Fingono il furto dell'auto
per prendere l'assicurazione

Hanno messo in scena un finto furto in casa per simulare la sparizione dell'auto, poi rivenduta con documenti falsificati, e incassare il rimborso dell'assicurazione. Nei guai, con l'accusa di aver architettato questo raggiro, sono finiti una donna cinquantenne di Lallio, incensurata, e un suo conoscente di 45 anni di Bonate Sopra, pregiudicato.

Nei giorni scorsi sono stati denunciati al termine di un'indagine condotta dai carabinieri di Curno. I due sono accusati di concorso in simulazione di reato, falsità in atto pubblico e tentata truffa. Tutto è cominciato lo scorso 17 giugno, dove i militari della stazione di Curno sono intervenuti per compiere un sopralluogo a casa della donna.

Ai carabinieriaveva raccontato che dei ladri avevano forzato una porta finestra al primo piano durante la notte, portando via gioielli, denaro e anche le chiavi della sua Smart (posteggiata nel piazzale sotto casa) a bordo della quale poi erano fuggiti. Lei, stando sempre alla denuncia, non si era accorta di nulla perché dormiva.

I carabinieri al loro arrivo hanno trovato i segni di scasso sulla porta finestra e hanno subito pensato al possibile colpo di una delle tante «bande del forellino» che da mesi imperversano in provincia. I successivi accertamenti, però, hanno portato i militari a ritenere che il furto fosse stato simulato per vendere l'auto e truffare l'assicurazione. Dai controlli sul numero di telaio della vettura è infatti risultato che la stessa macchina circa un mese prima del colpo era passata di proprietà a concessionaria di Como, attraverso una società intermediaria di Bergamo.

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