Yara, l'omaggio dei siciliani:
«Il bene che fa è meraviglioso»

Era una chiesa accesa a festa quella che ha accolto giovedì mattina 30 giugno la delegazione siciliana venuta per portare conforto e solidarietà ai genitori di Yara Gambirasio. Tanti fedeli intenti a recitare il Rosario, insieme al parroco don Corinno Scotti.

Era una chiesa accesa a festa quella che ha accolto giovedì mattina 30 giugno la delegazione siciliana venuta per portare conforto e solidarietà ai genitori di Yara Gambirasio. Tanti fedeli intenti a recitare il Rosario, insieme al parroco don Corinno Scotti e al sindaco di Brembate Sopra, Diego Locatelli, hanno atteso emozionati la visita di Nicolò Mannino, consulente della Commissione antimafia della Regione Sicilia e presidente del Parlamento della legalità.

Occhi lucidi e silenzio solenne durante la consegna della lettera di Franca Castellese, la mamma del piccolo Giuseppe Di Matteo rapito, ucciso e sciolto nell'acido 18 anni fa. Mamma Franca ha voluto mettere nero su bianco parole di conforto per Maura, la mamma di Yara.

È scattato un applauso fragoroso alla frase «Questi angeli della gioia che nessuno ci può più portare via ci daranno quella pace e quella forza per andare avanti» e poi ancora: «Speriamo un giorno di incontrarci e ci riconosceremo dagli occhi ancora pieni di lacrime».

Stupore invece alla consegna delle tantissime lettere fatte pervenire insieme a un cuore di rose e a un capezzale di legno raffigurante un angelo. Doni di una terra che ha visto tante madri piangere la morte dei propri figli per mano della mafia. Doni di chi sa cosa si prova quando improvvisamente ti rubano un pezzo di vita.

Mannino nel porgere a don Corinno questi segni di solidarietà ha detto: «Siamo qui per dirvi che vi vogliamo bene e che ci dobbiamo volere bene, perché solo nella forza dell'amore permetteremo agli assassini di non toccare più i bambini».

È poi toccato a don Corinno, con la delicatezza che lo contraddistingue, ringraziare la delegazione siciliana. «Abbiamo passato momenti di angoscia - ha detto - e abbiamo ancora tante domande che non trovano risposta. Abbiamo avuto paura, siamo stati delusi, ci siamo chiesti perché e ci siamo uniti per farci forza. La vostra solidarietà ci dà coraggio».

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