Lunedì sera, ricerche sospese
I cani puntano verso Tresolzio

Non ha dato alcun esito il sopralluogo che le forze dell'ordine hanno effettuato lunedì al centro sportivo di Brembate di Sopra. Le tracce fiutate dai cani «molecolari» li avrebbero portato nella direzione opposta all'abitazione della ragazzina. Lunedì sera le ricerche sono state sospese e riprenderanno dalla mattinata di martedì.

Non ha dato alcun esito il massiccio sopralluogo che le forze dell'ordine hanno effettuato lunedì pomeriggio, 29 novembre, al centro sportivo di Brembate di Sopra, passato interamente al setaccio alla ricerca di Yara Gambirasio o di qualche traccia che potesse far risalire alla ragazzina 13enne che manca da casa dal tardo pomeriggio di venerdì 26 novembre. La ragazza, infatti, sarebbe stata vista uscire dalla palestra ma non dal centro sportivo, un complesso che racchiude al suo interno anche una piscina e una pista di atletica.

Nel corso del sopralluogo sono stati utilizzati anche i cani «molecolari», capaci cioè di seguire tracce quasi inesistenti. Uno di loro avrebbe trovato una traccia di Yara Gambirasio sopra un maniglione antipanico della palestra, mentre le tracce successive avrebbero portato i cani non nella direzione dell'abitazione della ragazza, ma nella direzione opposta.

Un cane in particolare, per tre volte consecutive, ha sempre puntato con insistenza verso via Caduti e Dispersi dell'Aeronautica, nella zona industriale (verso la sede della Nolan, per chi conosce la zona), a destra uscendo dal centro sportivo, mentre per tornare a casa Yara avrebbe invece dovuto svoltare a sinistra.

Proseguendo lungo quella direzione, dopo poche centinai di metri, si arriva nelle campagne della frazione di Tresolzio, peraltro già setacciate dai carabinieri sia nei giorni scorsi sia nella mattinata di lunedì 29. In serata, con il sopraggiungere dell'oscurità, le ricerche sono state sospese e riprenderanno martedì mattina 30 novembre.

I cani avrebbero fiutato le tracce fino alla Briantea - tra Locate di Ponte San Pietro, Ambivere e Mapello - per poi fermarsi lì. Lo stesso sostituto procuratore che coordina le indagini, Letizia Ruggeri, ha percorso a piedi il tragitto, insieme agli investigatori. La zona è battuta palmo a palmo, ma senza esiti.

Lunedì sono stati trovati anche un paio di fuseax neri in un cestino, ma i familiari di Yara hanno escluso che si trattassero di quelli indossati dalla figlia, così come un cellulare di marca Lg - la stessa di quello di Yara - trovato a Bonate. quello era bianco, quello di Yara nero.

Esaminati anche il computer e i diari della ragazza, ma tra le cose di Yara non è stato trovato nulla che possa aiutare gli investigatori nelle indagini.

Lunedì pomeriggio le ragazze della Ginnastica ritmica di Brembate Sopra si sono ritrovate in palestra. «Maura, la mamma di Yara, ha voluto che l'attività continui - dice l'istruttrice Daniela Rossi - . Abbiamo parlato con loro, risposto a domande, discusso e poi le atlete hanno sostenuto un leggero allenamento. Inutile dire che lo smarrimento e il dolore per la loro compagna si leggeva chiaramente nei loro occhi. È stato difficile ma è positivo che si vada avanti, pensando che la nostra Yara ritorni a volteggiare e a ballare nei palazzetti dello sport di tutta Italia. Il mio pensiero, come quello delle atlete e dei loro genitori, è costantemente rivolto a Yara e ora per me la notte è ancora più angosciosa».

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