Sindacato Librai: testi scolastici
La grande distribuzione specula

Dopo l'articolo apparso su L'Eco di Bergamo sabato 23 luglio in cui si parlava dei librai in rivolta per la concorrenza sleale dei supermercati sui testi scolastici, interviene il Sindacato Librai Confesercenti che rincara la dose parlando di speculazione.

Dopo l'articolo apparso su L'Eco di Bergamo sabato 23 luglio in cui si parlava dei librai in rivolta per la concorrenza sleale dei supermercati sui testi scolastici, interviene il Sindacato Librai Confesercenti che rincara la dose parlando di speculazione.

«Mi corre l'obbligo di fornire alcune precisazioni riguardo all'analisi da Voi pubblicata il 23 luglio riguardo alla vendita dei libri di testo nella Grande Distribuzione. Innanzitutto viene riportato come lo sconto riservato dagli editori ai librai sui testi scolastici sia del 23% quando in realtà, fatture alla mano, siamo quest'anno sotto il 17%».

«Secondo, a partire dal 1° settembre tutti gli sconti sopra il 15% (in qualunque forma) saranno fuorilegge a seguito della nuova Legge sul prezzo del Libro appena approvata dal parlamento. Quindi già qualche supermercato sarà costretto a rivedere le proprie iniziative».

«Terzo, conoscendo perfettamente le dinamiche di approvvigionamento della Grande Distribuzione, possiamo affermare con certezza che queste operazioni sono veri e proprio sottocosto non dichiarati, visto che i loro fornitori esterni non sono direttamente gli editori, bensì aziende che non solo si approvvigionano dagli editori, ma che "lavorano" ogni singolo ordinativo in modo che sul punto vendita della GDO arrivino già i pacchi divisi per singolo cliente e si debba solo e unicamente effettuare la consegna».

«Appare di tutta evidenza come, fermo lo sconto garantito dall'editore (il 17% circa di cui sopra), sia assolutamente impossibile che queste società esterne lavorino per la GDO senza ottenere alcun guadagno. Qualche amministrazione comunale interpellata dalla nostra associazione affinché provvedesse alla verifica (che sarebbe un atto dovuto) di questa circostanza e al conseguente sanzionamento ci ha opposto la seguente risposta: «Volete forse che ci mettiamo contro ….. omissis, nome del supermercato ….. che ci ha appena ripavimentato il centro storico?».

«Quarto, la situazione è tanto sbilanciata a favore della GDO, anche perché questa non è tenuta fiscalmente alle normative degli studi di settore, mentre per le librerie e cartolibrerie tradizionali l'Agenzia delle Entrate impone, a meno di non dichiararsi congrui con tutte le conseguenze del caso, la tassazione sul margine del 17%».

«Quinto, l'esponente dalle GDO da voi intervistato pone l'efficienza del servizio come punto di forza dell'iniziativa: vorrei che chiedeste alle tante famiglie che sono cadute nel tranello di spiegarvi per quante volte sono state costrette a recarsi in alcuni supermercati per completare la loro lista di 10/15 libri. Eppoi, è un servizio di qualità quello che interrompe gli approvvigionamenti ad una certa data, rimandando in libreria per i rimasugli ?».

«Sesto, ha perfettamente ragione la mamma intervistata riguardo all'alto prezzo dei libri. Ma mi chiedo: quali misure (possibilmente efficaci) sono state finora tentate per colpire chi ogni anno, crisi o non crisi, aumenta i listini sempre del 3%, e cioè gli editori? Tutte le misure finora tentate, ora anche il ricorso alla GDO, hanno sempre e solo penalizzato, oltre che il consumatore, librerie e cartolibrerie di piccole dimensioni».

«Alcune considerazioni finali: quella della GDO non è una iniziativa commerciale ma solo SPECULAZIONE: speculazione che sfrutta le difficoltà delle famiglie (e non importa nulla se le obbliga a riempire i carrelli di merce artatamente aumentata di qualche centesimo per compensare il sottocosto dei libri di testo) per far morire tutto il resto».

«Ora cade Rossi, l'albero grosso, mentre negli ultimi anni intere foreste di alberi piccoli sono caduti in provincia e in città. Nonostante le nostre continue sollecitazioni ancora nessuno del mondo politico ha capito cosa sta accadendo. La nostra provincia è pronta a stare senza i servizi commerciali di vicinato essenziali? Se è così, basta dirlo …. e anche le nostre competenze andranno a finire a fare i magazzinieri della GDO».

Antonio Terzi
Sindacato Librai Confesercenti

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