Carrara, ritardo «innegabile» nei lavori
Le minoranze: ripensiamo al suo futuro

«I ritardi del cantiere dell'Accademia Carrara non sono l'unico problema: l'amministrazione cominci a lavorare ad un progetto culturale per il museo. I ritardi nei lavori di ristrutturazione sono innegabili». È questa la posizione dei consiglieri comunali delle minoranze.

«I ritardi del cantiere dell'Accademia Carrara non sono l'unico problema: l'amministrazione cominci a lavorare ad un progetto culturale per il museo. I ritardi nei lavori di ristrutturazione all'Accademia Carrara sono innegabili e non recuperabili: usiamo questo tempo per avviare un serio lavoro di organizzazione dei contenuti del museo, invece di rincorrere date di inaugurazione inadeguate». È questa la posizione dei consiglieri comunali delle minoranze, dopo la visita al cantiere dell'Accademia.

Un appuntamento che ha permesso di visionare l'edificio, chiuso dal 2008, di verificare l'andamento dei lavori e le modifiche spaziali e strutturali per la sua messa a norma quale edificio che dovrà contenere ed esporre la collezione Carrara e parte dei servizi ad essa collegati. «Una visita importante, perché ha permesso di comprendere la complessità del cantiere, così come importante è stato anche il dialogo successivo con il Consiglio d'Amministrazione della Carrara e gli assessori ai lavori pubblici Saltarelli e alla Cultura Sartirani. Un dialogo che ha permesso di ribadire la necessaria attenzione verso un patrimonio rilevante di cui l'amministrazione e tutti le istituzioni ad esso riferite devono farsi carico non solo per riaprire al più presto il Palazzo della Carrara ma per riaprirlo nelle condizioni che ne assicurino il funzionamento oltre il giorno della sua inuagurazione».

Secondo il centrosinistra, infatti, non basta ristrutturare l'edificio in tempi rapidi, ma occorre soprattutto pensare a un progetto culturale per il futuro del museo: «Ciò che è apparso infatti davvero grave è il ritardo con il quale ci si appresta a valutare e individuare la costituzione di una specifica commissione scientifica che stabilisca il progetto di riallestimento delle collezioni nell'edificio Carrara appositamente messo a norma. Una commissione che, oltre a studiare e progettare l'assetto futuro della collezione - cioè la sua storia, il suo mostrarsi - mediante il lavoro di indiscussi storici dell'arte e museologi accanto agli attuali responsabili scientifici, avrebbe dovuto già da tempo segnare le fasi del cantiere grazie ad un progetto di riallestimento (con un apposito incarico ad architetto di competenza che ne possa disegnare i migliori itinerari e sistemi di esposizione)».

Ma il centrosinistra estende la sua riflessione anche sullo sviluppo culturale cittadino. E pone una domanda: «Quale è il progetto culturale di questa amministrazione per la nostra città? Al momento assistiamo a dichiarazioni che fanno della cultura la nuova impresa per Bergamo accanto a previsioni che mostrano una decurtazione netta del suo budget. Di conseguenza se questa amministrazione prevede che la Carrara sia il punto di forza nello sviluppo culturale, turistico ed economico della città, il suo rinnovamento dovrà essere concretamente una priorità nelle scelte come negli investimenti. Questo è l'impegno sul quale le opposizioni continueranno a mostrare attenzione e dialogo, se necessario rinnovando la richiesta di momenti di confronto congiunti».

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