Caccia in deroga, salta l'incontro:
le «doppiette» sul piede di guerra

Al Pirellone, dopo lo stop del Consiglio regionale di alcune settimane fa, arriva un altro rinvio sulla dibattutissima caccia in deroga, tema su cui la maggioranza di centrodestra, dopo le sentenze sfavorevoli dell'Unione europea, si sta mostrando più cauta di quanto avvenuto fino all'anno scorso.

Il nuovo stop ha mandato su tutte le furie i cacciatori orobici, che, per bocca del portavoce del Cupav, Fortunato Busana, parlano di un'«ormai chiara volontà politica di non legiferare in deroga in Regione Lombardia».

E le doppiette bergamasche progettano nuove forme di protesta da discutere nei prossimi giorni. Tra le possibilità, si parla della «restituzione alle prefetture delle tessere elettorali di cacciatori e loro famigliari. Queste azioni sono un primo segnale dei cacciatori lombardi al mondo politico che li ha traditi, non onorando le promesse fatte durante la campagna elettorale per le regionali».

La commissione Regolamento della Regione doveva discutere oggi, giovedì, il nuovo progetto di legge sulle deroghe, presentato da Mauro Parolini e Carlo Saffioti (Pdl). Ma è venuto meno il numero legale per l'assenza dei rappresentanti (uno per gruppo) di Pdl, Lega e Pd. Discussione rinviata, probabilmente alla prossima settimana. Poi, in caso di via libera, ci sarebbero il passaggio in commissione Agricoltura e in Consiglio.

Ma - replicano i cacciatori - «gli uccelli migratori non aspettano i tempi della politica». E la pritesta monta.

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