Yara, lenzuola appese alle finestre
«Brembate Sopra ti aspetta»

Alcune lenzuola con la scritta «Brembate Sopra ti aspetta» sono state appese nel centro del paese come segno di vicinanza della comunità all'intenso dramma che in queste ore sta vivendo la famiglia di Yara Gambirasio. Il vescovo ha telefonato alla famiglia. La partecipazione dei sindaci.

Alcune lenzuola con la scritta «Brembate Sopra ti aspetta» e «Yara torna presto» sono state appese nel centro del paese come segno di vicinanza della comunità all'intenso dramma che in queste ore sta vivendo la famiglia di Yara Gambirasio, la 13enne che non dà notizie di sè dalle 18.30 di venerdì 26 novembre.

In paese l'angoscia dei residenti è altissima per la vicenda di Yara, ma il dolore e la vicinanza sono raccolti in un sentimento discreto e intimo. Nonostante l'insistenza di operatori e giornalisti, gli abitanti di Brembate preferiscono restare lontano dai microfoni o comunque esprimere tutta la loro sofferenza per quanto sta accadendo alla ragazza scomparsa e alla sua famiglia.

Un dolore muto, quello che avvolge il paese, che dà il segno della compostezza e del rispetto della comuità, ma anche della partecipazione a quello che ormai è diventato un dramma collettivo. Sui volti della gente, compassione e tristezza, ma la speranza che Yara possa tornare dai propri cari resiste nel cuore della gente.

Anche il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, ha vouto esser vicino alla famiglia. «Ha fatto una lunga telefonata alla famiglia e i genitori sono rimasti molto colpiti dalle sue parole» racconta il parroco del paese, don Corinno Scotti. «Non resta che pregare» conclude il parroco.

Alle ricerche della tredicenne di Brembate Sopra c'è anche la partecipazione dei sindaci della zona. Diego Locatelli, primo cittadino di Brembate Sopra, è in azione praticamente da venerdi sera con i suoi assessori, in particolare con Guido Corna e Massimo Curiazzi. Ma sul campo operano anche altri sindaci dell'Isola. Per esempio Michelangelo Locatelli, primo cittadino di Mapello, con i suoi uomini è impegnato a ispezionare il suo paese, mentre Silvano Donadoni – che oltre a essere sindaco di Ambivere è presidente della Comunità dell'Isola Bergamasca – è al lavoro con i volontari della Protezione civile del suo paese.

Ma anche gli altri sindaci seguono con trepidazione questa vicenda che sta coinvolgendo non solo la provincia di Bergamo, ma tutta la Lombardia e l'Italia.

Donadoni osserva: «Il gruppo della nostra Protezione civile ha ispezionato e controllato soprattutto la vasta zona ex Losa e i casolari del nostro paese». Continua Silvano Donadoni: «Questo è un fatto che ci lascia stupiti e frastornati per le modalità di come si è svolto. Una giovanissima atleta, tranquilla, di soli 13 anni che sparisce nel nulla. Questa è una tragedia per la famiglia ma che nello stesso tempo tocca anche i nostri paesi, la nostra gente. Quando accadono lontano, episodi simili li commentiamo ma poi quando un grave fatto come questo accade fuori dalla nostra casa ci angoscia e mette paura. Ci rende tutti più insicuri».

«Credo – aggiunge il presidente della Cib – di interpretare il pensiero dei miei colleghi sindaci, degli amministratori e di tutta la popolazione dell'Isola bergamasca, nel sottolineare che siamo vicini alla famiglia Gambirasio, alle decine di atlete della ginnastica ritmica e a tutta la comunità di Brembate Sopra che stanno vivendo questo incubo. Facciamo e faremo tutto il possibile, affinché Yara possa tornare nella sua famiglia e tra le sue compagne di scuola e di ginnastica».

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