni?».

«Ora bisogna lavorare seriamente al nuovo progetto - conclude Pecce -: sembra ormai accertato l'obiettivo di mantenere il Campo Utili al 100 per 100 con la sua funzione di impianto sportivo. Resta l'incognita del nuovo disegno della parte residenziale. Visto che il quartiere è stato già per il passato messo davanti al fatto compiuto, sarebbe davvero importante individuare le modalità più opportune per coinvolgere i residenti».

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