Malpensata: «Gli abitanti
continuano a subire i disagi»

«Gli abitanti del quartiere continuano a subire i disagi di un piano viabilistico per niente funzionale e rimangono assediati da un caotico mercato del lunedì». Reagisce così un abitante della Malpensata all'annuncio - riportato dal nostro sito e da L'Eco di Bergamo - dell'ennesimo rinvio della realizzazione del parcheggio nell'ex gasometro di Bergamo.

«Vorrei commentare - ci scrive Manlio Vassalli - la notizia pubblicata sul giornale di oggi. A distanza di almeno un anno e mezzo di trionfalistici annunci, l'attuale amministrazione comunale ripercorre la triste esperienza della precedente. Nel frattempo gli abitanti del quartiere continuano a subire i disagi di un piano viabilistico per niente funzionale e rimangono assediati da un caotico mercato del lunedì».

E prosegue: «Le reiterate richieste da parte del comitato Malpensata di soluzioni semplici e di immediata applicazione (per esempio riduzione dell'area concessa soprattutto fuori dal parco, divieto di transito nelle vie Mozart e Leoncavallo nei giorni di mercato dalle ore 8.00 alle 12.30) sono sempre state rinviate all'ottimistica acquisizione dell'area dell'ex-gasometro che risolverebbe tutti questi problemi (sic)».

«Anche la zona 30 per il quartiere - aggiunge - avrà tempi di esecuzione ben più lunghi di quanto inizialmente annunciato. I nostri amministratori devono acquisire il concetto che se ci sono problemi la cui soluzione prevede tempi lunghi si devono avviare azioni provvisorie che limitino gli effetti dei suddetti problemi. Quindi si diano da fare anche per l'immediato, invece di illuderci».

E sull'argomento interviene anche un altro nostro lettore, Carlo Carpita:
«Condivido in pieno - dice - la tua analisi. Ho letto anche io l'articolo sull'Eco e non sono rimasto sorpreso più di tanto conoscendo ormai, purtroppo i tempi della politica. Semmai è da stigmatizzare per l' ennesima volta la distanza galattica che passa dai proclami elettorali per acquisire consensi e la capacità/volontà nel conseguire gli obiettivi reali utili alla cittadinanza. Abbiamo bisogno di serietà e onestà intellettuale, e altro ancora, temo».

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