Seriate e il rumore dell'aeroporto:
ecco le richieste del sindaco Saita

La definizione delle curve isofoniche, l'individuazione della zonizzazione (A,B,C), l'attuazione degli interventi di insonorizzazione e la limitazione del traffico aereo, ad oggi ritenuto eccessivo nelle fasce notturne. Sono le richieste dell'amministrazione comunale di Seriate che «non abbassa la soglia di attenzione sull'aeroporto di Orio al Serio».

Il sindaco Silvana Santisi Saita ha preso carta e penna e, continuando la sua battaglia contro inquinamento acustico e atmosferico «per garantire ai propri cittadini una vita sostenibile nelle proprie abitazioni» ha scritto al ministero dell'Ambiente, alla Regione, al prefetto di Bergamo, alla Provincia, all'Arpa Lombardia, senza dimenticarsi ovviamente di Sacbo, Enac e Enav.

Ecco il testo della lettera inviata dal sindaco di Seriate
«L'aeroporto di Orio al Serio, tra i primi scali nazionali, produce aspetti positivi per lo sviluppo economico della provincia di Bergamo e facilita gli spostamenti di medio e lungo raggio di chi abita il nostro territorio, data l'inefficienza dei treni e del sistema ferroviario.

Il risvolto negativo è però l'aumento dell'inquinamento acustico e di quello atmosferico.

Chiedo che
1) si definiscano al più presto le curve isofoniche Lva e si individui l'intorno aeroportuale con rispettiva zonizzazione A,B,C, nel rispetto della legge n. 447 del 1995 e del decreto del Ministero dell'Ambiente e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali n. 677 del 2003;
2) si acceleri l'iter per l'attuazione degli interventi di insonorizzazione per l'adeguamento delle abitazione dei cittadini che hanno inoltrato domanda in seguito al bando 2008 indetto da Regione, Provincia di Bergamo e Sacbo;
3) si limiti il traffico aereo, ad oggi eccessivo, nelle fasce notturne. L'art. 5 del Dpr n. 476/1999, che stabiliva il divieto di decolli e atterraggi civili dalle 23 alle 6, con alcune deroghe, purtroppo è stato vanificato dalla sentenze del Tar del Lazio. Questa rispondeva principalmente alle esigenze di trasporto merci e pacchi postali, ma in realtà proseguono anche i voli civili».

Insomma nella lettera, Silvana Santisi Saita non nega «l'importanza di uno sviluppo aeroportuale, fonte di indotto economico per il territorio», ma «chiede che avvenga nel rispetto di norme a protezione di chi abita nelle aree limitrofe allo scalo di Orio al Serio».

«Ogni singolo cittadino - dice il sindaco - va rispettato. Non esistono cittadini di serie A o di serie B. Non si risolvono i problemi spostando ad est o a ovest decolli e atterraggi. Il progetto di sviluppo industriale in atto deve coniugare gli interessi economici con la vivibilità della gente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA