Bettoni: «Il nuovo ospedale?
È come un malato senza cure»

«Non andare avanti o stare fermi – specialmente in un'epoca in cui si è velocizzato tutto – significa andare indietro. Il nuovo ospedale giace come un malato». È quanto scrive il consigliere regionale Valerio Bettoni.

«Non andare avanti o stare fermi – specialmente in un'epoca in cui si è velocizzato tutto – significa andare indietro. Il nuovo ospedale giace come un malato, senza cure né premure, in una corsia. Dell'illustre paziente non si sa niente, i diretti interessati vengono tenuti accuratamente fuori, all'oscuro di ciò che sta accadendo. La diagnosi è una cosa riservata. Neanche i «congiunti», in questo caso gli amministratori della «cosa pubblica», devono essere informati su quella che si presume sia la gravità di una condizione».

È quanto scrive il consigliere regionale Valerio Bettoni, che aggiunge: «La collettività bergamasca ha di che preoccuparsi: e molto seriamente. I ritardi non si sa fin dove arriveranno nella loro traiettoria di sfondamento. Bisogna essere preparati a tutto: proprio come quando si entra in ospedale e si è in attesa della temuta diagnosi».

«A pensar male - dice Bettoni - si fa peccato, ma in genere ci si azzecca. E dunque prepariamoci ad un ulteriore allungo sui tempi, lietissimi di essere smentiti».

«Crediamo - scrive ancora - che una comunicazione trasparente da parte della direzione dell'ospedale dovrebbe prevedere anche di raggiungere i politici e i giornalisti e, attraverso loro, l'opinione pubblica. O dobbiamo solo sperare di dover stare in buona salute, così da non aver bisogno né del vecchio né del nuovo ospedale? Forse conviene essere superstiziosi…»

Ma Bettoni non guarda solo all'ospedale e pensa all'aeroporto e si chiede se «il ciclone di Milano creerà qualche turbolenza a Orio e quali effetti potrà avere l'elezione di Giuliano Pisapia a Milano nel complesso quadro strategico tra Sea e Sacbo».

«Si sa che la Sea, di proprietà del Comune della metropoli, guida le sorti di Malpensa e Linate. Con il vecchio assetto politico, c'era questa nomenclatura: Bonomi presidente Sea, in quota Lega/Varese; e sempre in quota Lega/Varese nel Cda della Sacbo (la società del nostro scalo) a Bergamo è giunto come new entry, Mentasti. Alla presidenza è stato collocato Miro Radici, il nuovo che avanza».

E conclude: «Domandina dell'ingenuo: ora che spira un nuovo vento a Milano, gli strateghi aeroportuali di ieri andranno da Pisapia per fare una grande flotta che si estenda sull'asse Varese-Milano-Bergamo-Brescia-Verona o dirotteranno i loro interessi – politici e non economici – su Verona/Brescia e i rispettivi aeroporti, entrambi a trazione verde-azzurra?».

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