Garattini: «Come se avessero bevuto
tutto d'un fiato e a digiuno»

L'effetto indotto dalle benzodiazepine che sarebbero state somministrate ai giocatori della Cremonese è «paragonabile a quello di una quantità di alcol bevuta tutta d'un colpo, e a digiuno».

Lo sottolinea il farmacologo Silvio Garattoni, direttore dell'istituto Mario Negri di Milano. «Per certi versi - osserva lo scienziato - il meccanismo d'azione dell'alcol e la sintomatologia prodotta sono gli stessi. Infatti, aumentando gradualmente le dosi di alcol, si passa da una situazione di rilassamento muscolare, alla sedazione, al sonno».

Secondo Garattini, si deve tener presente che ogni persona reagisce diversamente alle benzodiazepine, tanto è vero che 5 giocatori hanno manifestato malesseri e annebbiamento. Le dosi del farmaco, quando è somministrato per cura, variano a seconda del peso della persona, mentre il fatto che si tratti di sportivi non modifica l'effetto individuale della sostanza.

Quanto alla molecola lormetazepam in particolare, Garattini spiega che si tratta di «una delle tante benzodiazepine in circolazione, che sono tutte sovrapponibili. In particolare come caratteristiche è un farmaco ansiolitico, ma ha anche un effetto sedativo, come i sonniferi. Diminuendo l'attività muscolare, poi, nel caso degli anziani possono provocare cadute con fratture».

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