Ersaf: «No a interventi tampone:
il borgo del Canto va abbattuto»

«Non sono possibili interventi tampone per la messa in sicurezza al Borgo del Canto». Lo dice l'Ersaf, l'ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste della Regione: «Nessuna recinzione, si impone una azione risolutiva».

«Non sono possibili interventi tampone per la messa in sicurezza al Borgo del Canto». Lo dice l'Ersaf, l'ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste della Regione Lombardia. «La recente ordinanza del Sindaco di Pontida e il mancato rispetto delle misure di sicurezza (recinzione totale del Borgo, cartelli di divieto d'accesso, chiusura al transito della strada interna...), già da tempo messe in atto per impedire il transito - scrive l'Ersaf in una nota - impone un'azione risolutiva. L'ipotesi di rafforzare la recinzione e isolare il Borgo, oltre che inefficace, non è perseguibile date le caratteristiche fisiche del luogo. Le operazioni di messa in sicurezza si svolgeranno secondo un programma progressivo di interventi che, a partire dalla ripulitura iniziale dalla vegetazione, consentirà di valutare puntualmente l'effettivo grado di instabilità statica e i conseguenti interventi da realizzare».

«Questo intervento è imprescindibile rispetto a qualsiasi piano di recupero del Borgo - aggiunge l'Ersaf - dato lo stato di conservazione degli edifici e consentirà la restituzione dell'area alla fruibilità. L'operazione verrà realizzata con tutte le attenzioni del caso, in coerenza con la filosofia di lavoro, i principi e gli impegni della Carta delle Foreste e con le scelte operative di Ersaf che testimoniano il rispetto della cultura del territorio e della storia dei luoghi che gestisce. Sono d'esempio il recupero dei nuclei rurali di Second'Alpe di Canzo, del Fornel, dei Campei de Cima in Gardesana Occidentale e dell'Alpe Gotta al Monte Generoso e molti altri».

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