Aumenti trasporti: unire le forze
È il grido dei paesi dell'hinterland

Gli aumenti delle tariffe del trasporto pubblico penalizano in primis i paesi vicini a Bergamo. Gli amministratori dell'hinterland propongono un incontro, coinvolgendo anche il Comune di Bergamo, per studiare un'azione comune e capire se c'è la possibilità di aiutare i cittadini.

Dal primo agosto scatteranno gli aumenti delle tariffe del trasporto pubblico su corse singole, abbonamenti, ticket promozionali e per turisti. I cittadini di Bergamo possono stare tranquilli - il biglietto verde e bianco da timbrare rimarrà a 1,20 euro - mentre chi risiede nell'hinterland subirà un ritocco delle tariffe non indifferente.

Dieci centesimi in più a biglietto per la tariffa a due, quattro, cinque o più zone, che fra pochi giorni andrà a colpire proprio i comuni intorno a Bergamo. Per rendersi conto degli aumenti basta dare un'occhiata alla tabella a fianco: per la città, ad esempio, se il biglietto ordinario e quello da 10 corse non sono stati toccati, è vero pure che tutti gli abbonamenti (compreso quello per studenti) e i biglietti cumulativi subiscono un incremento di circa il 6%, diminuendo inoltre gli effetti degli sconti per le famiglie numerose, gli over 65 e gli under 14.

È bene ricordare che la decisione di aumentare le tariffe Atb deriva dai tagli del governo alle regioni sul trasporto pubblico locale, già penalizzato in quest'ultimo anno da un primo incremento del 10% dei biglietti, accompagnato da una riduzione del servizio, per diminuire i costi, di circa il 9%.

Di fronte a tutto questo le fasce più deboli dei comuni più esposti agli aumenti (quelli della zona 2 come Curno, Azzano San Paolo, Torre Boldone, Seriate, Lallio o Treviolo), già duramente provate dalla pesante crisi economica e dalla manovra finanziara, si chiedono: «Dove andremo a finire?».

La stessa domanda se la pongono i loro amministratori. Che propongono un incontro tra tutti gli amministratori dell'hinterland, coinvolgendo anche il Comune di Bergamo, per studiare un'azione comune in modo da capire se c'è la possibilità di aiutare i cittadini. La situazione è grave e rischiamo davvero di mettere definitivamente in ginocchio chi si trova già in difficoltà, è il pensiero comune.

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