Bergamo, vicolo San Carlo
L'antica santella va salvata

Una volta, diversi decenni fa, una grata la riparava dai vandali. Poi la grata è scomparsa e gli sciocchi si sono alleati al tempo. Così oggi il dipinto custodito dalla santella si sta ormai completamente perdendo.

Una volta, diversi decenni fa, una grata la riparava dai vandali. Poi la grata è scomparsa e gli sciocchi si sono alleati al tempo. Così oggi il dipinto custodito dalla santella si sta ormai completamente perdendo. Ma forse non è troppo tardi, il recupero è ancora possibile.

Siamo alla confluenza del vicolo San Carlo e della scaletta, in uno degli angoli più suggestivi e quieti di Bergamo bassa, della città che sale verso il colle. Il vicolo è vecchio di secoli. Come la scaletta, antico percorso sistemato nell'Ottocento, probabilmente in seguito alla realizzazione del viale Vittorio Emanuele. E proprio a quel periodo sembra risalire anche il dipinto che si va perdendo, sulla santella all'incrocio.

Il parroco di Sant'Alessandro, monsignor Gianni Carzaniga, lancia un appello: «Sarebbe importante se la santella con il suo dipinto venisse recuperata, è un luogo di devozione, ma aiuta a raccontare una storia, una vicenda della città. Ricordo che ci passavo davanti spesso quando salivo in Seminario e provavo una sensazione particolare. È un punto della città capace di commuovere».

Il dipinto della santella mostra ancora bene San Carlo Borromeo. Con lui ci sono San Filippo Neri, San Luigi Gonzaga, Sant'Agnese che contemplano la Vergine, ormai quasi invisibile.

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