Ecomostro, protesta senza fine
Ecco tutti i vostri commenti

Dopo l'articolo che racconta di come lo skyline di Città Alta per chi arriva dall'A4 sarà oscurato, i lettori si sono scatenati in un'ondata di proteste da record.

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Dopo l'articolo che racconta di come lo skyline di Città Alta per chi arriva dall'A4 sarà oscurato, ora lo è parzialmente, dal nuovo mostro edilizio (hotel, supermercato e centro direzionale) alto 24 metri, i nostri lettori si sono scatenati in un'ondata di proteste. Proteste da record con pochissimi lettori che parlano di polemica esagerata. Quasi tutti sono indignati. Sì, perché il simbolo che meglio rappresenta Bergamo - secondo un passato sondaggio del nostro sito www.ecodibergamo.it - è proprio il profilo di Città Alta.

Ecco le numerosissime email inviate in redazione


LUNEDI' 12 settembre


Gentili signori della redazione, dopo mesi e mesi di burocrazia, per applicare pannelli fotovoltaici rivolti al sole, che sporgevano di solo mezzo metro, non ho avuto il permesso dalla commissione ambientalista. Ho dovuto stenderli sul tetto del capannone alto solo 6 metri perdendo luminosità e quindi energia elettrica cara a tutti.
Ora si costruisce un muro che oscura la vista di Città Alta antico e prestigioso simbolo di Bergamo con una mostruosa schifezza. Un ecomostro costruito con disprezzo e insensibilità per l'ambiente degna di un terzo mondo (con tutto rispetto per il terzo mondo).
E' la mortificazione di tutta la politica, che purtroppo coinvolge anche uomini e donne che si dedicano con passione e senza interesse personale o partitico ad essa. Dove è il popolo multicolore: rosso, verde, viola, arancio sempre pronto a protestare? Dove è il popolo ambientalista? Perché non protesta per l'oscenità? E' parte nel business? Il suo silenzio o consenso allo scempio sembra proprio avvalorarne l'ipotesi.
Mi sorge anche un tremendo dubbio: L'ecomostro coop è la “Area Falck” della bergamasca? Spero che il nostro giornale non si fermi ma sostenga il disappunto del popolo bergamasco che ama la sua città. L'Eco di Bergamo potrebbe farsi promotore di un referendum per allestire un parco pubblico ben più utile di un altro supermercato. Un po' di coraggio signori della politica!
Abbattiamolo prima che sia troppo tardi. Non fate come l'immagine spedita da Massimo a questo giornale: la Gioconda coperta dall'insegna dei cessi.
A. M.


DOMENICA 11 settembre


…Bravo Eco! Con tanto strombazzare, siete riusciti ad accendere una disfida partitica. Anche coloro che manco si erano accorti della schifezza, tuonano contro la fazione avversa. Provare ad occuparsi con la stessa veeemenza anche dei tanti altri problemi che affliggono la città e i suoi cittadini...

Paradossale che si faccia leva sul «buon cuore» dei costruttori: è chi votiamo che deve tutelare il bene comune perché non venga sottratto al pubblico a beneficio solo di qualcuno. Abbiamo sempre il vizio di piangere sul latte versato. È sempre «troppo tardi» per fare un passo indietro: in via Autostrada ci troviamo di fronte al fatto compiuto, per l'Ex Enel abbiamo fatto veramente di tutto (ignorati dalla stampa e dal Comune) compreso il ricorso al Tar (rifuutato per motivi non di merito ma procedurali). Abbiamo fatto simulazioni matematiche di come sarà il risultato per l'ex Enel , perché non si possa dire “ma non ce lo immaginavamo così…”...
E così ci troviamo con una città stravolta da interventi insensati con la scusa del «male minore» accampata da Bruni e dalla sua giunta (Rifondazione comunista compresa nella giunta di delibera per l'intervento ex-enel). Mi sembra insensato parlare di «male minore» su cose che dureranno per sempre: e certi interventi edilizi diverranno «monumenti» che ricorderanno alla città la miopia di certi amministratori locali che per far cassa svendono il bello. E ora vedremo quanto sarà servito lo sforzo gratuito di quanti si sono mossi e hanno raccolto 2000 firme per una «tutela» dell'area del vecchio ospedale… perché anche li non ci si venga a raccontare “ormai è troppo tardi”.
E.P.

Mi chiamo Nava Alfredo, di anni 40 anni, bergamasco da sempre, residente fuori città ma che in città viene spesso per lavoro. Sinceramente non ho avuto tempo di leggere tutti i commenti dei vostri lettori circa l'argomento in oggetto. Io comunque lascio a voi, per chi di dovere, la mia proposta, nella speranza che qualcuno non ci abbia già pensato: «Avete presente che in alcuni casi di restauro di importanti edifici storici, il ponteggio esterno alla costruzione veniva ricoperto con un telo che ne raffigurava le sembianze? Nel caso specifico della costruzione di via Autostrada, visto che i lavori sono ancora in corso, tutta la facciata definitiva dell' edificio che guarda verso il casello autostradale, potrebbe raffigurare il profilo di Città Alta: un esempio della mia proposta lo potete vedere andando in Valle Seriana (con la strada provinciale da Ranica verso Alzano, Nembro, ecc.) e facendo attenzione alla facciata della ditta Polini di Nembro che porta impresso il nome dell'azienda. vi ringrazio anticipatamente dell'attenzione e, con l'occasione, porgo a tutti voi i miei più cordiali saluti».


SABATO 10 settembre

Leggo della polemica relativa al MURO lungo via Autostrada; rilevo come sulla questione ci si interroghi tardivamente. Certamente il processo di valutazione prima del documento urbanistico e il progetto poi circa la effettività realizzativa, lasciano perplessi. La tutela dei valori ambientali e il paesaggio rappresentano oggi più che mai dei puntuali riferimenti di regolazione delle trasfrormazioni urbane. La riflessione, dunque, si sposta, cercando anche di individuare responsabilità, in coloro che sono chiamati a realizzare le trasfoRmazioni, ovvero chi le propone, chi le verifica e chi poi conclusivamente ne consente la realizzabilità. Si capisce che c'è una responsabilità concorrente. Pensare che un politico possa assolvere al giudizio tecnico mi sembra eccessivo. Certamente egli ha il dovere di MANIFESTARE L'ORDINE DELLE QUESTIONI PREGIUDIZALI CHE DEVONO SOTTENDERE AD UNA QUALSIASI INZIATIVA od operazione di trasformazione avendo la percezione dei bisogni della Comunità e la salvaguardia del proprio territorio. Tutto questo implica una capacità amministrativa sensibile al territorio. Cambiare la funzione o il sistema delle funzioni del complesso immobiliare non era sufficiente, occorreva osservare anche il profilo morfologico del progetto urbanistico. Il profilo ambientale non è stato, forse, puntualmente indagato lasciando che il vecchio e ormai superato Piano Regolatore Comunale potesse giustificare una nuova scelta urbanistica che, peraltro, passa da una esaustiva procedura di approvazione. L'amministrazione comunale ha in sè, però, tecnici e consulenti che partecipano nella costruzione dei progetti. Esiste e funziona la commissione del paesaggio, ovvero quell'insieme di tecnici selezionati e qualificati chiamati ad esprimere giudizio sulla qualità esteriore dei progetti. È possibile che nessuno si sia interrogato sul MURO?
F. A.

Fa schifo.
G.

Non si riesce mai a capire dove arriva l'ignoranza, dove inizia la dabbenaggine; e dove agisce di fatto l'interesse privato, che troppo spesso soffoca anche il proclamato e quasi mai perseguito bene comune. Unica certezza è il trionfo del cattivo gusto, a scapito di tutti, anche dei pochi che da queste violenze traggono vantaggi economici... comunque sempre momentanei.
Diego

Mi piace invece quello che chiamate ecomostro… Finalmente qualcosa che oscura questa città conservatrice e provinciale e dà spazio alla modernità… Basta con le solite cose: la polenta, Città Alta, l'Atalanta e il Sentierone. Avanti con il progresso e lavoro per tutti.
Marco Sarti

È proprio uno schifo. In questi ultimi anni il comune di Bergamo si è distinto nel consentire innumerevoli scempi, sempre ben disposto verso gruppi potenti, molto severo nei confronti dei singoli cittadini. Esistono numerose commissioni ed enti comunali, provinciali, regionali, che dovrebbero tutelare il paesaggio, il verde, i "coni" di Città Alta, ecc. Mi chiedo a cosa servano, a questo punto tanto vale eliminarli perchè inutili e dispendiosi. Sarebbe utile conoscere i nomi dei responsabili per sapere chi ringraziare. Si vuole proporre l'inserimento delle mura nel patrimonio Unesco, contemporaneamente però si costruiscono obbrobri che ne impediscono la vista. Dalle Mura consiglio anche la visione della nuova palestra, ben visibile dallo spalto di San Giovanni, altro sfregio pacchiano che ha comportato l'abbattimento di tanti alberi.
Lucia

Cari amministratori, da questo ‘balletto' nel quale ciascuno di voi scarica su altri la responsabilità dell'ecomostro di via Autostrada ne esce tutta la fotografia di una classe dirigente oramai da tempo incapace di concepire l'impegno politico come servizio alla comunità e ai singoli cittadini. Questo nostro esempio di adulti incapaci di rispondere delle nostre azioni e di camminare retti lungo la strada sta di fronte ai nostri figli e a tutti i giovani a cui invece chiediamo ogni giorno quell'impegno da cui noi fuggiamo. Come sempre, ci sono due possibilità: comprendere l'errore e le sue cause e collaborativamente cercare una soluzione, oppure continuare a puntare il dito su altri. E' un'altra occasione che vi è data per alzare lo sguardo. In alto i cuori
Stefano Greselin

Credo che sia la solita storia dello scaricabarile, grande falsa indignazione, nessuna indicazione di responsabilità, ipocrisia generale e il comune cittadino subisce senza poter reagire concretamente.
Enrico Boselli

Esiste anche un inquinamento visivo, perché non lo si considera quando si rilasciano le licenze edilizie? Ma non è ora di finirla di pensare solo al profitto? Questa bruttura, per la città di Bergamo, è come presentare il proprio biglietto da visita, pasticciato, unto e macchiato. CHI HA CONSENTITO QUESTO, SI VERGOGNI!
Asia & Emilio Patelli

Grazie Bruni e grazie verdi
Elio Marziali

L'ecomostro....VERGOGNATEVI! E pensate anche di essere competenti....da abbattere subito!!
Marzia

Insomma, sono responsabili ma non colpevoli... Chi ha firmato il permesso di costuire... Ale dai non sara l'ultima.. Cittadini aprite gli occhi
Alessandro Delfini

Come al solito non è colpa di nessuno, Bruni incolpa Tentorio e viceversa; i cittadini come al solito subiscono e devono ingoiare l'ennesimo rospo. Mi domando: in campagna elettorale ci riempiono di promesse che puntualmente non vengono mantenute e se a sto' punto decidessimo TUTTI di non presentarci piu' alle urne? Forse lor signori inizierebbero a preoccuparsi sul serio e a "lavorare" (se così si puo' dire) con un minimo di cervello, di mettersi a disposizione e tenere in considerazione il parere dei cittadini che tanto implorano durante il periodo preelettorale! Ma tant'è... Meditiamo gente,meditiamo! Grazie per l'ospitalità
Pierluigi da Seriate

Sinceramente trovo scorcentante quanto sta ora accadendo. L'intervento è stato regolarmente autorizzato e l'edificazione è in corso da tempo. Mi chiedo quindi quale sia il motivo e, soprattutto, quale sia il reale obiettivo di questa campagna di stampa. Considerata la natura dell'area e viste le costruzioni circostanti, credo che l'intervento non possa che migliorare il contesto. O sarebbero stati più apprezzati altri e insignificanti capannoni industriali, magari di modesta altezza? Credo inoltre che si debba portare maggiore rispetto per chi ha operato. Cordiali sauti.
Arch. Roberto Carfagno

L'opposizione di alcuni gruppi di residenti .Dalla Newsletter de L'Eco di Bergamo del 10.09.11: “L'altezza non fu giudicata dai tecnici”. Beh! E allora? Viva i tecnici! Dalla lettura di questo articolo appare evidente che tanta parte di responsabilità è toccata, invece, alla cattiva “opposizione di alcuni gruppi di residenti”, preoccupati per la destinazione commerciale anziché, come si auguravano, per la scuola, campo sportivo, verde, servizi sociali…. Ma non dell'altezza!!! Bisognerà che da oggi in poi i gruppi di residenti dei vari quartieri frequentino qualche corso di “cultura paesaggistica” in supplenza agli uffici del Comune, della Provincia e della Regione che sembrano ignari della loro grave deficienza in materia, della loro incompetenza sui valori della Città e quindi della loro inefficienza a prevedere, valutare e intervenire in proposito.
Tanti auguri, dunque, ai gruppi dei residenti di tutti i quartieri di Bergamo: aggiornatevi e monitorate gli uffici incompetenti. Sempre che non vi rimandino a quel paese: business ist business. Saluti
Francesco Tribbia

E' veramente sconcertante sapere che nessuno si assuma mai alcuna responsabilità. Ora sappiamo da chi aveva la responsabilità politica e amministrativa, l'assessore all'urbanistica, che gli architetti delle 4 commissioni (urbanistica e edilizia al tempo di Bruni e quelle di Tentorio) e i dirigenti del Comune, non avevano compreso che l'altezza degli edifici era ed è una variabile determinate nelle scelte progettuali, ma che si sono limitati a considerare i 19 metri di altezza massima indicata nel Prg come un dato da assumere acriticamente.
In reltà le commissioni e gli uffici dovevano verificare se quell'altezza massima era praticabile in quel contesto, come appare ovvio anche agli sprovveduti come me e come tutti i cittadini di Bergamo. Allora alcune considerazioni: prima di tutto chiedo che i componenti di quelle commissioni passate e presenti e i dirigenti responsabili del Comune, si scusino con la città, magari mettendoci la faccia; secondo che gli architetti facciano un po' di autocritica e la smettano di predicare soluzioni salvifiche che non esistono, e dimostrino maggiore senso etico nel proprio lavoro. Mi riferisco all'ultimo predicozzo dell'ennesimo architetto trasmesso ieri sera da Bergamo TV, il quale faceva anche parte della commissione urbanistica comunale al tempo di Bruni. Un po' di pudore e rispetto, non siamo stupidi e incapaci di capire. Terzo, cosa pensa di fare il Comune per evitare altri errori del genere, perchè ovviamente le scuse non servono a rimediare il danno, causato dagli errori di architetti, dirigenti comunali, assessori e sindaci. Grazie
Giorgio Itteno


I tecnici comunali non devono osservare e controllare "solo marginalmente" i progetti, ma ricordare che un tempo, non molti anni fa, si tenevano presenti ed in memoria i famosi "cannochiali" per Città Alta, per il rispetto del profilo con sfondo cielo. Distinti saluti
Ivan Poloni

Salve, la mia opinione è che l'ecomostro è un granello di sabbia nel deserto.... Bergamo non è piu abitata da bergamaschi, mi sembra più sudamericana: lo spaccio dilaga di giorno come di notte, cosi la prostituzione, però si punisce solo chi parcheggia in sosta vietata. Se mi dite che Bergamo è amministrata da persone che non vi abitano e che mirano alla distruzione della citta vi credo, se provate a raccontarmi che cercate di fare il meglio vi dico tiratevi da parte.. Ogni nuova strada è ricca di errori madornali: da Grumello del Monte per andare in via Zanica non si sa che strada fare...  Uscire per aereoporto e poi deviare per via Zanica? Sempre venendo da est per andare in via S.Bernardino? È impossibile.. uscire per autostrada che è sempre intasata? Una citta amministrata da incapaci! La circolazione è un offesa alla logica, priva di cognizione. Ma le cose non cambiano: dopo aver gettato nelle fogne i nostri denari costruendo l'ecomostro dell'ospedale, aver mandato in fumo il verde ed aver costruito un bel parco. Peccato che manchi del parcheggio, come si puo usarlo? I vigili non potrebbero controllare i documenti a quel mare di invasori stranieri senza permesso? E fare un poco di espulsioni invece che strombazzare di essere polizia locale e andare avanti a fare multine per divieto di sosta?? Per quanto riguarda l'ecomostro è una questione desiderata dalla politica, basta surtassare gli edifici dismessi e portare a vendere o riqualificare l'esistente, e bloccare la costruzione su nuove aree. Poi per l'altezza è ben definita nel piano regolatore di ogni Comune, pertanto è sbagliatissimo criticare chi fa valere i propri diritti costruendo. Saluti
Alessandro

Spett. Redazione, la foto che avete pubblicato rende in modo immediato come questa costruzione sia out, in realtà, dà una immagine distorta della città a chi la visita entrando dall'autostrada o dalla circonvallazione! Mentre, prima, c 'era la vista di Citta' Alta, che attira turisti e visitatori da tutto il mondo! Con stima
Giovanni Gallizioli

....e io cosa ne penso? Se veramente i signori tecnici hanno considerato il progetto solo marginalmente i casi sono due: o non sanno fare il proprio lavoro oppure lo sanno fare fin troppo bene. Dimenticavo.... siamo in Italia. Cordialmente
D. Bernotto

Buongiorno, per costruire uno schifo del genere c'è voluto un team di esperti? Esperti in cosa? È più probabile che il team sia stato composto da esperti d'imbecillità, di cattivo gusto e disprezzo per le cose belle. Tanto vi dovevo. Grazie per l'ospitalità
Nadia

Anche nel mio giardino c'è un bell'albero che mi copre il sole, ma se mi sposto il sole lo rivedo. Signori, se fate una altra inquadratura ho visto che Città Alta si vede ancora: allora questa questione è solo da un punto di vista! Un saluto
Angelo - Cerete

Buongiorno. In merito a quello che voi definite "mostro" vorrei aggiungere di pensare anche a tutti i mostri silenziosi della nostra provincia. Una tra le più cementate e urbanizzate dell'Europa. Perchè non preoccuparsi e scandalizzarsi di tutte le villette UGUALI, senza progettazione, banalmente rifatte in modo vernacolare a simil finte cascine? Perchè non contenti del cemento lo ricopriamo con pietra? Per non parlare della beffa dei nomi: eco, verde, bio, etc, cercando palliativi all'irreversebilità del manufatto umano a discapito della natura. Preocupatevi delle brutte ristrutturazioni, delle case tutte uguali, della pagliacciata variopinta delle nostre case colorate. Un bergamasco al quale contestavo una tinteggiatura fluorescente di una casa del 400, (in borgo completamente di pietra..) ieri mi ha detto: "la mia casa si deve vedere!". Ribadisco. Ci preoccupiamo di un mostro ma dimentichiamo l'assurdo diffuso che ci circonda.
Luca Ferri

Di mostruosità urbanistiche ne sono state sviluppate un'infinità. Tutta questa montatura è ridicola. Che ci si preoccupi dei reali problemi della città: aeroporto, traffico, sicurezza, infrastrutture, e chi più ne ha più ne metta!
Maurizio Riboli

Grazie avvocato Bruni: un'altra delle sue belle figure. Si vergogni: risolva ora, non sempre a chiacchere.
Edo

Ci sta proprio bene. il profitto viene prima di tutto, e noi, a Bergamo e provincia, ci siamo giocati ormai gran parte del territorio verde che ci rimaneva! Basta guardare una qualsiasi immagine di Google Earth o circolare per le nostre strade: il verde ormai lo troviamo solo sui bricchi! La qualità della vita è ormai scesa a livelli molto bassi e io auguro ai miei figli di poter emigrare verso luoghi meno inquinati e più vivibili. Ma chi sono i nostri amministratori? Vergognatevi! Invece di tutelare noi, le nostre vite e il nostro patrimonio ambientale, date il benvenuto e stendete tappeti rossi a chiunque vi offra due euro per poter coprire il nostro territorio di cemento, distruggendolo in modo irreversibile: ma con che faccia vi presentate? Ora spero basta! Fermatevi e riflettete, magari interpellando la popolazione! Roberto Maggi

Proporrei alla proprietà la demolizione del quinto e sesto piano, in cambio il Comune riconosce una spesa per l'operatore inferiore di quanto previsto per opere di urbanizzazione. Quantificare la demolizione al rustico? Credo che il costo non sia oltre i 10 euro al mc. I metri cubi dei due piani saranno circa 5000 totali, quindi 50000 euro. Il costo per la realizzazione sarà stato di euro 500/600.000. Per il mancato utilizzo della volumetria, questa resta riservata all'operatore che potrà trasferirla altrove. Se proprio non si vuole rinunciare alla diminuzione di opere. Il Comune assegni in aggiunta alla volumetria da trasferire almeno 3.000 mc di volume. Credo che il tutto ne valga la pena sia per il Comune, sia per l'operatore.
Lucia

Io sono daccordo con la costruzione. E penso che quando sarà finita costituirà un miglioramento per Bergamo. Chi è contrario agli insediamenti commerciali troverà sempre qualche altro motivo per arrampicarsi sui vetri.
Luciano Avogadri

VENERDI' 9 Settembre

E' arrivato il momento di dimostrare alla popolazione di voler "cambiare", iniziando dal rendere pubblici i nomi di chi ha dato i permessi, e se poi dopo gli accertamenti risultassero delle irregolarità dovrebbe partire la demolizione.
Massimo Capelletto

Ancora un centro commerciale, perchè ne abbiamo proprio bisogno soprattutto in quella zona tra Esselunga di via Magrini, Pellicano di San Bernardino, Auchan di via Carducci e non lontano da Orio!
N.A.P.

Possibilità di un risarcimento. Oggi sono oltremodo polemico, solo nella prima parte. Ho letto le giustificazioni del precedente sindaco. Sembra che diciannove metri in altezza fossero già stati decisi per cui alzarsi di diciannove o di ventiquattro metri non cambiava più di tanto.
Mi meraviglia che si siano fermati a quell'altezza e non si sia pensato ad un business più interessante: poco meno o poco più alto sarebbe stato... non più di un muro.
L'attenzione non va buttata sull'altezza più o meno elevata, già definita. Il fatto è che quelli, per un identico affare, avrebbero costruito un uguale muro all'ingresso del Louvre o davanti a Piazza San Pietro a Roma.
Problemi? Affatto. Si aggira il muro si entra al Louvre, si scavalca il muro e si entra in San Pietro.
Convincetevi, invece, e mettetevi d'accordo, sindaci di allora, sindaci di adesso, Sovrintendenza e chi di dovere: il panorama di Città Alta, da ogni qualsivoglia ingresso a Bergamo, non ha confronti di prezzo con qualsiasi altro business. Il permesso di elevazione sia concesso fino a sei metri, così che il risarcimento non sarà eccessivo e, a prezzi scontati, di favore, non sarà poi 'sto gran ché.
Pensateci un poco e vi accorgerete che è fattibile. E' una scelta che vale qualsiasi prezzo.
Saluti e auguri
Francesco Tribbia

Vorrei dire la mia anche sulla rotonda in uscita dal casello di Bergamo. La cosa che più mi sconvolge non è tanto l'aspetto viabilistico, seppur preoccupante, bensì trovo ancora più preoccupante la condizione estetica della rotonda! E' quello il vero biglietto da visita che si ritrova un turista proveniente dall'autostrada e in ingresso nella città! Cespugli informi, arbusti ed erba che crescono selvaggi, case diroccate e fatiscenti, rifiuti in ogni dove…
Un completo degrado che accompagna gli automobilisti per tutti i 360° di quel labirinto informe. Preferirei di gran lunga che venissero spesi soldi per riqualificare la zona dal punto di vista estetico (minore spesa, miglior risultato) piuttosto che per studiare chissà quali alternative viabilistiche (grande spesa, ma solo effetto tampone). Nessuno ci ha mai pensato o ha mai posto il problema?
Flavio Negrini

È a tutti gli effetti un eco mostro, e come tale va trattato.... A buon intenditor......
Ciarli Lozza

Buongiorno, leggo ora sul Vs. giornale le risposte del signor Bruni in merito alla concessioni edilizie ai tempi della sua giunta. Ebbene, l'area ex Enel non era un bubbone, non c'era degrado, quindi non c'era fretta di recuperarla: si poteva agire con calma e magari regalare un parco a quell'area della città, che dispone di soli fazzoletti di verde, si poteva procedere ad un parcheggio pubblico interrato e rendere l'area edificabile senza aumentarne il volume e senza abbattere una parte della struttura storica che dà su Via Mazzini, molto bella, insomma mantenere edificale solo l'aera attuale.
Il pratone di via Autostrada, per usare il termine con il quale signor Bruni definisce quell'aera, se proprio necessario poteva essere edificata con edifici bassi di utilizzo pubblico-sociale mantenendo parte dell'area verde; un parcheggio pubblico sotterraneo sarebbe stato ottimale, così da permettere a chi arriva dall'autostrada di lasciare obbligatoriamente l'auto e muoversi verso la città magari con le BIGI , che in odor di elezioni furono distribuite in tutta la città sempre dal signor Bruni, o con piccole navette magari elettriche.
Ricordo che all'epoca il quartiere lottò per evitare l'edificazione ma non fu sufficiente per fermarla. Aggiungo che in città non abbiamo bisogno di una COOP, abbiamo già ottima e sufficiente distribuzione. Mi rendo conto che per agire in questo senso ci vogliano fantasia e grande amore per la propria città e per il proprio paese, sentimenti che evidentemente non albergano in quelle persone che hanno concesso quei permessi. Grazie.
Anna Boschi

Io adoro la mia città, è bella di giorno, di sera, di notte: quando arrivo da Milano in autostrada, vedo e ammiro la mia città, quando atterro e parto con l'aereo l'ammiro sempre dall'alto, meravigliosa la mia Bergamo, peccato che si possa fare delle zone industriali che offuscano la visione dell'arrivo nella nostra città.
Quando si visiona un progetto si incomincia capire cosè l'impatto ambientale del progetto. Li è previsto tanti m/cubi, ma cè un progetto che deturpa la visione si cambia, si diminuisce i m/cubi. Perchè un'altro supermaket, quando ne esistono gia 4 in zona, vuol dire farne chiudere qualcuno e mandare a casa dei dipendenti o per sopravivere sfruttare al massimo i dipendenti. Altra mia osservazione perchè la Coop perchè i proprietari sono le cooperative rosse se non mi sbaglio, qui mi faccio dei pensierini da pierino la peste?
La nostra città ultimamente è invasa da supermarket, credete di dar lavoro, NO create solo dissocupazione, perchè la gente è sempre quella, e qualcuno sarà costretto a chiudere. Si sente parlare anche ai ex Molini Moretti, altro supermarket, di quale marca per far concorenza? Forse sarebbe la volta di riflettere sulle licenze a bar, supermarket e i nuovi progetti edilizi.
Stop al cemento come diceva quel ragazzino di via Carnovali in tv. Si cambia rotta. Nuove case con molto verde attorno per il modo nuovo da vivere dei grandi dei piccini e dei nonni.
Bruno Epis

Si può sempre fare qualcosa, basta volere e crederci.
Adriana Bresciani

Penso che come tutto finirà anche questo in un mare di parole e in un fanno tutti così. Se non sbaglio mi pare che questo comportamento si chiami "accidia ". Sempre più comune purtroppo. Dove erano gli amministatori e dove eravamo noi quando è stato approvato il progetto? E ora ? Abbattiamo l'ecomostro?
A. M.

Come al solito, i politici scaricano gli uni sugli altri le responsabilità. Tra loro c'è chi vorrebbe che i magistrati pagassero gli errori. Comincino a dare l'esempio e, dopo aver accertato chi ha dato il via libera ai lavori senza aver effettuato tutte le verifiche, paghi di tasca propria, restituendo, almeno, i compensi ricevuti per un lavoro mal eseguito. Se non succederà almeno questo, il tutto sarà solo ed unicamente la solita bolla di sapone che non porterà alcun risultato. Il latte è versato, i buoi son usciti dalle stalle. Asciughiamo il latte e facciamo rientrare nella stalla i buoi rimasti.
Marco Peroli

Penso proprio che l'edificio in costruzione in via Autostrada sia un pugno nell'occhio per chi arriva a Bergamo utilizzando l'autostrada. Ma non è il solo anche se non cii si può far niente, parlo di quel edificio al rondò di Longuelo sulla briantea, forse è ancora peggio parchè nasconde tutta Città Alta.
Ringrazio per lo spazio concessomi
Oscar Ugolini

Gentile redazione,
abito in via Spino, e quella strada la percorro praticamente ogni giorno, in più al rientro mi devo subire il traffico e la polvere dei camion che stanno lavorando a quell'edificio.
Chi ha scritto fino adesso per protestare, penso non abbia bene presente che cosa si vede uscendo dall'autostrada, l'Ecomostro, è triste dirlo è il male minore.
Il panorama di Città Alta è rovinato ormai da decenni, possibile che nessuno di quei signori se ne sia mai accorto?
Ricapitolo per chiarezza, "il turista" uscito dall'auto strada vede:
• l'edificio fatiscente con la scritta "porte blindate" posizionato al centro della rotonda ed incastrato sotto il cavalcavia che va verso le valli, un'incredibile acrobazia edilizia (1ª schifezza)
• parcheggi selvaggi lungo tutta la rotonda. Perché avere un parcheggio normale fuori dal casello dell'autostrada? (2ª schifezza)
• arriva alle uscite lungo la rotonda dove è molto facile  fare incidenti (3ª schifezza)
• finalmente "il turista" arriva sul rettilineo di via autostrada e vede comunque Città Alta perché l'Ecomostro rimane sulla sinistra e prima di questo si  gode lo spettacolo dei capannoni degli artigiani (4ª mezza-schifezza)
Credetemi il problema dell'Ecomostro che copre (qualora lo facesse) Città Alta non è il problema principale.
IL VERO PROBLEMA è che l'edificio in costruzione che verrà destinato ad un hotel ed all'ennesimo supermercato (il 4° nela zona) sorge in un quartiere bistrattato come quello Carnovali che da sempre (io ci vivo da quasi 40 anni) subisce i disagi peggiori della città e gli abitanti vengono sempre costatemente raggirati da bugie dei politici di turno.
Elenco le bugie peggiori:
• prima della costruzione del P.I.P. si diceva che nelle aree doveva sorgere un parco e strutture sportive grandiose - dopo: capannoni con un prato al centro chiuso al pubblico
• ristruttuazione in tempi brevi delle case popolari definite da noi del quartiere "quelle nuove" - dopo dieci anni sono ancora là da finire
• prima della costruzione del complesso di case con l'Esselunga di via San Bernardino, in televisione i costruttruttori sostenevano che ci sarebbe stata una zona chiusa la traffico e piste ciclabili sicure -  dopo: 10 metri di pista ciclabile inutile, zona chiusa la traffico manco l'ombra
• prima della costruzione dell'ecomostro nel progetto era prevista la rotonda che collegava via autostrada con i capannoni degli artigiani, idea "brillante" per evitare che via Spino si congestionasse con i camion per la costruzione dell'edificio - dopo: i lavori sono partiti senza la rotonda
• prima della costruzione dell'ecomostro nel progetto era previsto un parco giochi - dopo: non si sa... speriamo in bene!
Pensate a noi del quartire Carnovali quando guardate l'Ecomostro, recitate una preghiera nella nostra chiesa, è facile trovarla è quella con un piccolissimo campanile (questa è un'altra storia...) sosteneteci moralmente, perchè stiamo per avere l'ennesima fregatura.
Grazie
Gianluca D.

GIOVEDI' 8 Settembre


Personalmente penso sia una vergogna sia per l'orrendo crimine ambientale perpetrato sia per lo scarica barile messo in atto dall'Ente Pubblico che lo ha approvato. Giustizia vorrebbe che i responsabili paghino ma come sempre a pagare è Pantalone. Se fosse stato un padre di famiglia a chiedere di costruire casa in quella zona starebbe ancor oggi aspettando i permessi. Vergogna.
Leonaro Pesenti Gritti

Cosa ha combinato la giunta Bruni? Non erano ecologisti e ambientalisti? Io sono un emigrante, vivo in Costa Rica e quando rientro a Bergamo una delle cose piú belle é rivedere cittá alta con i suoi contorni unici, purtroppo é un piacere che non avró piú. Con tristezza
Stefano Masci

Beh, certo che quel muro edilizio è proprio un pessimo biglietto da visita per chiunque venga a visitare Bergamo. Mi dispiace , ma la giustificazione dell'ex sindaco Bruni non è accettabile in toto . Anche se da tempo l'area era considerata edificabile, un conto è costruire delle palazzine , un altro conto è costruire un baraccone enorme. Penso invece che alla base di tutto ci sia una radicata mentalità provinciale , diffusa in tutta la nostra società bergamasca e quindi anche in ambito amministrativo. La preoccupazione è quelle di imitare ed emulare quanto si attua o si propone in altre realtà, senza approfondire il fatto che ogni realtà è a se stante e non si può copiare pedissequamente tutto. Cosa ci stanno a fare in una città come Bergamo grattacieli o edifici enormi che stonerebbero in città più grandi e anonime ? E poi perché continuare a costruire edifici nuovi, con continue aggiunte di centri commerciali ( tra qualche anno saranno vuoti ed inutilizzati) quando invece sarebbe ora di ristrutturare il centro, dove ci sono intere vie senza abitanti ? Purtroppo si guarda all'immediato vicino, facendo speculazione, ma non si pensa mai a come saranno tra qualche decina d'anni le nuove costruzioni. Tra queste io ci metterei anche il Triangolo, brutto ed antifunzionale. Ora ci scandalizziamo per il mostro di Via Autostrada, ma dovremmo cominciare a preoccuparci per quanto sta sorgendo tra Via Bono e Via A.Mai. Certo che se tornasse l'architetto Piacentini farebbe fuoco e fiamme a vedere così stravolti i criteri che hanno informato la realizzazione del centro di Porta Nuova ! Scusate lo sfogo e grazie per l'attenzione
Aldo Galli

Invece di riqualificare le tante aree di Bergamo (dismesse, degradate, ecc) si concede di fare queste cubature assurde. Chi ci ha guadagnato che rapporti ha con chi ha dato il permesso?
Nontrasferibile

Del tutto inadeguato al paesaggio della città da tutte le angolazioni. L'opera del tutto sgradevole è assimilabile ai precedenti casi di ecomostri sparsi per l'Italia. Speriamo in un intervento di rimozione. Saluti
Salvatore Fonti

Uscendo dall'autostrada fosse un turista o semplicemente uno di noi, c'era subito un'emozionante "unica" cartolina di Bergamo ...d'ora in poi una squallida qualunque visione del solito scontato pseudo centro commerciale/direzionale...e poi, ma è possibile che un campo verde non possa resistere dove veder correre senza guinzaglio qualche cane e tutto deve esser calcestruzzo...grazie e complimenti a chi ha approvato questa idea. sicuramente vivrà in qualche villa con vista speciale lontano da ecomostri!!!!
Stefano

Rimediano al grave errore. La colpa é di tutti : della maggioranza ,della minoranza ,degli uffici tecnici e dei cittadini che, forse, non hanno contestato a sufficienza. Il mercato immobiliare di questo genere è il vero padrone del territorio, grazie alla compiacenza dei politici, che riducono i trasferimenti ai comuni, e degli amministratori che, per incassare oneri e I.C.I, in mancanza di altre adeguate entrate, permettono scempi come questo e simili a questo. Ora si deve cercare di rimediare per lasciare in eredità alle successive generazioni il panorama di città alta. Non mi voglio dilungare su altre motivazioni che, alla fine, non servirebbero a molto. Faccio una semplice proposta: “Il sindaco avvii una sottoscrizione pubblica per l'acquisto dell'area e di quanto edificato e ne promuova la demolizione”.
Giovanni

ciao, penso che una costruzzione cosi nn faccia bella figura alla nostra amata BERGAMO tanto + oscurando un bellissimo panorama come è CITTA ALTA.
Stefano

Purtroppo i nostri amministratori assumono le loro ben pagate cariche grazie a favoritismi,raccomandazioni,varie ed eventuali e poi combinano cose che con l'uso di una piccolissima parte di cervello si potrebbero evitare!!!io vorrei conoscere il nome di chi ha approvato questo progetto in maniera tale che si eviti un suo nuovo incarico futuro,visto che in politica i nomi sono sempre i soliti!! qualcuno l'ha combinata grossa......adesso a chi tocca pagare??? fuori i nomi dei responsabili per favore!!!! vergogna!!!
Manuel

Spettabile Redazione
L'avviato gioco dello “scarica barile “ per quanto all'oggetto, tra le amministrazioni comunali che hanno governato la Città negli ultimi 15 anni, è sotto gli occhi di tutti : le responsabilità sono politicamente pesantissime per quanto differenziate; se poi vi siano profili di responsabilità di altro tipo connessi a tale scempio auspico i più puntuali approfondimenti da parte degli organi competenti. Vi chiedo gentilmente che vengano ancor meglio di quanto finora emerso evidenziate con neutralità le responsabilità politiche (delle diverse coalizioni) alternatesi nel governo della Città ,relativamente all'ecomostro nei seguenti fondamentali passaggi : 1- Stesura ed approvazione del PRG con previsione per l'area in questione della cubatura realizzabile e altezze concesse (Quale Sindaco? e maggioranza?; le minoranze come si posero sull'argomento?). Gli estensori del PRG sono a loro volta immuni da critica o “ topparono” pesantemente ????? Alla faccia dei curriculum accademici e delle parcelle stratosferiche. 2- Approvazione e successiva sottoscrizione convenzione (Sindaco Bruni ; maggioranza di centro sinistra) 3- Rilascio definitivo licenza (Sindaco Tentorio;maggioranza di centro destra). Confidando in un intervento di neutrale chiarezza secondo la vs. miglior tradizione saluto distintamente.
G. Giuliani

L'imbarazzata difesa del Sig. Bruni, che chiama in causa persino il funzionario comunale, mi sembra meno credibile di quella di don Abbondio di manzoniana memoria. Al di di questo episodio speriamo che finisca il saccheggio del territorio di Bergamo sia che amministri il centro destra che il centro sinistra.
vg

Speriamo di non diventare come napoli cordialmente sandro Buongiorno mi permetto solo un piccolo commento . Sicuramente un impatto visivo non dei migliori per Bergamo ma la mia attenzione si sposta sul reale bisogno di un ulteriore ipermercato in una zona dove gia' ne esistono 2. Commento finale mi sembra che si dia troppa importanza con 2-3 pagine di giornale al problema ecomostro che comunque oscura citta' alta per un tragitto di 100 metri in macchina,citta' alta che si puo' tranquillamente vedere sia dal casello sia da meta via autostrada. In questo monento presumo che i problemi siano ben altri. Cordiali saluti
Paolo Rossi

Un'ipotesi alternativa: sarebbe stato auspicabile costruire un parcheggio sotterraneo ed un parco sopra. Potenziare quindi l'uso dell'autostradale per Milano e incoraggiare i turisti a parcheggiare lì e prendere i mezzi pubblici per girare Bergamo. Il parco per gli abitanti del quartiere.
Peter Anderson

Riprendo dal giornale: «Purtroppo - ha detto il sindaco - al momento dell'approvazione eravamo minoranza e, nonostante la nostra opposizione in consiglio comunale, in commissione e in circoscrizione, tutto era andato avanti. Ora l'intervento è blindato, e non c'è possibilità di fare altro». «L'alternativa attuale - ha spiegato Pezzotta - sarebbe quella di bloccare l'intervento, revocando i permessi. Ma questo esporrebbe il Comune a cause risarcitorie da decine di milioni, visto che il complesso deve ospitare anche un supermercato. Mi domando cosa vuol dire "blindato", ma forse non è importante. Mi domando se le giunte possono fare le cavolate che vogliono senza portarne "per sempre" le responsabilità (e quindi pagare!) Mi domando se il "costoso risarcimento" per la revoca dei permessi non valga la vista di quella unica, favolosa e invidiabile skyline. Mi domando se, sopportando quel risarcimento, non si possa fondere una targa in bronzo, ringraziamento alla giunta precedente, con bassorilievo dell'ecomostro evitato e del prezzo pagato. Saluti
F. T.

La costruzione è uno schifo, TUTTA la classe politica che ci ha girato attorno (sia precedente che attuale) fa molto più SCHIFO!!! Adoperarsi per abbattere il tutto è l'unico modo per smorzare lo SCHIFO finora trasmesso (che comunque continuerà a trasudare dai pori di tutta questa classe politica viscida e ottusa, rimbambita dai soldi ! ! ! )
E.S.

Spett.le Redazione accolgo il Vs. invito ad esprimere un parere in merito al palazzo in costruzione sulla Via Autostrada per il quale si è scatenata una polemica tanto veemente quanto, a mio avviso, immotivata. Se si contesta infatti l'immagine deturpata dello "skyline" di Bergamo Alta (a proposito, che brutto termine! possiamo benissimo parlare di Panorama...usando l'italiano), mi sembra sia francamente una rivendicazione ridicola e del tutto inutile. Per Skyline di Città Alta si intende forse uno spicchio di tetti e guglie da scovare, se ci si riesce, tra palazzi e capannoni nei pochi secondi di percorrenza in auto di quei 100 metri di strada??...Percorro da anni ogni giorno questa strada tornando da lavoro e a dire il vero mi sembra che il primo vero assaggio di panorama lo si goda solo dopo la curva successiva, arrivando in prossimità del semaforo. Il Panorama di cui tutti lamentano la copertura davvero non esiste e le Vs. foto credo confermino quanto sto dicendo. Qualcuno evidenzia il danno al "biglietto da visita"della nostra città...ma di che parliamo? Credo che chi giunge a Bergamo per la prima volta sia già a sufficienza "estasiato" da quel meraviglioso monumento di epoca fascista che giganteggia in prossimità dell'autostrada e che a mio personale parere non è propriamente bello da vedersi, sembrando più un vecchio serbatoio in disuso che un monumento da preservare. Superato il casello si passa sotto la circonvallazione facendo uno slalom tra auto e palazzi, capannoni, concessionari di auto... Si..., in effetti, non vedere le punte delle guglie sopra il tetto dei condomini nei 10 secondi di auto in cui si transita in quel punto di via autostrada è un grave danno per il nostro biglietto da visita orobico! Piuttosto pensiamo ai posti di lavoro, all'indotto che questo "ecomostro" porterà alla nostra città, in un momento in cui la cassa integrazione grava in maniera evidente sulla vità di molte famiglie bergamasche che, non per essere retorici, forse hanno problemi ben più gravi a cui pensare e una piccola parte delle quali ringrazierà probabilmente questo "ecomostro" che tanto ci spaventa
Con cordialità
M. O. Bergamo

Parlate, parlate. Brontolate e scrivete. Poi parlate ancora. Intanto c'e' chi sta' ridendo con il portafoglio gonfio. Tra due giorni ci sara' qualche altro brutto argomento e questo sara' dimenticato. Ed allora via con la costruzione.
S. - PS: e non dimentichiamoci le altre brutture in Bergamo: il seminario, il triangolo, la fontana in piazza della liberta', l'asfaltatura delle lastre di pietra del centro, le statue orripilanti dei giardini sulle mura ….

TUTTO SI PUO' FARE NELLA VITA ,MA IL NON AVER RISPETTO DELLA PROPIA TERRA E' DA CRIMINALI.
Giancarlo Pedruzzi

Amo Bergamo, la mia città, l'ho percorsa un largo ed in lungo durante la mia vita, l'ho fatta conoscere a decine di persone con così tanto amore ed entusiasmo che alcune si sono addirittura trasferite qui. Era bello vedere il profilo di Città Alta quando, facendo l'autostrada rientravo dai miei viaggi, era rassicurante e dolce ero orgogliosa e se c'era con me qualche straniero allungando il dito indice dicevo :" ecco guarda , quella è Bergamo Alta, è bellissima, una bomboniera, vedrai te ne innamorerai !" Ora questo non potro piu dirlo, rientrando al massimo potrò pensare che devo fare la spesa per riempire la dispensa, oppure penserò : " che tristezza per arricchire poche persone, hanno tolto il sorriso a molte altre" hanno scelto i soldi piuttosto che la qualità della vita. Anche in Egitto hanno fatto così, hanno distrutto la barriera corallina..... ma quei posti Noi, li consideriamo terzo Mondo !!
M.T.

La sensibilità verso il bello ormai è schiacciata dalla turpitudine dell'ignoranza e dell'avidità economica - che tristezza!!
Valeria

Oggi, passando di lì, l'ho visto ed effettivamente è imponente, questo ancora prima di accorgermi che oscura Città Alta, non è proprio un belvedere.......... tuttavia poco più avanti un altro edificio di meno recente costruzione fa quasi lo stesso effetto (oscuramento).........quindi scuoto un po' la testa con amarezza, poichè certe cose si devono prevedere dai professionisti prima e non dopo che la frittata è fatta!!!
D. M.

Perché stupirci? Qualcuno avrà approvato i progetti? Rivolgiamoci a loro Diego Paravisi

Un “grazie” di cuore ai nostri amministratori politici indistintamente di una fazione o dell'altra: purtroppo anche qui a Bergamo, e questo ne è solo l'ennesimo esempio, dietro a tante belle parole si muovono solo gesti ed azioni che seguono solo interessi economici e se ne fregano di quella che loro chiamano: “La nostra Città”
Paolo

Ritengo sia assolutamente devastante il risultato tangibile della completa assenza di coordinamento tra i diversi settori che hanno "seguito" il progetto, unitamente alla scarsa attenzione per il contesto dei "progettisti". Distinti saluti
Renato Caldarelli

Invece di migliorare questa città peggiora di giorno in giorno. Il traffico insostenibile di questi giorni, la mancanza di servizi adeguati, l'assenza di forze dell'ordine per le strade in grado di garantire sicurezza e corretta circolazione dei veicoli, via papa giovanni con 4 metri di pista ciclabile ora demolita per lasciare spazio a degli assurdi parcheggi, con aute abbandonate in doppia fila in attesa che si liberi un posto, trasformando il viale principale di bergamo in un imbuto ad una sola corsia, il parco sud di cui nessuno sa più nulla, la stazione dei treni che è diventata una farsa, i treni per i pendolari che sembrano più camion per l'immondizia.. E ora questa ennesima idiozia, l'ennesimo inutile centro commerciale in un'area verde della città che si poteva benissimo trasformare in un piccolo polmone, una zona che aiutasse la città a respirare proprio in uno dei punti di maggior traffico, mentre ora questa porcheria. Si parla tanto di orgoglio della gente del nord, ma io che sono nato e vivo a Bergamo mi vergogno di quello che sta diventando questa città.
Alberto C.

Sono contrario a questo palazzone che elimina un bellissimo'' biglietto da visita''ai passanti dall'autostrada.mi auguro che alcuni piani di questo edificio vengano tolti,cosi da rendere giustizia alla nostra splendida citta'!
enrico giavazzi

Questa è la follia che stiamo facendo. Fermiamola prima che sia troppo tardi! Massimo Dalprà

Aderisco di buon grado all'invito che L'Eco ha rivolto ai lettori, per esprimere amarezza e indignazione per la disinvoltura riservata dai nostri amministratori alla salvaguardia di peculiarità che - almeno sinora - avevano permesso a Bergamo di differenziarsi dalle dilaganti brutture circostanti.
Avv. Angelo Mainetti

Buongiorno, qui la colpa non è affatto del palazzinaro, che se può fà il sul mestiere di far palazzi, ma è di chi ha autorizzato certe volumetrie ed altezze in una zona critica già soggetta a forte inquinamento ambientale e urbanistico. Come cittadino vorrei fare una class action per chiedere i danni a tutti coloro che si sono macchiati di una manifesta e palese incompetenza (e magari ricercare eventuali interessi economici.. chissà se ci sono state "strane" compravendite relative a quel terreno), rispettivamente: - progettisti - assessorato all'urbanistica del comune - sindaco vigente tutti questi hanno nome e cognome ed è bene che la gente sappia chi ha permesso questo scempio, chiedendo il licenziamento per giusta causa! ORA VOGLIAMO NOMI E COGNOMI!!! Ad esempio nel mio paesello, per consentire la visuale dello skyline di Bergamo lungo una importante strada, hanno vincolato le altezze di futuri edifici, tali da nasconderne la visuale agli automobilisti, proporzionalemente alla distanza dalla strada stessa... Grazie per l'attenzione
M. S.

Mi chiedo come è potuto accadere un fatto tanto ignobile. I nostri politici/amministratori dimostrano il loro "amore " per la città sfregiandola? Grazie sindaco Bruni per il bel contratto che la sua amministrazione ha stipulato con la società interessata. Grazie sindaco Tentorio per non aver fatto nulla per porre un rimedio, in oltre due anni.
Margherita Lilli
guida turistica

Sarebbe bello sentire Bruni, che di solito è così solerte nel commentare l'operato di tutti, giustificare davanti a tutti le sue scelte sia in questo caso che in quello dela parcheggio di città alta, di via Nullo, dell'area SACE, ecc.. ecc. saluti
A. B.

Spett.le redazione, e' sorprendente, e francamente deprimente, il ritardo con cui l'amministrazione comunale si muova (sempre che possa fare qualcosa) in merito a quell'orrore che sta sorgendo in via Autostrada. Mi chiedo : possibile che un progetto che prevede uno sviluppo verticale di 8 piani, posto all'ingresso della viabilità cittadina (e quindi nella zona di "benvenuto" dei visitatori e dei tanti pendolari) e per di più proprio di fronte ad uno dei pochi panorami che la nostra città può offrire (Città Alta e i suoi colli), sia passato totalmente inosservato e non sia stato vagliato in alcun modo ? Sono così imbelli i nostri amministratori da accorgersi solo ora del disastro ? Chi diamine è stato a dare il via libera alla realizzazione di tanto sublime opera ? Erano tutti occupati a far partire i mille cantierini per la riasfaltatura delle strade e per la posa di 'sti benedetti tubi del teleriscaldamento, che da anni ci scassano le glorie con pianificazione viaria e temporale che oserei definire "ad mentula" ? Mi auguro che l'immobilismo che fino a qui ha contraddistinto la giunta Tentorio possa essere emendato e si possa davvero fare qualcosa per abbattere quella "toilette" che si incontra entrando in città dall'autostrada. Cordiali saluti.
Andrea Lanfranchi

Spettabile redazione, cosa dire in merito all'ecomostro?. Nulla se non che come ex abitante di Via Autostrada si sapeva benissimo a cosa si andava incontro. Era l'ultima (dico ultima) zona verde in quell'area dopo lo scempio delle costruzioni nell'area ex Magrini. Come al solito si è voluto costruire per il nulla (a cosa servono altre abitazioni e/o aree commerciali in questa zona?) e adesso ne paghiamo le conseguenze. Di chi 'è la responsabilità?: come al solito, e vedo oggi la risposta del Sindaco Tentorio, la colpa è sempre degli altri: l'ex giunta, l'ex assessore all'urbanistica, l'ex architetto di turno, l'ex.....!!!. Sempre colpa degli altri, anzi forse la colpa è di noi cittadini: non sorvegliamo e non ci indignamo abbastanza di questo delirio di onnipotenza dei nostri amministratori (che in fondo votiamo per cui poi è inutile lamentarsi). Cordiali saluti
Paolo Milesi

Ora che si sa chi ha dato il permesso il giorno prima delle elezioni perchè la procura non indaga su possibili favoritismi alla penati? ma il responsabile comunale che ha soottoscritto l'accordo con l'impresa lavora ancora per il comune? queste sono 2 domande che alcun giornalista presente alla conferenza ha chiesto. grazie
antonio filippi

da abbattere !!!dunque, Bergamo è sparita dai cartelli autostradali, al posto di Bergamo c'è Areoporto Orio al Serio, almeno prima chi passava vedeva un gioiellino stagliarsi sullo sfondo e magari si sarebbe incuriosito per sapere se era Orio Alta e scoprire che invece era Bergamo Alta. Ammettendo che io non conosca Bergamo, passando sulla a4, vedrei una parte di città alta interrotta da questo scheletro di cemento e penserei che non è una città amata, poi a chi mi chiedesse dov'è Bergamo risponderei fra Milano e Brescia sulla a4, nascosta proprio lì dietro un ecomostro. Ci vuole davvero tantissimo menefreghismo (o soldi?) per fare queste scelte. Ancora.. perchè Bergamo non può essere una città turistica?
Bruna

Il solito scarica barile, Bruni almeno per una volta si assuma le sue responsabilità. Ho visto l'intervista rilasciata a Bergamo TV, come si fa a dire che quell'obrobio di centro commmeciale (se è delle Coop diventa bellissimo) e meglio di tre condomini al suo posto. Sarebbe stato meglio un bel parco. La sovrintendenza da buon Ponzio Pilato dice di non essere stata interpellata, va bene che è un ente pubblico (cioè enti statici), ma intervenire di propria inniziativa ogni tanto, non sarebbe poi così male. Vergogna, vergogna, vergogna. Saluti.
Vittorio

La mia opinione nei confronti di tale ecomostro è pesantissima e lascio a voi immaginare ogni sorta di imprecazione nei confronti di chi ha voluto e firmato tale merda (mi scuso per le parole ma sono estremamente arrabbiato e indignato). Chiaramente mi piacerebbe pensare che il tutto possa retrocedere e francamente lo spero ancora. Ma perché mai avvengono tali accordi così meschini ? Mafia, corruzione ?! Io non vedo altri motivi. Ci potevano stare altre soluzioni diverse, perché è andata finire così scavalcando tutti ? Credo che i cittadini di BG prima o poi vorranno i colpevoli. Il cittadini che si vedono rovinata la città non possono farsi paladini di tale causa e chiedere i danni "ambientali" ? Bergamo è una città bellissima che va protetta ed ha tutti i "numeri" per poterlo fare, peccado che la madre dei cretini è sempre incinta.
O. V. di Bergamo

Buongiorno, mi aggiungo alle centinaia di persone che hanno scritto e stanno scrivendo messaggi inerenti la costruzione di Via Autostrada; mi piacerebbe che chiedeste alla precedente giunta comunale di esprimersi publicamante, visto che sono sempre pronti a criticare l'attuale amministrazione, in considerazione del fatto che Via Autostrada è un loro regalo! non dimentichamoci però gli altri regali: 1) ex area Enel,progetto di 8 piani ad alta densità abitativa-noi del comitato S.Lucia siamo riusciti ad ottenere solo l'abbassamento di uno o 2 piani- 2) area ex Magrini Via S.Bernardino destinata prima a parco pubblico e trasformata in seguito in quell'orribile enorme costruzione 3) ex Sace, progetto modificato in meglio solo grazie alla forte opposizione del quartiere 4) parcheggio di citta alta, che ha distrutto mezza collina Il problema della cementificazione selvaggia in Lombardia è una cosa molto grave e non se ne parla abbastanza. Sarebbe auspicabile una più attenta considerazione del territorio e dello spazio verde, intervenendo in ristrutturazioni dei vecchi edifici strorici presenti su tutto il territorio bergamasco, esistono molti stabili disabitati e fatiscenti, sistemando quelli salvaguarderemmo al contempo il nostro patrimonio storico e le pochissime aree verdi di cui disponiamo. Ad esempio in Via Bono è stata rasa al suolo una fabbrica definibile come archeologia industriale per far posto ad altri orribili palazzoni, ma da Via Bono passano poche persone e l'impatto non è così evidente, ed il costruttore troppo importante! In altre città d'Italia come in altri stati Europei evidentemente più civili del nostro, i parchi sono tutelati, le strutture architettoniche che possiedono una storia vengono mantenute, ristrutturate ed utilizzate per le esigenze moderne, i centri storici abitati e vissuti, non venduti alle banche o ad un pugno di negozianti, rendendo così la città morta, non appena gli sportelli ed i negozi chiudono. C'è molto da fare, le potenzialità ci sono, ma è necessario attivarsi subito, e voi in qualità di giornale della città dovreste essere più sensibili a queste tematiche, pubblicando articoli e foto, affinchè tutta la cittadinanza sia informata e sensibilizzata a lottare per la bellezza della propria città.
Anna Boschi Via Mazzini Bg

Veramente orrendo. Come ho sentito in un servizio trasmesso dalla televisione locale, quando si tornava a Bergamo dopo una trasferta di lavoro a Milano era bello uscire dall'autostrada e, superato il parimenti orrendo "rondò", vedersi venire incontro Bergamo Alta. Ci si sentiva "a casa" prima ancora di averci messo piede. D'ora innanzi non sarà più così e per che cosa? Per l'ennesimo centro commerciale! Sempre questo scaricarsi di colpe, il fatto è che stanno rovinando tutto, e i controlli dove sono.... seduti al tavolino? Buona giornata.
Cinzia Giuseppina MARIANI


L'ennesimo esempio di edilizia inutile e speculativa con grave danno per il territorio ed il paesaggio. Mi chiedo se questa perenne colata di cemento finirà un giorno, mi chiedo che bisogno ci fosse di costruire il terzo centro commerciale nel raggio di 300 metri, ma soprattutto mi chiedo ancora per quanto tempo gli interessi di pochi impresari e affaristi prevarranno sul bene di tutti i cittadini. I nomi di questo ed altri scempi però vanno fatti: tutti sappiamo chi sono i responsabili della distruzione dell'assalto dell'edilizia al territorio, alle campagne e alla città, tutti sappiamo che a Bergamo il potere non è più nelle mani del cittadino, dell'elettore ma della solita cricca
Jacopo Mazzucotelli

Ma come ci si accorge solo ora di questo ecomostro!!! Chidetelo ai vari consiglieri comunali,che ben sapevano cosa sabbe sorto in via autostrada!!!! Bravi!! La vecchia giunta che ha votato e approvato questo piano regolatore,e se ne è altamente fregata dell'urlo di sdegno manifestato da tutti gli abitanti del quartiere Carnovali,che si sono visti trappare l'ultimo fazzoletto verde della zona,cementificando selvaggiamente!!!!!!!!!!!!!!!! Avete agito solo per interessi,e non per il bene di chi vive Bergamo! BUTTATE GIU' TUTTO!!!! AVETE ROVINATO UNA VISUALE UNICA E MERAVIGLIOSA DI CITTA'ALTA E UN INTERO QUARTIERE!!
Grazie
Marco
un abitante del quartiere Carnovali!

Spettabile redazione de l'Eco BG non ho resistito a darvi un mio parere sulla questione...abito in periferia di Bergamo dove fortuna non si hanno la possibilità di erigere palazzi di queste dimensioni, ma mi viene da chiedermi il perchè vengano concesse ; non siamo già oberati di case/uffici invenduti???(ex Magrini, Borgo Palazzo, etc) e si che pochi mesi fà se n'era già parlato in un vs articolo. Se proprio volessimo tutelare il paesaggio bisognerebbe esser meno accondiscendenti con alcune concessioni che poi (vedi palazzo Via S.Bernardino quello con il supermercato) una volte eretti sono solo causa di polemiche ahimè inutili infatti oggi ne è cresciuto un altro! Sulla base dell'argomento poi mi verrebbero altre domande del tipo: chi ha concesso la costruzione del palazzo rosa che penso ospiti un dipartimento degli OO.RR.BG in zona Boccaleone? quello che si vede passando sul viadotto...che centra la stuttura molto "Lego" con i palazzi adiacenti? e chi è cha ha progettato l'attraversamento pedonale adiacente al rondò valli, quasi sulla curva d'immisione corsia direzione caserma carabinieri? dove ogni giorno un pedone rischia la vita attraversandoci e gli automobilisti di tamponarsi?? Di domande penso che ce ne siano molte...non si pretendono le risposte ma piacerebbe che non ci siano certe situazioni per non poi farcele. Cordiali Saluti
Francesca

Proposte: - evitare la scritta gigantesca scritta coop sul fronte strada che sicuramente hanno previsto, - sempre sul fronte strada mettere pannelli sulla facciata tipo quelli sulle case in ristrutturazione con riproduzioni di citta' alta - in alternativa abbatterre il mostro a spese coop. saluti
mario

In una città come Bergamo le costruzioni non dovrebbero mai superare i 5 piani. Non capisco poi perché al povero cittadino qualunque si nega anche di realizzare un abbaino nel tetto. In generale comunque l'edilizia eco-compatibile con i nuovi criteri va incentivata anche abbattendo l'esistente sempre nel rispetto del paesaggio.
M. F.

Con tutto il rispetto dei soggetti coinvolti dico semplicemente che c'è gente che dovrebbe pensare ad altro soprattutto di questi tempi… Ci sono tantissimi altri punti da cui si può ammirare città alta e di gran lunga più panoramici, non mi sembrava un gran che il panorama da via autostrada anche prima della costruzione del palazzo incriminato. I migliaia di automobilisti che passano da via autostrada e dintorni di sicuro preferirebbero discutere di come sistemare lo svincolo autostradale e il relativo groviglio di strade piuttosto che perdere tempo in queste polemiche inutili. Loro si che perdono un sacco di tempo chiusi in macchina prigionieri del traffico…altro che skyline… Questa la è la mia semplice opinione.. Cordiali saluti
Stefano Patelli

Cosa non si fa con i soldi
E. A.

Un vero scempio.
G. D. A

Gli amministratori a cosa servono se deturpano per questioni di interesse (oneri di urbanizzazione o affitto del suolo pubblico) la nostra città. E' ora che nelle scelte importanti consultino gli interessati (noi), oltre a rendere conto. Recentemente abbiamo avuto anche altre oscenità approvate dalla sovrintendenza:i dehors che hanno offeso e stravolto piazza Pontida e largo Rezzara. Forse è meglio non avere più una sovraintendeza da mantenere se il suo ruolo e il suo gusto è questo. Abbiamo la fortuna di avere delle autentiche bellezze e ce le rovinano per due euro di ricavo. Cerchiamo come poter vivere meglio inventando delle fesserie assurde per migliorare la qualità di vita e il bello che abbiamo lo massacriamo così. Per le nuove generazioni sarà del tutto normale e si abitueranno alla mediocrità che vedono tutti i giorni. Sicuramente ci sono dei problemi più importanti ma iniziare a non dissipare quanto c'è non richiede un impegno esagerato. Una buona parte di colpa è nostra che ci limitiamo a lamentarci e non pretendiamo di avere voce in capitolo su certe scelte che ci riguardano. Siamo alla ricerca del verde, del fresco, del bello e vediamo ogni angolo di verde sostituito dal cemento. Se c'è tanta crisi a cosa servirà un ennesimo centro commerciale?
M. V.

Abito a 100mt. e giudico la cosa semplicemente abominevole. Purtroppo indietro non si può tornare ma gli attuatori ed i progettisti sappiano almeno di aver fatto un vero scempio. Cordiali saluti.
M. T.

Vorrei solo sperare che il muro che copre lo skyline non copra anche altre brutture di possibile prossima generazione come grattacieli o quant' altro E prima dello skyline sull' autostrada se fanno lo stadio a Grumello del piano ancora davanti ai colli e in parte al Santuario di Lallio ?! l' "opera" così sarebbe al completo !
Valerio

All'occasione delle vacanze che trascorro a Bergamo (abito ad Aix-en-Provence -F-), prima di lasciare l'autostrada, potevo ammirare la bellissima, stupenda, eccezionale "Città Alta", sono già triste leggendo sul giornale "on line" che viene ormai nascosta da un muro mostro... Sono infinitamente triste, in particolare per voi di Bergamo ma anche per i futuri turisti che non potranno mai vedere questo spettacolo unico della vostra meravigliosa Città Alta. Come richiesto, ho scritto la mia idea. Un cordiale saluto al vostro staff, vi mando un raggio di sole da Aix con 29° in questa dolce giornata di Settembre.
Odette Perdriel

Buongiorno, personalmente penso proprio che si stia esagerando. Credo innanzitutto che tanti commenti siano stati fatti a caldo e prendendo come solo parametro di riferimento le foto scattate; sarebbe quindi opportuno recarsi sul posto e vedere la globalità dell'opera da molteplici posizioni e a campo allargato; ci si renderà conto che solo per un breve tratto di via Autostrada una parte di Città Alta viene coperta e inoltre ciò accade solo se si è molto a presso della nuova costruzione. Ritengo poi sia importante valutare prima di tutto gli aspetti positivi di un'opera, in questo caso ad esempio la possibilità di nuove opportunità di lavoro (che in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo diventa un'importante opportunità per molte persone restate parzialmente o completamente senza lavoro), oppure dare un nuovo volto moderno alla città, biglietto da visita non irrilevante affinchè nuovi mercati e nuove attività commerciali siano attratti dalla realtà bergamasca. Bergamo è una bella città e Città Alta sarà sempre simbolo e meta di turismo anche se lo “skyline” verrà brevemente occultato all'arrivo dall'autostrada, sottolineando che l'attenzione dovrebbe esser spostata su altre questioni ben più gravi che dovrebbero esser oggetto di critica e attenzione mediatica. “La città è una stupenda emozione dell'uomo. La città è un'invenzione, anzi: è l'invenzione dell'uomo” (Renzo Piano) Cordialmente,
Vittorio Marchesi

Niente sconti, abbatterlo subito, e che la procura indaghi sui permessi rilasciati!
Matteo N.
Ambivere

Bellissimo e divertentissimo il rimpallarsi di responsabilità che ha preso il via con l'ennesimo caso di distruzione del Bel Paese! Tanti Bunga Bunga a tutti, nessuno escluso, neanche uno, perché siete tutti d'accordo!
Guido Riva

Ma come e' possibile che nessuno in Comune non si sia accorto di nulla in questi mesi???! E' uno scempio di stile mafioso, costruito in fretta e furia. Nella stessa zona anni fa era successa la stessa identica cosa in via Magrini, quando l'impresa Benigni, per pura speculazione che poi l'ha giustamente portata al fallimento, aveva costruito due piani aggiuntivi rispetto a quelli del piano regolatore. Ma dove sono i nostri politici?! E ancora di più: dove sono i tecnici del Comune che danno autorizzazioni assurde e che poi manco le controllano??! Siamo ancora in tempo a fermare questo scempio! Sarebbe un sogno dimostrare che a Bergamo chi sbaglia paga e che questo schifo di speculazione di pochi venga fermato per il bene di tutti i cittadini e della citta' che deve mantenere il suo fascino originale. Grazie e saluti
Ettore Percassi

MA PERCHE' VOI DELL'ECO NON SIETE PARTITI NEL 2009 A FARE QUESTA CAMPAGNA CONTRO LA PUNTA PEROTTI BERGAMASCA??? IL PRATO!!!! RIVOGLIAMO IL PRATO!!!!!!!!!!!
MASSIMO

Sono cose da cumunisti di m....
L.

Spettabile Redazione,
una semplice, ma preoccupante considerazione: è un'ulteriore conferma come in Italia noi Italiani operiamo a tutti i livelli prevalentemente in maniera contingente e non strutturale, per cui interventi a vari livelli avvengono senza una progettualità e senza una considerazione del contesto in cui vengono inseriti e tanto meno di uno sviluppo futuro.
Questo si sta verificando purtroppo nel privato e nel pubblico, nell'industria e nella cultura, nella ricerca e nell'amministrazione: la necessità (o volontà) di far cassa rende molti progetti speculativi e/o legati ad una necessità contingente. Nel pubblico dobbiamo poi spesso aggiungere mancanza di professionalità specifica e "conflitti di interessi".
L'auspicio è che la gente normale (meno giovani e soprattutto i giovani) in questo periodo di crisi economica e di valori riscoprano il senso civico e sociale (quello della etimologia latina) non lasciando più che "le cose" avvengano sopra le nostre teste (o dietro le nostre schiene), con l'obiettivo di salvaguardare il presente e di costruire il futuro.
Ringraziando per l'opportunità
Cordiali Saluti/Best Regards
Norberto Guerra

Come si può approvare un progetto del genere?! Se l'area era edificabile, si poteva optare per una costruzione decisamente più bassa, anche nel rispetto degli edifici già esistenti, che si vedono un muraglione davanti al naso.
Gabriella Gozo

Buongiorno redazione.
Ho già riportato ieri mie impressioni sul caso;  vorrei solo aggiungere che, come al solito, ora tutti si rimpallano le responsabilità del caso! Non è solo riversando in “certa” politica che si risolvono poi i problemi ! 
Intendiamoci , la politica , intesa nel senso più nobile , è basilare nella vita cittadina! Però , sempre più spesso nel nostro paese ,  si tende sempre più alla strumentalizzazione di polemiche, per motivi  di convenienza e di comodo.Tanto poi si sa , una mano lava l' altra ….. ed oltretutto,  se v' è qualcuno che dovrebbe coprirsi il  capo di cenere , in tanti e simili casi è proprio la sovrintendenza dei beni architettonici ……
Lo skyline è solo una sorta di “punta dell' iceberg” delle cose fatte male nella nostra realtà  ….. Siamo sinceri : deve essere anche il cittadino ad essere maggiormente partecipe di quanto avviene nella sua realtà sociale e non solo attendere inerte il compimento di certe soluzioni ;  ed esserlo dall' inizio!
Esempio da considerare almeno per il coraggio e la sensibilità dimostrata è quello di quel bambino  che espose al sindaco il suo parere su quanto stava accadendo, proprio sul caso del cosiddetto skyline.
Tutti noi , e non solo i residenti vicini, avremmo dovuto fare qualcosa di più ! Forse, forse, qualcosa sarebbe stato revisionato o migliorato ..
Casi di pessima edificazione in città ci sono stati e continuano ad esserci , macro e micro(si fa per dire!) scopici ;  tra i tanti vedasi , a prima memoria , il complesso del Triangolo, quello di  prossima realizzazione all' ex area Enel , le ville Liberty della zona via Paleocapa alta che furono abbattute per lasciare il posto ad orribili (per contrasto di stili) palazzine moderne (non critico quella tipologia costruttiva , ma l' inadeguatezza e l' incongruenza estetica , la promiscuità inavveduta ) l'abbattimento dello storico Teatro Duse in luogo di un (allora) cinema di concezione modernista , edificio tuttora stonatissimo nell' ambito di Piazza Garibaldi , le proposte torri” cornice” presso la zona Sace ,  o quello che volevano fare al parco Locatelli,
progetto sventato (in parte) da un' azione forte della comunità cittadina.
Distinti Saluti
Roberto Locati

Come mettere un cartello sotto la scritta BERGAMO: NON ENTRARE! Cordiali saluti
A.G
P.S: spero vivamente che le forze politiche bergamasche riescano ad agire di comune accordo per tutelare un simbolo comune...

Il palazzo non è sorto in una notte: com'è possibile che nella nostra città non esista la Progettazione Partecipata con i cittadini. In tutta Europa da anni i cittadini sono coinvolti nelle scelte urbanistiche, Bergamo è forse Extra Europa? Distinti saluti
VBM

Gentili signori. Do per scontato che il progetto sia stato regolarmente approvato dalle giunte e che lo stesso abbia ricevuto il visto di tutti gli enti preposti al controllo. (anche l'ospedale nuovo di Bergamo li aveva!).
Detto questo non credo che il buon gusto o la possibilità di evitare di guadagnare qualche euro in più fermi chi di bello, certamente, non vive. Pertanto abituiamoci a vivere sempre di più in mezzo ai palazzoni, ai supermercati ed agli uffici di lusso con vista sulle Mura. In compenso continueranno ad esserci pericolose colonne di automobili all'entrata dell'autostrada, strade sconnesse, rumore ed inquinamento e la bellezza del biglietto da visita di una città conosciuta in tutto il mondo per le sue mura, coperto da uffici. Saluti,
Sfregola Stefano

Cosa aggiungere di piu a quello già letto e detto, io faccio spesso l'autosrada Bergamo-Brescia e vicecersa, ora è già da un pò che esco a Seriate per non vedere e arrabbiarmi, infatti nei mesi scorsi vedendo crescere la struttura mi domandavo com'era possibile una cosa del genere e me lo domando ancora. Veramente VERGOGNOSO.
Carrara Giuseppe - Azzano S.Paolo

Certo che se viene richiesto l'impatto sull'intorno anche per la semplice apertura di una portafinestra nel vano di una finestra e non ci si rende conto in fase di esame del progetto che dietro al muro si nascondeva qualcosa di veramente unico ...... Mi chiedo con quale attenzione e con quale criterio vengano esaminati i progetti ....... Dal mio punto di vista come sempre alla fine ci di accorge di avere sbagliato! Cambieremo?
Michela Pina

Un vero ecomostro! È scandaloso che ancora oggi si concedano concessioni per la costruzione di edifici del genere!! A prescindere dallo skyline.... in più a Bergamo.
P. Maffeis

Io vorrei gridare a gran voce che è una vergogna!!!! Avevo già scritto e chiesto perchè alzare altro cemento sul poco verde che rimane quando inoltre c'è il cantiere lasciato all'inizio dei lavori da anni in fondo alla strada, una bruttura dietro l'altra!!!!!! Dicono che vogliono fare supermarcati e negozi, come se non ce ne fossero abbastanza in zona!!!!!!! Magari si giustificano dicendo che daranno lavoro, ma sicuramente ne toglieranno dall'altra parte!!!! Invece di fare qualcosa di costruttivo si distrugge in continuazione, ma sicuramente c'è qualcuno che ci sta facendo una barca di soldi e se ne frega!!!!!!
Enrica P.

Ogni mio commento - viscerale e a caldo - all'ecomostro di via Autostrada sarebbe impietoso e rischierebbe querele. Mi limito, quindi, a manifestare la mia... tristezza ed il mio sdegno, sottolineando che il processo di valorizzazione dell'identità e della peculiarità del paesaggio dovrebbe tendere al miglioramento - e non al peggioramento - della fruibilità del patrimonio ambientale per le generazioni attuali e per quelle future. Gli attuali strumenti di pianificazione nell'ambito dell'edilizia e dell'urbanistica non dovrebbero mai prescindere dalla ottimalizzazione dell'uso del territorio; in modo da preservare la natura del paesaggio - sia dal punto di vista giuridico; sia e soprattutto da quello culturale, sociale ed economico. In altre parole le attuali politiche di sviluppo e di conservazione ambientale dovrebbero sempre mirare al rispetto del principio dell'equilibrio tra le parti e della razionalizzazione ed ottimalizzazione dell'uso del territorio.
Cordialità.
Giampaolo Rosa

Sono d'accordo. L'arrivo in una città d'arte meravigliosa come Bergamo è rovinato da questo primo incontro, appena usciti dall'autostrada, che ti fa pensare di essere arrivati nella peggior periferia di una grande metropoli... E la vista dello skyline della nostra Città Alta resta un ricordo solo per chi lo ha già goduto! Dove era l'assessore del Comune di Bergamo quando hanno presentato il progetto? Chi lo ha approvato? Noi vorremmo saperlo.
Distinti saluti
Laura Meregalli

Ok, la struttura non è bella, ma quante altre, anche peggio, ci sono in città. Quello che però non si capisce è perché, di colpo, l'Eco e Bergamo TV ne abbiano fatto per giorni una crociata. Penso che in città ci siano problemi ben più gravi...
Loc1

Le fotografie pubblicate parlano da sole; non c'è dunque bisogno di commentare il fatto. Mi piacerebbe tanto sentire le opinioni del progettista e di chi autorizzò la realizzazione del mastodontico complesso immobiliare, per capire da loro l'aberrante logica dell'oscuramento dello skyline. Già l'ingresso in città è caotico per via del casello autostradale troppo vicino alla città. Prima, almeno, l'automobilista in coda poteva bearsi del panorama di Città Alta.
D.L.

Buongiorno, sono passta qualche giorno fa e mi sono detta: ma chi è quel pazzo che ha permesso una scempio del genere? Voglio vedere Bergamo Alta come prima quando entro in città. È da abbatere quella costruzione!!!!
Andrea Oliveira
 
D'accordissimo con che dice di non toglierla: Città Alta è bellissima e bisogna valorizzarla. Di notte col faro acceso è uno spettacolo che attira sicuramente chi già non la conosce! Bergamo è una città bellissima ma fanno veramente poco per promuoverla!
Enrica Pozzi
 
Prendiamo esempio di quanto avviene in Svizzera. Prima di costruire un immobile di una certa altezza vengono posizionati sul terreno una serie di pali in ferro nei punti chìave, pari all'altezza dell'edificio, in modo da sapere a priori cosa verrà occultato. Era così difficile fare una cosa del genere anche da noi e non limitarsi ai soliti disegni o masterplans che nulla dicono sull'impatto visivo? Intanto che siamo in tempo facciamo qualcosa per l'ex Enel, anche lì abbiamo sei piani!
Gianfranco M.

Condivido in pieno l'opinione del sovrintendente per i beni architettonici della Lombardia. In effetti mi era sembrato assai strano veder crescere un edificio di quelle dimensioni in ingresso alla citta ed impensabile che fosse stata autorizzata tale costruzione. Con l'augurio che si possa trovare una soluzione … Cordiali saluti.
Laborent

Cosa penso? Che l'ecomostro vada demolito subito, costi quel che costi. E sia da monito verso altre nefandezze!
Giulia Maffeis

Premesso che il comparto dell'edilizia è in crisi e che quindi ogni iniziativa ha senso dal momento che crea occupazione e guadagno, mi domando perché la gente si stupisce ancora se siamo governati da politici e non da tecnici responsabili. Crediamo forse che le commissioni autorizzino solo interventi senza impatto ambientale? Che autorizzino il progetto dal punto di vista architettonico? Ma chi decide? Artisti? Paesaggisti, architetti di fama? Forse Bernini o Michelangelo?? L'importante cari miei è fare cassa, trovare soldi, muovere lo sviluppo del Comune. E ha ragione chi prima di me ha scritto "non é colpa dei tecnici attuali, ma di chi ha steso e approvato il nuovo Pgt": il dubbio allora è che non sapessero che li dietro ci fosse la vista di una città medioevale da preservare quando hanno fissato volumetria e altezza max della costruzione? Compito dell'architetto e dell'urbanista é quello di migliorare le condizioni di vita del singolo individuo... non di costringerlo entro un mare di cemento assecondando SOLAMENTE la logica del profitto.
Maurizio B.

Sarebbe interessante se ogni bergamasco donasse 50 centesimi , così da acquistarlo tutti assieme, farlo demolire e costruirci un bel parco pubblico (vedi modello Trucca).
Giuseppe Grillo

Incredibili i danni fatti dalla sciagurata Lista Bruni: come se non bastasse lo scempio dei parcheggi in Città Alta, adesso un'altra perla inanellata! Mi auguro abbia, l'avv. Bruni, la decenza di dimettersi da ogni carica politica. Spero pubblichiate il mio post
Grazie e cordiali saluti
Luca Tironi - Leffe

Buongiorno, penso che sia assurdo che una osservazione sull'impatto ambientale che di fatto ha creato la realizzazione di tale struttura sia emersa da "liberi cittadini".
Ma gli studi previsionali in fase di progettazione da quali Enti sono stati approvati?  Saranno state svolte delle conferenze dei servizi tra i vari Enti, ci saranno i verbali?  E nessuno aveva sollevato espressioni negative in merito all'impatto ambientale che avrebbe creato? Nessuno  è stato in grado di valutare che una struttura del genere di fatto avrebbe ostruito il "cono ottico" della visuale stupenda su Città Alta???
 Purtroppo gli interessi economici sovrastano!!! l'interesse di tutela del nostro territorio!!! 
Il rispetto e la tutela dell'ambiente è fatto anche della salvaguardia delle vedute del paesaggio e non solo di limitazioni di traffico per contrastare l'inquinamento... 
Vorrà dire che si potrà posizionare un ampio cartello in autostrada tra Dalmine e Bergamo con indicato "Ammirate la bellezza di Bergamo Alta!!!" ma non uscite dal casello in quanto la veduta  sarà solo un miraggio......
E' impensabile che per costruire un normale capannone adibito ad accogliere una attività di gestione di rifiuti di rottami metallici in una area già individuata dai Piani regolatori Comunali o Piani di Gestione del Territorio come area dedicata ad accogliere strutture industriali si debbano elaborare progetti di per la "Verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale" per non dire proprio lo sviluppo del progetto vero e proprio di "Valutazione di Impatto Ambientale" con annessi studi di incidenza su tutte le componenti ambientali facendo riferimento anche a beni architettonici culturali distanti chilometri dall'area interessata e poi si vedono nascere strutture che sicuramente l'impatto ambientale lo creano a tal punto da far sollevare la problematica anche alle persone più profane del settore!!!
E che ne dite della nuova costruzione orami eretta all'ingresso della circonvallazione della città in Valtesse scendendo da Ponteranica verso Bergamo....   Dal mio punto di vista anche quello un altro bel esempio di costruzione con rispetto dell'ambiente..., una alta colata di cemento che si presente all'ingresso della città "stoppando" completamente la prospettiva di visuale...
Grazie per la Vs. ospitalità.
Bagini Angelo - Carona

Come al solito in Italia nessuno si accorge di nulla. Tutti fanno finta di niente e quando dico tutti sottolineo quelli che sono nei palazzi, quelli che mettono le firme, quelli che devono uscire e controllare, i tecnici. E' possibile che quando si presenta un progetto non ci si accorge delle conseguenze?? Come se i palazzi nascessero come i funghi. Un romano passando davanti il colosseo e facendo da Cicerone a un vanitoso americano il quale chiedeva cosa fosse, mostrando meraviglia rispondeva: boh so' passato ieri ma nun c'era. La verita è che tutti sapevano, intanto quando sarà contruito nessuno ha il coraggio per farlo buttare giu e far pagare i danni. Alla fine una finta strigliatina sui quotidiani, tanto per far vedere ai lettori che abbiamo votate le persone giuste, poi tutto finisce a tarallucci e vino, si ma solo per loro. Grazie
Antonio

Ormai è tardi??? Ve ne siete accorti solo ora? Bergamo non aveva bisogno di nuove costruzioni.
Silvia

Buongiorno, l'ecomostro va senz'altro abbattuto a spese di chi doveva controllare, vigilare, approvare e non ha svolto con coscienza il proprio lavoro. Questa costruzione sta senz'altro a testimoniare la vocazione turistica della nostra città...
Carlo Salvi

La Sovrintendenza: nessuno ci ha interpellato e vincoli specifici non c'erano. D'accordo: non c'è nessun vincolo nemmeno ad abbatterlo. Guardando bene la foto si vedono le prime case sotto la Rocca, che si allineano al terzo piano dello scheletro in costruzione. Abbatterlo soltanto fin lì? Non sarebbe una delle sette meraviglie il traversone che rimarrebbe sotto, per cui già che si fa trenta si completa a trentuno.
Si lascia un solo piano che secondo me darebbe risalto allo stesso skyline, anzi, avvalorandolo. Signori miei, chi sbaglia, chi non ha occhi per vedere e capire che anche quel profilo della nostra città è promotore di Business, è giusto che paghi. I due Business non sono confrontabili! E i miei timori sono più d'uno: gli intrallazzi da salvare, da una parte; una giustizia orba dall'altra. Saluti sempre da me.
Francesco Tribbia

Sono un bergamasco che abita a Perugia da diversi anni e, in proposito al muro, dico di non fare gli errori fatti qui a Perugia nei decenni passati. Quando si arriva a Perugia dalla direzione Firenze si vede un unicum tra la città alta perugina e la parte moderna, venendo dalla direzione nord o est la città alta perugina è splendida come splendida è vedere la nostra città alta da Valtesse o, speriamo di salvare il salvabile, dall'ingresso autostradale.
Carlo Maria Pelis - Perugia

Ma voi de l'Eco un po' di tempo fa non avevate fatto un articolo elogiando questo mostro e dicendo che avrebbe dato un bel po' di posti di lavoro? Comunque o la smettiamo di rovinare i campi e la campagna o diventerà tutto uno schifo, ditegli di andare a Zingonia che ci sono un sacco di capannoni sfitti e di usare quelli. È un obrobrio!
Ciao
Sergio

Era l'unica cosa di bello che vedevo dopo una lunga giornata di lavoro, al rientro sempre lì ad aspettarmi, la mia Città Alta... Bruni vergogna, chissà di quanto ancora sarà cresciuto il tuo conto in banca.
Amos Pesenti

Scusate la domanda: ma dove vive il sovraintendente? Dagli ottici si possono acquistare occhiali anche a bassi prezzi... I disegni chi li ha approvati? Purtroppo questa è la conseguenza delle casse comunali alla continua ricerca di soldi. Gli oneri che vengono versati sono manna per i Comuni e così continua lo scempio.... Continuo aumento di centri commerciali ecc. Ecc. Dove e' il Gabibbo?
Tommaso Manzoni

Ritengo che la frase "indietro non si può tornare" sia un ulteriore presa in giro. Questa cicatrice a un bellissimo viso si può eliminare eccome, basta demolire come hanno già fatto anche a Bari, per esempio. Ma gli interessi sono talmente alti che alla fine ormai nulla si farà. Chi sbaglia deve pagare. E non è giusto che paghi il mondo al posto di incapaci ed incompetenti. Sono vergognosi.
Flavio Piccolo

Un obbrobrio per noi e per chi non è di Bergamo, un bigliettino da visita che potevamo risparmiarci. Ma come al solito gli interessi di pochi prevalgono su quelli della popolazione, sempre che non si metta picconi alla mano (e come Bergamaschi ci metteremmo davvero poco) a ritornargli il favore!
Luca Rinaldi

Perché non chiedete al Comune o al progettista architettonico i “rendering” di progetto che mostrino il nuovo edificio nella sua veste definitiva, già inserito nell'ambiente in cui si trova? Cioè le fotografie di come sarà il suo aspetto finale, con lo sfondo di città alta. Potrebbe avere un aspetto meno traumatico. E magari mettere questo documento, o questi documenti, se le foto architettoniche fossero più di una, se possibile, sul giornale.
Mario Marzani

Oramai nella Bergamsca ancora un po' e sarà tutta cementificata tra strade capannoni e case. Si salvi chi può. Bye bye
Baronchelli


Ci vorrebbero far credere che costruire alberghi, infierendo sulla città stessa che il turista dovrebbe venire a visitare, possa essere una misura a favore del turismo. Ma daiiiiiii!
Emilio


Salvando il centro storico, Bergamo è una città che è cresciuto disordinatamente, l'edificazione è sregolata, tutti i buchi verdi in un modo o nell'altro vengono  riempiti con orribili edifici. Non nascono più quartieri rispondenti ai bisogni dei cittadini perchè si costruisce senza tener conto dell'intorno e non vi è nemmeno il tentativo di coordinare le nuove infrastrutture con quelle esistenti. Così ogni imprenditore costruisce la sua scatola più o meno bella o più o meno brutta. Ogni scatola non è in relazione con l'altra per cui non viene favorita la socialità, mancano spazi che favoriscono le relazioni sociali  si confida purtroppo sui servizi e sulle strutture esistenti, il quartiere è già morto prima di nascere. Per fare un esempio basta vedere il quartiere sorto in modo caotico in Via dei Bersaglieri, palazzine su palazzine con aree parcheggi insufficienti, senza spazi verdi, senza marciapiedi. Mi chiedo cosa faranno quei poveri bambini, quei poveri giovani in un posto isolato da tutto e da tutti. Come possono tessere le loro amicizie sperimentare le amicizie se sranno costretti a vivere fra le mura della loro stanza con una unica apertura sul cortile, cioè la televisione?  Tutto questo avviene non perchè non esistano i piani regolatori o i piani del governo del territorio o dir che si voglia, ma semplicemente perché non esiste un'anima, una coscienza urbana.  Non esiste infatti un ufficio  con personale preparato atto a  verificare la funzionalità dell'insieme urbanizzato.
Per farla breve qualcuno si dovrebbe preoccupare se questi luoghi abbiano tutti i presupposti affinché i cittadini possano vivere in modo decoroso e siano tali da favorire la crescita della nuova comunità.
La mia impressione  è che tutto sia lasciato al caso, tanto poi ci si arrangia. L'urbanistica ha perso il mordente, forse bisognerebbe pensare alle città ideali dei tempi passati  cioè bisognerebbe  compiere uno sforzo  per creare quelle condizioni ideali affinché in un luogo si possa trovare quell'equilibrio indispensabile per vivere bene. Sono anni ormai che a Bergamo si costruisce nella cintura delle circonvallazioni e si realizzano edifici alti senza tener conto dell'orografia del terreno e di particolari situazioni  e così la vista della nostra città viene continuamente deturpata. Ora ci si stupisce se un  edificio oscuri le linee di Città Alta,  è incredibile, speriamo che le proteste servano a qualche cosa e finalmente si faccia uno studio e un piano serio per preservare lo skyline di Bergamo alta e che sia tale da condizionare le altezze degli edificio o addirittura impedirne la costruzione.
Rigamonti Pierluigi


Beh, una volta si diceva "meglio tardi che mai"... Io credo che questa volta sia decisamente tardi... Un ennesimo bidone a cielo aperto... Da anni mi chiedo se alcune scelte siano dettate solo da una incredibile ignoranza e superficialità ma di fronte a cose del genere...  Cosa ne dite di tappezzare quel poco che resta da vedere con le facce di chi ha permesso questa diga? Grazie, grazie di cuore per l'ennesimo scempio.





















L. T.

Credo debbano essere resi noti i nomi e cognomi, c.f., in grassetto, e una foto di tutti i soggetti coinvolti. Ma soprattutto di chi ha autorizzato (tecnici, poltici, enti, etc.etc) in modo che la gente possa riconoscerli e fare loro tutti complimenti che si meritano. Tanto poi la colpa come sempre non sarà di nessuno..... BRAVI dovete proprio essere fieri di voi stessi.
Giovanni P.

Buonasera, sarebbe interessante se apriste uno speciale dove ognuno Vi potesse mandare le foto degli ecomostri della propria zona per poi pubblicarle tutte insieme. Oggi fa scalpore quello in costruzione all'uscita dell'Autostrada ma non dimentichiamo che i quartieri di Bergamo sono pieni di ecomostri e solo chi vive nel quartiere li sa individuare bene.
Per quanto riguarda il quartiere di Longuelo manderei due foto di ecomostri:
- il palazzo alla rotonda Locatelli che copre completamente la visibilità delle colline
- il palazzo che all'angolo tra via Bellini e Via Longuelo (quello con i tubi gialli, copertura delle scale tipo soprapassaggi e con un'enorme ripetitore su uno pseudotetto)
Vorrei sapere chi ha dato il permesso di costruire tali "opere": uno scempio!
Pubblichiamo tutti gli ecomostri di Bergamo!
Grazie per l'ospitalità.
Cordiali saluti
Claudio

Certo non è un bel biglietto da visita ma quello che viene prima, ovvero il rondò all'uscita del casello dell A4, direi che è molto peggio ed è molto più vergognoso perchè immobile e statico senza soluzione da e per troppi anni... In ogni caso, tornando al tema principale, è abbastanza triste vedere cemento ormai in ogni fazzoletto di terra... Quantomeno l'amministrazione Bruni ci aveva abituato ad avere molto più verde , vitale per la salute di tutti... peccato.
Paolo Boffi

Una amministrazione dovrebbe avere la forza di "non costruire": tante volte è troppo semplice autorizzare edifici che solo i nostri figli potranno demolire. Mi chiedo se il progettista sia lo stesso per via Autostrada e via Baioni. 
Maurizio N.

È un vero scempio
ABBATTETELO!
Betti


MERCOLEDI' 7 Settembre






















E' uno schifo, una vergogna!! Il continuo, inarrestabile "consumo di suolo" offre uno spettacolo deprimente: di distese erbose che scompaiono, di torri di cemento delle più disparate fogge che sorgono ovunque, di interi palazzi che restano disabitati, perché di quegli appartamenti non ce n'era bisogno, se non per far girare la macchina dell'industria edile e per rimpinguare le casse degli Enti locali. Ancora oggi, dopo decenni, gridiamo tutti insieme con Adriano Celentano: "Perché continuano a costruire le case, e non lasciano l'erba?!" Distinti saluti
Luigi Siccardo























Et voilà, un nuovo centro commerciale. in effetti ce ne sono pochi a bergamo e provincia, puntiamo ad un record: un centro commerciale per abitante! non possiamo far amministrare la ns bellissima città e provincia da qualche amministratore danese, giapponese o svizzero? magari riuscirebbe a collegare l'aeroporto di orio con la città, magari penserebbe alla metrò della val brembana, magari chiuderebbe città alta per incrementarne la godibilità, il turismo ed il commercio. in passato ha funzionato coi veneziani, magari bisogna tornare indietro per progredire. complimenti
Helios
Paladina

Da anni il territorio del ricco nord è sottoposto ad un feroce assalto del cemento, che non conosce crisi alcuna; squallidi personaggi (costruttori senza scrupoli, speculatori, immobiliaristi) predano il territorio costruendo non solo brutture, ma anche carriere politiche. Ne ricavano denaro, potere e perfino riverenza pubblica. Si spiegano solo così leggi urbanistiche sciagurate che permettono ai Comuni di utilizzare oneri di urbanizzazione per finanziare spese correnti, nuove opere e servizi; e così ha preso il via una folle corsa al consumo del suolo, per finanziare la spesa pubblica attraverso gli investimenti dei privati. Un interrogativo rimane, accuratamente scansato da tutte le istituzioni: quale è il vantaggio economico nel costruire nuove case, capannoni e centri commerciali quando non c'è la necessaria domanda né ci sarà mai? In realtà l'investimento in beni immobili e il commercio al dettaglio sono dei collaudati canali di riciclaggio di denaro sporco. Possiamo ben dire che se il paesaggio è l'anima di un popolo, noi abbiamo venduto l'anima al diavolo. La necessità è quella di liberare dai bilanci comunali la voce oneri di urbanizzazione per interrompere questo ciclo sconsiderato, ma non sarà possibile senza la rivolta di ciascuno di noi.
Riccardo Baldassarri

Bergamo era una bella città. aveva degli scorci magnifici di città alta, una bella campagna. un bellissimo ospedale ; poi certa gente ha cominciato a concedere permessi distruttivi che hanno consentito la costruzione di molti orrori Vedi palazzo entrata in Longuelo che copre totalmente città alta, i mille capannoni commerciali , le quasi invendute e perciò inutili costruzioni di edilizia residenziale adiacenti via san Bernardino. le già programmate e varie altre concessioni edilizie a Curno.senza parlare dei milioni e milioni di € spesi e ancora da spendere per il Nuovo Ospedale che è stato costruito su una palude, quando bastava un terzo dei soldi spesi per rendere il "VECCHIO OSPEDALE" un Gioiello (già lo era). Ora c'è la nuova opera in via autostrada, poi ci sarà il polo del LUSSO ad Azzano e chi più ne ha più ne metta. Un ringraziamento a tutti gli assessori,architetti,sindaci che hanno ridotto così BERGAMO rendendola irriconoscibile con la scusa del progresso. Ciliegina sulla torta è l'ampliamento dell'aereoporto con gli aerei che decollano sulla città regalando sullo sfondo nuovi panorami (aerei che sembrano quasi appoggiati sulle case della Malpensata e di altri quartieri per la felicità degli abitanti) e una bell'aria inquinata di gasolio, come se non bastassero i fumi velenosi degli inceneritori.
Grazie per l'attenzione
Maurizio

Complimentoni.....e vai con l'ennesimo centro commerciale e ipermercato, dove tutti i caproni bergamaschi e non, si recano a indebitarsi e passare i fine settimana, anziche' andar a far una bella girata in Citta' Alta....vai vai andate.....poi a fine mese non ci arrivate!!! Abbattiamolo a cannonate.....ma prima riempiamolo di tutti coloro che l'hanno voluto creare. Cordiali saluti.
Kappe

L'ho pensato giusto stamattina passandoci davanti! Ecomostro!!!
Claudia

Condivido il pensiero parola per parola di Heidi Keller
Loris Marzagalli

Vergogna
G. P.

Buonasera, nell'articolo si fa riferimento a un generico "privato". Credo che l'Eco dovrebbe quantomeno rendere pubblico il nome del "privato", appunto, che sta costruendo una simile oscenità. Grazie.
Camillo

Se penso che il rondò dell' autostrada è stato fatto su due livelli e non su tre, e quindi nello stato in cui è adesso, per non togliere la vista di Città Alta a chi esce a Bergamo mi viene il nervoso. Di male in peggio.
P.

Credo che la precedente amministrazione abbia commesso un grave errore nel concedere il permesso di costruire per un simile edificio in quella posizione, le commissioni comunali adibite a valutare i progetti sono formate da professionisti conosciuti e preparati e sembra strano che nessuno abbia posto obiezioni, oltretutto non capisco perché le opposizioni avendo la funzione di controllo non abbiamo protestato e messo al corrente i cittadini in modo esplicito, erano forse distratti? In questo modo si poteva indurre l'amministrazione comunale a modificare il progetto abbassando l'edificio. Ora ancora una volta l'interesse privato prevarrà sul bene pubblico senza che i cittadini possano più fare alcunché.
Giorgio Barossi

Spettabile redazione Abbiate il coraggio di fare IN grassetto COGNOMI E NOMI di chi ha autorizzato lo schifo che si stà realizzando a partire dai progettisti e dai tecnici che hanno approvato e discusso il piano integrato che ha trasformato l'area in edificabile ….. Abbiam perso una cartolina d'immagine della nostra città Inutile appellarsi al non sapevo non sono io …. Non potevamo fare altro… 40.000.000 di euro a qualcuno porteranno i frutti e a noi cittadini rimarrà l'obrobrio di un ingresso in città deturpato.
Architetto Fabio Danesi


Buona sera, che dire… è uno scempio, mi ricorda tanto il “mostro di cemento di Bari”. L'unica speranza è che certi orrori prima o poi vengano abbattuti. Gentilmente chiedo a questa redazione di sensibilizzare i cari lettori anche sulle altre GRANDI INIZIATIVE del ns. ex sindaco Avv. Bruni: i) Le due “piccole” Torri di soli 15 piani l'una in via Baioni ( area ex SACE) in costruzione ii) Il parcheggio, o meglio il cratere, in Città Alta fermo da anni Con tutto rispetto per i turisti che all'arrivo in città non potranno più ammirare le ns. mura, mi chiedo cosa diremo a tutti gli abitanti di Bergamo zona Stadio, Concafiorita, Monterosso e Valtesse che, fra non molto, aprendo le loro finestre vedranno due bellissime Torri di cemento mentre Città Alta la vedranno solo in cartolina.
Saluti
E. L.

Posso solo portare il contributo di mia mamma. I miei genitori si sono sposati nel 1961 a Belluno, mia mamma nata nella città veneta, mio padre di Torino. Nel 1961 vennero ad abitare a Bergamo, non conoscendo nessuno e un collega di mia mamma, che aveva fatto il militare a Bergamo, per rincuorarla le disse “vedrai città alta è bellissima, la scorgi già appena esci dall'autostrada”!
Paolo Parigi

Era inevitabile l'edificazione arriva dappertutto. E' veramente brutto ma come tutte le bruttezze sò già che ci toccherà tenerlo perchè ce ne siamo accorti troppo tardi. Ora bisognerà valutare se nel contesto riusciranno a nasconderlo con degli alberi ad alto fusto. l'esselunga di san bernardino stonava parecchio ma nel suo insieme passa meno osservato
M. C.

Dopo la demenziale rotatoria all'uscita dell'autostrada, invasa dalle erbacce e dai rampicanti che nascondono le indicazioni stradali, dopo la stazione delle ferrovie assolutamente impresentabile, un altro bel biglietto da visita per Bergamo, che vuole aprirsi al turismo, specie straniero!!! Un'altra bella pensata dei nostri amministratori: spero che rendiate pubblico il nome dell'assesore attuale o del suo predecessore che ha concesso le autorizzazioni e pure del'Architetto che ha progettato questa meraviglia archtettonica. L'importante è che sia un altro bel centro commerciale dove i bergamaschi potranno trascorrere le domeniche di sole!
Roberto

Già di per sè Bergamo non ha mai saputo sfruttare il turismo che meritebbe. Vuoi per le scarse infrastrutture che ne facilitino l'approccio, vuoi per i progetti mai realizzati, come parcheggi in prossimità di Città Alta o periferici privi di bus navetta. Basterebbe una visita a Perugia, per molti aspetti simile alla nostra Città Murata per rendersi conto di cosa si potrebbe fare. E' sempre mancata anche una seria informazione pubblicitaria. Banalmente, lungo l'autostrada Milano Venezia, si incontrano cartelloni con l'immagine di Verona (il cui nome non ha bisogno d'essere pubblicizzato), e non vi è nulla che riguardi Bergamo, nonostante la gran quantità di stranieri, e non solo, in transito lungo l'autostrada. Il semplice fatto di passare su quest'ultima ha sempre offerto agli automobilisti una splendida cornice della nostra città. Una pubblicità completamente gratuita che con cattivo gusto e mancanza di lungimiranza, sono riusciti ad annullare.
Paolo Gaffuri

E' sempre stata una gioia grande, per me, tornare dalle ferie e vedere dapprima le mie adorate Orobie e poi Città alta... mi dicevo: ecco, le ferie sono finite... ma ora... ORA.... sono a casa mia, la mia Bergamo, con i suoi difetti, magari, ma così dolce ai miei occhi. Che obbrobrio, rovinarne qualcosa.
Massimiliano

Gent. Redazione, concordo con il dissenso riguardo alla indecente costruzione posta all'uscita dell'autostrada che tutti purtroppo hanno notato quando ormai era troppo tardi. Mi permetto tuttavia di esprimere una voce costruttiva non una sterile protesta E' vero: il profilo bellissimo di Città alta è oscurato, ma forse la sua visione è solo rimandato a poco più in là. Infatti se ad accogliere il visitatore ci fosse un viale alberato ben fatto, posto su entrambi i lati con alberi periodicamente innaffiati per non farli morire lì a breve e se tra le due corsie venissero posti a dimora oleandri colorati come spesso vediamo anche sulle autostrade, si rimedierebbe alla bruttura di cui qualcuno in ultima analisi è sicuramente responsabile – e chissà che non gli venga in mente di collaborare all'idea. Come cittadini abbiamo tutti un grandissimo bisogno di alberi e di verde, per l'aria, per il fresco d'estate – e il gran caldo recente lo ha dimostrato – e per la bellezza che sanno creare. Regaliamo la possibilità di uno sguardo felice a chi venendo da fuori, magari stanco o distratto dal viaggio, non conoscendo ancora nulla della nostra Bergamo, si trovi improvvisamente già in ambiente d'arte e cultura, di una cultura che non è solamente fatta di mostre, eventi e innovazioni ma soprattutto di amore per il territorio, e per il patrimonio naturale che noi tutti, le Amministrazioni per prime, hanno il dovere di proteggere e accrescere nella sua bellezza e utilità. Grazie, per il vostro ascolto.
Olivia Cornago

Vergogna.chi ha rilasciato i permessi di costruzione?
M. M.

Quando il comune non viene gestito da "buon padre di famiglia" e si cerca di spendere (per far vedere) piú del possibile e si cerca di incassare (per pareggiare i bilanci) piú del dovuto, senza far partecipare i cittadini a queste scelte, si va incontro a questi risultati vergognosi. Vedremo cosa succederà con l'area dell'ex ospedale (ex solo se riescono a finire quello nuovo....). Se invece di un'altra bella speculazione con un po' di coraggio, si proponesse alla gente di trasformare quell'area in un parco nel centro della città, ai piedi di Città Alta, cosa risponderebbero i bergamaschi? Sono convinto che ciascuno di noi pagherebbe qualcosa per salvare quell'area e rendere unica la nostra città. Qual'é la visione del futuro dei nostri amministratori? Non vedono le centinaia di case, i cappanoni e i palazzi desolatamente vuoti? Dove arriva il loro orizzonte? La qualità della vita non sono i centri commerciali (o almeno non solo...) o il prodotto interno lordo, ma anche l'aria che respiriamo, i campi e gli orti, il cielo e la nostra storia.
Giovanni S.

Parlare di denaro e valutare le cose solo con la misura del denaro !!!!!!!!!!!!!!! Come possiamo parlare di paesaggio, di immagine d'ingresso di Bergamo ,di quella cittadella tanto bella ,a chi parla di denaro quanto può importare ????? E noi a piagnucolare e tanto quel "muro " si farà ! Quanta tristezza e povertà di spirito!
Cristina Milesi

Mi pare una critica un po' eccessiva. Il palazzo non è costruito davanti ad una passeggiata o in chissà quale posto strategico Uno si sposta dieci metri e vede quello che vuole Stiamo parlando dello svincolo dell'autostrada Anche su borgo palazzo al cavalcavia a sinistra ci sono due palazzoni che coprono la visuale entrando da seriate Cosi come in altre vie . importante che sia funzionale Cerchiamo di non ragionare come per i telefoni cellulari Tutti vogliamo essere sempre in linea ma non vogliamo vedere le antenne
A. C.


A dimostrazione del fatto che se ci sono di mezzo i soldi, alias tangenti, corruzione e quant'altro, l'Italia, da Nord a Sud, è un paese unitissimo.
Alex

Troppo cemento, addio bella visuale di Città Alta
Giovanni

Al peggio non c'è mai fine, chi pagherà i danni per questo scempio? Si dimetta chi ha approvato questo suicidio programmato per la nostra bellissima skyline e chieda scusa a tutti, che vergogna! Luca Ringraziamo la precedente giunta Bruni per questo regalo ed anche per l'ex area Enel altra mostruosita'che sara'. Poveri noi Bergamaschi..... che ce ne accorgiamo solo adesso.... Abituati come siamo a trascorrere le nostre domeniche nei centri commerciali anziche' scoprire il patrimonio storico della nostra citta'. Saluti,
Tiziano

Cosa ne penso? Che il dio denaro comanda su tutto. Ci si accorge sempre dopo quando la frittata è fatta, ma da chi? Quelli che parlano di verde e sono contro le colate di cemento, poi una volta a capo delle amministrazioni, calano le braghe di fronte all'imprenditore di turno che gli porta consensi e chissenefrega dello Sky line, l'importante è vedere il portafoglio pieno e la linea della propria pancia che aumenta!
Luca Ronchi
Azzano San Paolo

Di nuove brutture se ne vedono tutti i giorni e purtroppo si rischia di farci l'abitudine ma questa è veramente di una volgarità incommensurabile sopratutto per chi come me non abita più in città e ci torna alcune volte all'anno, arrivare in autostrada e vedere il meraviglioso "biglietto da visita" della città alta fa sempre un certo effetto nascondiamolo pure così ci possiamo concentrare su quelle fantastiche schifezze e colate di cemento e capannoni che hanno fatto tutto intorno di fronte a questa notizia posso solo dire che mi auguro che non vendano niente e finiscano in fallimento davanti a questi scempi non si può che civilmente reagire dicendo di tenersela loro la bella porcheria che sono riusciti a fare andiamo avanti così distruggiamo quello di bello e buono che abbiamo e poi paghiamo qualcuno che faccia del marketing territoriale su chissà cosa (proporrei le "tangenziali spaghetti" ... con giri in elicottero per ammirarle dall'alto)
Ing. Bruno Pullin (ex residente in Bergamo e tuttora "in pectore" BG 100%)

Per chi passava in autostrada, la veduta di Città Alta, era un ottimo biglietto da visita ! Onore a chi ha avuto questa "geniale pensata", avanti così, ma poi non ci lamentiamo, chi ci governa e decide fanno parte delle nostre democratiche scelte.
Angelo Daminelli

Sono alcuni anni che chiamo amici e colleghi “West kosovari”…… e loro fanno il sorrisetto! Andiamo avanti così in tutto e per tutto fin che va bene.
A.E.

Una vergogna. Quando piu' di 100 anni fa hanno rifatto il centro, avevano imposto che i nuovi edifici non oscurassero la vista verso Citta' Alta. Noi, nel 21° secolo, anni in cui oramai tutti studiamo e ciriteniamo superiori culturarmente agli altri,abbiamo costruito uno schifo che al pari, gli edifici dell'era fascista paiono degli edifici rinascimentali. Mai in comune,chi ha approvato il progetto????????? VERGOGNA!!!!!!!!!
G. R.

Spett.Redazione, è con tristezza che commento la terribile costruzione davanti alla nostra amata Città Alta. Purtroppo siamo riusciti, ancora una volta, a dare spazio alla bruttura anziché alla bellezza della nostra città. Ritengo che ci potessero essere soluzioni migliori rispetto a questa e non riesco proprio a capire la volontà di costruire un tale mostro! Ringraziando per lo spazio,
S. N.

Un pugno negli occhi! Un danno all'immagine di Bergamo - negativo per il turismo di Bergamo ! Che tristezza! Gli addetti ai permessi sapevano cosa stavano combinando? Condivido le parole di un'altro lettore indignato: Rimane oramai solo da fare è dichiarare un boicottaggio di tutte le attività che lì andranno ad insediarsi. Cosa che per conto mio e di molte persone che conosco sicuramente verrà fatta comunque: non spenderò mai un euro in nessuna delle attività/uffici o altro in quell'edificio.
Heidi Keller

Carissima redazione, cosa dire dell'ennesima deplorevole cementificazione della nostra città? Davvero non potevamo fare a meno di un altro supermercato in un'area (quella tra Via Autostrada e Via S. Bernardino) dove ce ne sono altri 4? Ma certo alla comunità serviva un altro supermercato così come ad ogni bergamasco serve una profumeria ogni 100 metri quando passeggia per le vie del centro... Davvero pensiamo di avere l'assoluta necessità di un nuovo centro direzionale se neppure riusciamo a riempire quelli che abbiamo? Penso, in particolare, a tre enormi grattacieli che si affacciano all'uscita del casello di Brescia Ovest dove il cartello affiittasi o vendesi è quasi consumato dagli anni. Potremmo scrivere un trattato sulla mancanza di programmazione urbanistica che caratterizza le città italiane, ho avuto la fortuna di esplorare Parigi da tutte le prospettive e i centri direzionali vengono costruiti in aree delimitate e ben definite, i supermercati non sono enormi palazzi di cemento senz'anima ma vengono inseriti nel rispetto del contesto e delle caratteristiche delle aree circostanti. Ma non è questo che mi angoscia , a rendermi davvero arrabbiata è il vedere attorno a me una società che si rifiuta di capire che in realtà tutte queste cose non ci servono, non è da qui che dobbiamo ripartire, gonfiando gli errori che ci hanno portato in basso. Molti penseranno ai "nuovi posti di lavoro" che la grande distribuzione offre, è solo quello ciò di cui abbiamo bisogno? Un lavoro senza prospettive, sottopagato e che ci sottopone ai ritmi assurdi dei centri commerciali moderni? Ma certo che caspita ci dà la grande possibilità di "CONSUMARE"! Come misuriamo quindi il nostro "essere"? In base alla nostra possibiltà di spendere e spendere e spendere ancora e quindi alle nostre amministrazioni (certo colpite da mille tagli e con l'obiettivo di far cassa..) sembra più importante concedere permessi a grosse imprese di costruzioni o a grandi multinazionali piuttosto che tutelare il nostro patrimonio artistico e culturale. Ma a noi sembra troppo spesso non importare, siamo prigionieri di un tempo di lavoro e consumo che non ci dà tregua e così finisce che quello che ci sembra di costruire in realtà ci sta distruggendo. Ci vogliono "far credere" che il poco tempo che ci rimane lo dobbiamo trascorrere dentro quei palazzi di consumo che ci piazzano davanti agli occhi tutti i giorni, come se una passeggiata tra le nostre verdi montagne o in una strada che trasuda di storia non valga poi molto in quanto non legata allo strisciare di qualche carta di credito. Non credo che una e neppure 1.000 lettere potranno mai far cambiare le sorti di quella zona, ma vorrei soltanto che il mio appello venisse ascoltato. Basta smettiamola di assecondare il gioco perverso di chi ci amministra, cambiamo le nostre abitudini, trascorriamo i fine settimana passeggiando, correndo, pedalando in quel poco di "bello" che ci rimane, svuotiamo tutti i centri commerciali, indirizziamoci verso un consumo consapevole tra i vecchi banchi di un mercato rionale e vedrete che quando tutte queste "caddedrali del denaro" saranno vuote, ci riprenderemo i nostri spazi, la nostra aria e forse un giorno il nostro tempo.
Laura Lodetti

Credo che se L'Eco di Bergamo si mobilità contro questa intollerabile ferita alla città gli amministratori locali dovranno tener conto del sentimento della stragrande maggioranza dei loro concittadini elettori, vi prego non mollate! Enzo

Povera Bergamo! In che mani sei finita!
Pierluigi Valsecchi

Adesso chiediamo almeno che nel prossimo PIANO DI TERRITORIO si preveda anche una bella lista per gli abbattimenti di tutti gli eco-mostri che rovinano la godibilità del nostro ambiente. Purtroppo questi Piani – si rivelano piuttosto dei PIANTI di TERRITORIO !! Che professionisti e che amministratori abbiamo? Certamente teste fini, lingue lunghe e mani grandi, ma senza occhi per vedere quello che combinano! E perché non ragionare anche su una possibile class-action contro chi rovina il nostro paesaggio che è un bene comune e non solo di pochi compratori di belle viste?
IVANO C.

Considerazioni e consigli pratici per "ammirare" il bel profilo di Bergamo, dalla Rocca fino a San Vigilio e al Bàstia. 1).- Entrando in città dall'autostrada riceveranno un pugno allo stomaco quelli che prima vedevano la Città sul colle ed ora vedono il muraglione. Quelli che arriveranno per la prima volta in città penseranno che quelle sono "le Nuove Mura di Bergamo" 2).-Grande cartello all'uscita del casello autostradale col consiglio ad entrare in città dal rondò di Campagnola. Su quel il tratto di tangenziale si evitano le Nuove Mura di Bergamo, mentre per quella via, intanto, si ha ancora una ottima vista di Città Alta e delle belle montagne che le fanno corona. 3).- Fornire all'uscita dal casello una foto-cartolina panoramica di com'era bella la vista della Città ante eco-mostro, da contemplare sul tratto che corre innanzi al nuovo complesso (tenendo a bada anche la strada). 4).-Risolvendo il problema del perduto skyline con viste alternative, anche i responsabili del Comune e della Regione (mi pare che c'entri anche quella), si sentiranno un poco più sollevati dal peso di questa mascalzonata. Vado a fare un giro così non ci penso più: stanotte voglio dormire. Saluti,
F. T.

Cosa cambia se dico cosa ne penso, ormai il danno è fatto e nonostante le proteste dei cittadini non penso che per questo demoliranno lo stabile che ci toglie la vista della nostra bella città alta. Forse era meglio chiedere prima invece di darci il contentino finale illudendoci di avere voce in capitolo.
arch. Giulia Galizzi

Buon giorno finalmente Vi siete accorti dello scempio, non se ne può più, Prima quelle antiestetiche vele in piazza Pontida e C. Ora il muro a copertura dello skyline, ma cosa stanno facendo in Comune, e le famose leggi sull'impatto ambientale?. Vorrei chiedere all'architetto, che cosa pensava e cosa voleva dare alla città di Bergamo con questo obbrobrio. Per i soldi non si guarda in faccia a nulla ma così è troppo. Suggerimento "Se spostiamo i Propilei ci sta lo stadio" basta farlo di vetro e non si nota. Grazie a tutti per il lavoro svolto.
Gianni Pezzotti

Non esiste un termine per descrivere la personalità dei nostri miserabili amministratori.
F. F.

A proposito dell'eco-mostro che oscura l'ineguagliabile profilo di Città Alta per chi viene dall'autostrada... pare che il nostro giornale, se ne sia accorto in questo momento e si preoccupa di cosa ne pensiamo noi lettori. Mi domando se i giornalisti, quelli che ci tengono informati, quelli che fanno gli scoop, non ne sapessero anche in fase progettuale, non avessero visto qualche abbozzo, qualche prospetto... Forse è stato tenuto sotto chiave per evitare opposizioni? In questo caso anche gli addetti ai permessi sapevano cosa stavano combinando. Quello era certamente il momento per chiedere cosa ne pensavano i bergamaschi e non solo: qualsiasi buon architetto del mondo, che non vi fosse coinvolto in affari.
Francesco Tribbia

Il muro di Berlino è stato fortunatamente abbattuto anni fa e ora c'è qualcuno che ha pensato, progettato, costruito e pagato per farne un altro a Bergamo? Vergogna! Fatevelo a casa vostra!
Fabio Casi

Eccoci di fronte a un altro mostro che oscura le bellezze della Nostra Bergamo! Non è stato sufficiente l'annichilente muro grigio del Pellicano di via S. Bernardino, che ormai da anni nasconde le mura, a far rinsavire i nostri Amministratori. Fra poco Bergamo sarà conosciuta nel mondo non per le sue splendide Mura Venete, ma per le sue oscuranti mura nuove.
Francesco - Colognola

Concordo pienamente con l'orrore che provano tutti i bergamaschi all'idea di arrivare a Bergamo, da un viaggio corto o lungo che sia, e non sentirsi più "allargare" il cuore (come diceva mio padre) dalla splendida vista del meraviglioso profilo di Città alta. Purtroppo è lo stesso orrore che ho provato io che per 12 anni mi sono alzata e ben svegliata ammirando il profilo di Bergamo e dei suoi colli, quando una mattina guardando dalla finestra mi sono ritrovata con la famosa casa per anziani di Azzano San Paolo, che doveva essere di soli 2 piani (terra e primo piano), alzata di 1 piano più alto sottotetto a punta, coprendo così tre quarti della mia splendida vista. Che tristezza! Per poi vedere questa enorme costruzione simile a una caserma vuota, inutilizzata, ferma per diatribe politiche. Ripeto che tristezza! Mi consolerò guardando lo skyline disegnato da me!
Serena Bernardi

Quanti posti di lavoro sta generando questa costruzione? Quanti ne creerà in futuro? Con questa crisi economica la gente pensa alla vista. Cosa c'è tutto attorno a questa costruzione ? Altre costruzioni.
G. P.

Cari bergamaschi questi sono i nostri amministratori, simili ai loro predecessori di opposte idee politiche, ma con lo stesso credo (vedi il mostro di via San Bernardino). Invece di abbellire con verde, piste ciclabili, isole pedonali o divieti sensati, giocano sulla nostra pelle alzando muri di cemento, aumentando i voli su quartieri super abitati,permettendo una movida notturna priva di controlli. Questa è la nostra città, se la volete diversa pensate a emigrare, tanto non vi ascolterà nessuno.
Beppe Corti

Qualsiasi cosa oscuri la vista dei colli e soprattutto di città alta è un danno all'immagine di Bergamo. Se poi a farlo è un supermercato in un'area già ampiamente coperta da esercizi commerciali non può che amareggiare la scelta fatta a suo tempo di avallare i lavori. Sarebbe opportuno che gli interessi economici e le criticità edilizie venissero valutati in un ottica a tutto tondo, purtroppo sembra che i nostri amministratori spesso si equipaggino di paraocchi.
Sara Betelli

No comment....ma come è possibile una cosa del genere? Cordiali saluti.
Marco Zangheri

Ma chi ha autorizzato questa schifezza. Tra l'altro una Coop a duecento metri in linea d'aria da Esselunga e Pellicano. Davvero geniale. Puah…
Paolo A.

Una vergogna!!
Massimo Ghilardi

Tanto critiche per niente. Città alta rimane bella a prescindere. Vivi e lascia vivere. In quel punto forse è meglio tenere gli occhi sulla strada.
Massimo Spada

La mia opinione è che la decisione di realizzare tale costruzione danneggia la città di Bergamo e la popolazione.
Giuseppe Rota Stabelli

Come al solito il progresso ma soprattutto il profitto cancellano l'arte e la storia. Vedere Città Alta dall'autostrada è uno spettacolo accattivante ed unico e chi lo vede non toglie più lo sguardo: è la nostra cartolina di benvenuto a chi passa. Peccato. Ringraziamo chi permette questo.
Roberto Rota

Credo sia doveroso fare alcune precisazioni da “addetto ai lavori”, benché giovane professionista e ancora studente lavoratore. Premesso che l'edificio anche a me pare molto impattante e sarebbe stato decisamente meglio che il progettista avesse scelto una soluzione più sensibile al paesaggio scegliendo una volumetria più compatta e distribuita orizzontalmente in prevalenza. Tuttavia ora è inutile prendersela con l'u.t.c. che non può negare i p.d.c. se conformi alle vigenti normative urbanistiche e paesaggistiche. Piuttosto me la prenderei con i colleghi estensori del piano regolare che avrebbero dovuto limitare le volumetrie o meglio le altezze degli edifici, in tal caso il p.d.c. non sarebbe stato legittimamente rilasciato. Talvolta vedo piani regolatori e anche nuovissimi P.G.T. e regolamenti edilizi esasperatamente stringenti in alcuni comuni della nostra provincia, con richieste tecniche e di elaborati sovente sproporzionate ed inutili anche per piccoli interventi, poi quando invece servirebbe fare prescrizioni normative anche semplici e di buon senso alcuni colleghi anche di prestigio non ci pensano. A tal riguardo vorrei porre la questione del fatto che in Italia troppo spesso lavorano professionisti rinomati, i grandi studi, cui non sempre la fama è pari al merito, mentre invece tanti giovani talenti vengono messi in parte semplicemente perché non hanno il giro, non sono politicamente ed economicamente “ammanicati”. Infatti le pressioni e le speculazioni edilizie di imprenditori e gruppi troppo spesso si impongono non solo sui mercati, ma dettano anche legge ai professionisti e alle amministrazioni. Non è un problema solo locale, ma nazionale e non solo. Speriamo che le cose con il tempo cambino e che ci sia più buon senso, alla fine ci guadagniamo tutti.
Architetto iunior Manuel Tonolini

Ebbene sì, esiste un parallelismo tra chi non è profeta in patria e i detrattori (leggi menefreghisti) locali: che siano di sinistra o di destra il risultato non cambia e sembrano fare a gara tra chi ne combina di peggio! Dai palazzoni, orribili, di via San Bernardino, alle "torri" di via Baioni, ai parcheggi ed agli ascensori che minano la stabilità delle mura veneziane: anche un personaggio particolare come l'On. Sgarbi sembra più innamorato delle bellezze orobiche piuttosto che i nostrani politici. Come sarcasticamente si diceva : " Ma a chi giova, tutto ciò? "
Stefano Riva

E' incredibile come nessuno si sia reso conto, al momento dell'approvazione del terribile danno che creavano a Bg, perchè voglio pensare bene ,ritenendo che sia solo incompetenza e...disattenzione.....comunque da silurare per sempre. Purtroppo il danno incalcolabile è fatto e i bergamaschi se lo tengono.....speriamo resti almeno la memoria per evitare di ridare fiducia a chi così dannosamente ha operato. Sono convinto che se si potessero far pagare i danni creati da amministrazioni incapaci forse qualcosa di meglio si avrebbe.....chissà..
Ugo Botti

Io penso che anche da noi è giunto il momento di orientare lo sviluppo in altezza per salvaguardare il territorio ed il verde. Ovviamente non vanno distrutti nè deturpati i centri delle città. Nel nostro caso anche lo skyline di bergamo alta va salvaguardata, ma per la città non dalla periferia.
M. G.

Che vergogna Amministrazioni di dilettanti hanno distrutto il territorio intorno a Bergamo e in tutti i paesi della bergamasca. Case e casette (vuote) in parte a capannoni (vuoti) in parte a centri commerciali (ormai ho perso il conto di quanti ce ne sono) E la cosa bella che continuano a farne fregandosene se non ci sono più aree verdi Sono proprio curioso di vedere lo scempio che comporteranno brebemi e pedemontana. Nei paesi civili progettano treni e tram a tutto spiano,da noi invece strade e centri commerciali.... Povera Italia,paese da terzo mondo...
A. C.

Gentile redazione sono un giovane architetto che per vari motivi ha deciso di ritirare qualche mese fa l'iscrizione all'ordine. Voglio esprimere brevemente la mia opinione sulla questione in oggetto. Sono ovviamente sconcertata dalla decisione di autorizzare la costruzione dell'edificio in questione ma resto altrettanto sconcertata dalle dichiarazioni riportate nel vostro articolo sul quotidiano di oggi. Il presidente dell'Ordine Belloni nel suo intervento mena letteralmente il can per l'aia: parla della questione "altezze" o del principio che non si deve giudicare negativamente a priori un edificio, effetto Dubai, etc etc... Non è questo il problema dr. Belloni! Potrà anche essere l'edificio più bello del mondo e potrà anche essere alto 30 piani, non importa! Il problema è che non doveva essere fatto lì! Capisco che all'epoca il presidente non era lui ma il Dr. Belloni dovrebbe invece spiegarci dov'era e/o cosa stava facendo la Commissione Paesaggio dell'Ordine ai tempi dell'approvazione di questo progetto ? Forse "struzzeggiava" con la testa sotto la sabbia per non intaccare gli interessi di qualche iscritto coinvolto nel progetto? A pensar male... Non meriterebbero nessun ulteriore commento (se non altro perchè si commentano da sole...) le dichiarazioni contenute sempre nell'articolo. Chiedo scusa ma non ricordo da chi siano state espresse, mi pare un rappresentante dei costruttori, al momento non ho il giornale sottomano. Mi riferisco comunque al concetto secondo il quale alla fin fine è vero che arrivando in città non si godrà più dello skyline ma tutti quelli che compreranno casa lì avranno una vista mozzafiato. Ora, io capisco che il rappresentante dei costruttori nel gioco delle parti debba schierarsi in un certo modo... ma c'è modo e modo. In sostanza il principio è che si toglie a tutti un qualcosa che era di tutti per consegnarlo a pochi (che pagano): abominevole. Secondo questa logica perchè non costruire un bel condominio circolare intorno al Colosseo? O un isola di villette a schiera nel Canal Grande? Facciamo fare tutto a Renzo Piano così siamo sicuri che la qualità sarà altissima... Concludo invitando i cittadini bergamaschi a fare quel che ho intenzione di fare io: boicotterò tutte le attività commerciali che si insedieranno in questo edificio non recandomi mai in esse ed evitando di acquistare anche in sedi delle stesse società ubicate altrove. Quasi dimenticavo. Dopo tutte queste critiche permettetemi di complimentarmi con chi ha deciso di aprire un altro centro commerciale... Tra Bergamo e hinterland a quanto siamo arrivati? Perso il conto vero? Insomma, se ne sentiva davvero la necessità... Geniale, complimentoni.
dr. arch. Roberta Rota

Buongiorno, prima di tutto voglio comunicarvi che leggo tutti i giorni L'Eco on line e lo trovo fatto molto bene. Io e la mia famiglia siamo venuti ad abitare nella bergamasca nel 1990, prima abitavamo a Milano quindi capirete che ci siamo innamorati subito di Bergamo e della sua provincia. Una cosa che già allora ci aveva colpito molto è lo splendido skyline, arrivando in macchina sull'autostrada da Milano, lei Bergamo Alta pronta a darti il benvenuto. E' veramente un peccato anche per i turisti. Soprattutto per quelli ( vi assicuro che sembra strano ma sono ancora tanti) che non conoscono o non hanno mai visto Bergamo. Era un ottimo biglietto da visita. Di cuore spero che non sia troppo tardi.
ciao Gle

sono veramente dispiaciuta ed anche indignata l'immobile avrebbe potuto essere molto piu' basso e si poteva fare in modo che la bella vista della nostra splendida citta' non venisse sostituita da questo ecomostro "megacolata di cemento"!!! cosa dire queste le belle cose che sappiamo fare ai tempi nostri manca buon senso, buon gusto comandano i soldi e il partito degli impresari edili
Freddy

No al muro!
R. F.

Rientrare da un viaggio di lavoro, da una breve o lunga vacanza , e dall"asse stradale AMMIRARE Citta' Alta:TI FA SUBITO SENTIRE a CASA!!! Perché vogliamo Nasconderla? E' così brutta per qualcuno ? Sarebbe come oscurare il Ponte di Rialto quando si arriva un traghetto a Venezia...... Perché si vuole a tutti i costi modificare la caratteristica di Bergamo? Non vi sono già troppi edifici inutilizzati? Guardate in via xx settembre..... In tanti ci opponiamo a questa scelta !
Tiziana

L'ennesima speculazione edilizia per continuare a massacrare il territorio bergamasco, un tempo bellissimo. Cosa succede in Lombardia? Quali amministratori dobbiamo ringraziare per lo scempio continuo del paesaggio? Dove cercheremo le nostre radici, nello scaffale di un centro commerciale? Percorrete anche la provincia deturpata da centri commerciali mostuosi (Mapello, Locate, Terno d'Isola, dov'è finito l'Agro di Almenno?). Sono amereggiata e indignata. Ringrazio L'Eco di Bergamo per questo spazio.
Donata Caslini

È il solito tormento tra chi ama fare, ma di rado si chiede il senso, il fine; e chi ha a cuore il bello, ma non sa provvedere in tempo, o quanto meno agire. Il fatto che il muro sia sorto a regola - con i permessi giusti, i tempi e i modi - aggiunge beffa al danno. Forse è tardi per insorgere, non per alzare la voce.
Claudio Calzana

Visto che il raccordo tra l'asse interurbano e l'uscita con via San Bernardino, che doveva precludere la vista di Città Alta non si è fatto............... per non precludere la vista di Città Alta a qualcuno ?!=?!?=!?! E PER QUESTO VEDI i disagi per l'accesso all'autostrada.......... Visto che il terzo anello al Cassinone non si è fatto............ per non precludere la vista di Città Alta a qualcuno ?!=?!?=!?! Visto che invece per costruire un' ennesimo centro commerciale si può fare. . . . . . . CHE COMMENTI FARE ?!?!?!??!?!
S. L.

Veramente assurdo permettere una costruzione in quella posizione. Costruirci un centro direzionale e commerciale. Ne abbiamo veramente bisogno !! Complimenti a chi ha avuto la brillante idea
Cordiali saluti
Gabriele Massa

Complimentoni a chi ha da l'autorizzazione a costruire… sindaco compreso! G. G.

Dimostrazione ennesima di quanto l'uomo possa "rovinare" l' ambiente che lo circonda!!! Forse è facile parlare senza essere in posizioni "scomode" ove poter decidere se fare o non fare però ragazzi nel 2011 certe "robe" non dovrebbero neanche passare per l' anticamera del cervello! é IMPOSSIBILE che non ci fosse stata una alternativa!!! Vedremo il procedere della situazione.... ? ? ?
Michele Nembro

Tanti fra i lettori lamentano che non se ne sia discusso prima... perché non prendete spunto da questo per approfondire il progetto residenziale dell'ex-Enel di via Nullo? Sarà una costruzione con impatto ancora maggiore (anche sulla viabilità), ma non mi sembra che il tema sia uscito in modo particolare sulla stampa locale... Saluti, AB penso che sia una vera vergogna.
M.

è una vergogna vorrei sapere chi ha dato il permesso di costruire saluti Franco

Semplicemente stupido coprire una pubblicità naturale e non invasiva, ma chi è quel genio dell'ufficio tecnico che la sostiene??? Cordiali saluti
Eugenio Offredi

Buongiorno, percorro quotidianamente via Autostrada e mi permetto di contestare coloro che sostengono che questa costruzione oscuri il profilo di Città Alta. I motivi sono: 1. se si osserva il colle quando si è giunti di fronte alla costruzione, è ovvio che il colle non lo si veda 2. anche alcuni condominii che si trovano più oltre (verso il centro) sia a destra che a sinistra ostacolano la visuale su città alta, ma non mi pare siano state sollevate osservazioni 3. la visuale si città alta viene oscurata solo per qualche decina di metri mentre ci si avvicina alla nuova costruzione, niente di più 4. dall'autostrada e fino a quando si arriva vicino alla costruzione, la visuale non è ostruita Piuttosto, mi piacerebbe sapere dai responsabili della costruzione se - sopra l'ultimo livello oggi visibile - sono previste installazioni (esempio impianti di condizionamento, di ricezione televisiva ecc...) che determinerebbero una ulteriore elevazione dell'altezza dello stabile. Ritengo infine che l'attrattiva di Bergamo (e non solo di Città Alta) vada mantenuta ed incrementata non tanto garantendo la visuale dello "skyline" all'arrivo dall'autostrada, ma con ben altre iniziative (vedi portale del turismo, mai decollato). Grazie per l'attenzione.
Cordiali saluti.
Stefano Agazzi

«Impossibile aggiungere altro agli infuriati messaggi che ho letto e che condivido in pieno. Solo una cosa, non potremmo conoscere, estrapolandoli dal guazzabuglio, i nomi di coloro che hanno concepito e/o autorizzato tale nefandezza? In tal caso potremmo organizzare una numerosa delegazione per andare a ringraziarli! Ma, mi raccomando, siamo civili, senza randelli in mano».
A. V.

«Evviva un altro centro commerciale dove i bergamaschi possono andare a fossilizzare il proprio cervello... Ci meritiamo un museo, un teatro, un parco, una scuola, un centro sportivo, un centro con servizi sociali di diverso tipo e ci danno invece un bel nuovo mostro edilizio dove andare a comprare prodotti scadenti... Grazie tante, non ci andrò mai...».
Matteo

«Quella costruzione in quella posizione è un vero ECOMOSTRO: e poi parliamo tanto di quello che fanno in altre zone d'Italia... Chi ha dato le autorizzazioni per costruire dovrebbe vergognarsi. Dovrebbero abbatterlo subito, prima che sia troppo tardi: e far pagare le spese per l'abbattimento a chi ha approvato il progetto».
Rosy

«Io posso capire che la visuale faccia "schifo", ma lo schifo a nostro parere è peggio visto dalla Bassa dove per tutti voi "automobilisti" sta sorgendo l'inutile BREBEMI».
Una famiglia della Bassa.

«Non credo che facciano miglior figura i cartelli Berghem. Questi, almeno, se cambia l'aria in giunta comunale, potrebbero stazionare in via provvisoria. Invece il "muro" citato si aggiunge agli altri muri (contiamoli|) eretti nel corso del tempo e passati inosservati: forse perchè non vi erano presenti cooperative di un certo colore?»
A. Previtali

«Ho letto adesso su "L'Eco di Bergamo" l'articolo "Business da 40 milioni di euro". Forse lo skyline di Città Alta non vale tanto e nemmeno la nostra identità di bergamaschi, segnalata da Pino Capellini. Quello che viene giustificato dalla giunta precedente non può essere toccato, variato, cancellato. A me viene in mente quel povero Arlecchino sulla fontana all'inizio di Via Sant'Alessandro. Con lui fu possibile: al cambio della giunta da sera a mattina scomparve. Troppo piccolo, non era in grado di portare tanti soldi alle casse del Comune. Che siamo noi! Mal rappresentati, forse, ma siamo noi».
F. T.

«Ci passo davanti ogni mattina. È uno schifo. Prima di tutto perché avrebbero dovuto dedicarla a zona verde e farci un parco giochi con campetti per praticare sport. Secondo perché avrebbero dovuto ristrutturare palazzi abbandonati da tempo che cadono a pezzi».
R.

«Durante il Ventennio l'architetto Romano Marcello Piacentini, con la collaborazione di noti ingegneri ed architetti quali luigi Angelini, Ernesto Suardo e Giovanni Muzio, creò sugli spazi della fiera di sant'Alessandro uno polo per attività amministrative, finanziarie, giudiziarie, artistiche necessarie al nuovo baricentro della città. Il nuovo centro aveva un solo credo, non oscurare Berghem (la città sulla collina), insediamento di origine celtica trasformato e valorizzato dai romani in Bergomum. Il Medioevo, la Serenissima Repubblica Veneta, il Risorgimento, i palazzinari degli anni '60 e '70 rispettano tutti il principio piacentiniano: la visibilità della linea di orizzonte per far vedere una città di rara bellezza con più di duemila anni di storia. Nel 2011 si è creato un mostro di cemento che oscura Città Alta, destinata a diventare patrimonio dell'umanità. Mi permetto di far notare che, in tempi non sospetti, la Lega Nord si è opposta nelle giuste sedi a questa opera inutile che contribuisce a consumare verde e a costruire ancora supermercati in un area che non trova quasi uguali per edificazione in Europa. Faccio notare un altro edificio "commerciale" che sta sorgendo sulla ex Cesalpinia... anche di questo non ne sentivamo la necessità. Non mi stupirebbe, come avevo fatto notare durante lo scorso mandato quando ero presidente della commissione urbanistica della 1° Circoscrizione, se il commercio di via Borgo Palazzo ricevesse il colpo di grazia. Chiedo solo in tal caso di non versare lacrime come i coccodrilli perché anche in questo caso sappiamo di chi è la responsabilità politica».
Edoardo Rho

«Penso che porre il quesito ora, a torta fatta, non serva a nulla. Buon lavoro».
Paolo Fontana

«IL MOSTRO CHE NASCONDE CITTA' ALTA è un vero e proprio schifo, e non si capisce perché finora non ci sia stata una mobilitazione in città per bloccarne la realizzazione. Per simili questioni, che riguardavano solo specifiche zone della città, si è discusso mesi (il numero di piani dell'ex Enel, il numero di piani dell'ex Sace) molto prima che queste nuove costruzioni venissero realizzate. Invece questo enorme fungo è nato improvvisamente chissà come mai in agosto, senza discussioni "pubbliche" (per lo meno su "L'Eco" non mi è parso di aver mai letto niente in merito) e ci ha lasciato letteralmente di stucco. Constato dunque con amarezza che la giunta Bruni (che non ho votato) l'ha autorizzata, ma anche dall'altra parte nessuno si è agitato più di tanto visto che non se ne è mai nemmeno parlato sui giornali. Per il giudizio estetico complessivo non sono d'accordo con voi, non è necessario aspettare la fine dei lavori, è ovvio che nulla sarà mai bello come era prima lo skyline di Città Alta, è e sarà comunque un pugno in un occhio. Se i conti totali dovevamo essere per forza quelli che dite, non si poteva costruire la stessa volumetria sfruttando più superficie e facendo meno piani? Dai numeri che pubblicate sembrerebbe di sì... Andrebbe demolito subito ma ovviamente non succederà, il danno ormai è fatto e l'unica cosa che si può fare è dichiarare un boicottaggio di tutte le attività che lì andranno ad insediarsi. Cosa che per conto mio e di molte persone che conosco sicuramente verrà fatta comunque: non spenderò mai un euro in nessuna delle attività/uffici o altro in quell'edificio. Spero che sia una reazione diffusa, così quando fra qualche anno sarà deserto e fatiscente potremo sperare che venga demolito».
Stefano Fontana

«È una vergogna. L'ufficio tecnico comunale doveva sapere».
P. C.

«Percorro quotidianamente via Autostrada e vedere il profilo inconfondibile di Città Alta mi ha sempre riempito di orgoglio. Ho immaginato l'impatto sui turisti che entrano in città con questa "cartolina" meravigliosa. Il muro ha coperto proprio lo scorcio migliore e mi fa rabbia che team di ingegneri architetti e geometri non abbiamo pensato con giudizio a cosa stavano facendo! Spero siano ancora in tempo per rivedere il progetto e salvare lo skyline bergamasco!».
Desy

«È incomprensibile che degli amministratori locali abbiano dato il permesso di costruire questo "ecomostro". La città perde il suo ennesimo "biglietto da visita". Interessi di parte distruggono il bello».
Sergio Mariotti

«È una vergogna, stiamo rasentando la follia... Ma quest'Italia dove vuole andare se anche a livello turistico combiniamo queste grandissime stupidate. Poi ci lamentiamo se i turisti non arrivano a Bergamo».
Luciano Benigni

«Mi chiedo per quanto ancora dovremo peggiorare il nostro territorio per capire che dobbiamo invertire la rotta. Il mercato edilizio è in crisi, c'è una offerta di iniziative commerciali (in generale) molto superiore alle possibilità di acquisto, ma continuiamo imperterriti a costruire. Le iniziative di comuni virtuosi che dicono stop al consumo del suolo, evidentemente non fanno abbastanza notizia. I nostri figli avranno molto meno territorio usufruibile rispetto a quello che abbiamo ricevuto noi, facciamo del nostro meglio per cambiare le cose e per fermare questa e qualunque nuova costruzione che non abbia alle spalle una concreta valutazione di utilizzo e di impatto ambientale».
Luca Belotti

«Pensarci prima, no!!???»
A. G.

«Questa è l'ennesima dimostrazione che gli interessi economici (anche quelli del Comune) prevalgono su altri aspetti. La skyline di Bergamo alta è un "marchio di fabbrica" riconosciuto da tutti. Serve proprio l'ennesimo centro commerciale? Sono molto critico sulla questione».
James Pellegrini

«Non posso credere che ingegneri, tecnici, politici, ecc., non si siano resi conto dell'errore che stavano compiendo».
Peter Rota

«Ritengo che è stato fatto uno scempio, l'ennesimo ai danni della città. Premesso che bisognerà attendere la fine dei lavori per dare un giudizio serio e definitivo, il fatto di aver dato l'autorizzazione al progetto dimostra con quanta superficialità vengono dati i permessi. Non stiamo parlando di una casa normale ma di un palazzo di grosse dimensioni e volumetrie; bisognerà attendere di vederlo ultimato per rendersi conto di quanto e come inciderà sul contesto panoramico di Città Alta? A me sembra assurdo! Come assurdo dover poi stare qui a perdere tempo per commentare la superficialità dei politici che deliberano senza criterio! Cosa volete fare di questa città? Che futuro volete dare a questa città? Volete dare un futuro turistico e di salvaguardia, oppure un futuro chiuso, fatto di fabbriche e silenzio? Voi (politici) siete seduti lì, con le vostre lauree, i vostri master... Io sono qui, con una terza media! Giuro però che non cambierei la mia testa con la vostra, perché oscurare una vista così è un reato contro l'umanità. Bergamo dovrebbe chiedere la tutela all'Unesco. Incredibile, qualcuno (a me non interessa chi, né la corrente politica) ha dato il consenso per una costruzione del genere. Chi si troverà a transitare sulla A4, invece di vedere le Mura Venete ed essere invogliato ad uscire e visitare Bergamo, sarà abbagliato dalla scritta al neon della Coop e dell'Ibis... Complimenti davvero».
Katy Leporatti

«Queste cose succedono perché non vogliamo vederle mentre le stanno facendo».
Alfredo

«Visto che si parla di ecomostri cosa ne pensate del palazzo alla rotonda Locatelli vicino all'Istituto Mamoli? Cosa ne pensate del MOSTRO di cemento denominato TRIANGOLO in Via Palma il Vecchio? Ci sono altre schifezze ma mi fermo qui».
Franco Bresciani

 «È vergognoso vedere ed assistere in modo impotente a tale scempio. Ma quali amministratori e/o funzionari comunali hanno autorizzato una simile scempiaggine? Ma perché ci dobbiamo sempre far male da soli? Va bene che di buonsenso ce n'è sempre meno in giro, però ci deve essere un limite a certe cose. Io auspico e come me credo tutti quelli che amano follemente la città di Bergamo e la sua provincia che un barlume di amor proprio e buonsenso penetri la mente di qualcuno, si fermino i lavori e si abbatta una costruzione così insensata e fuori luogo».
Maurizio Cortesi

«Se fosse possibile sarebbe da abbattere. Mi meraviglio che sia stato concesso il permesso di realizzare un obbrobrio simile».
W. V.

«Scuole rattoppate, zone storiche della città che profumano sempre più di ghetto, strutture sportive fatiscenti (vedi palazzetto e stadio) e criminalità micro e non che inizia ad essere il classico fenomeno preoccupante; è su questi argomenti che chiederei, prioritariamente, il parere dei cittadini, fermo restando il fatto che non solo da un punto di vista estetico, ma soprattutto da quello sentimentale, oscurare una simile bellezza, fa veramente male agli occhi ed al cuore. La skyline di Città Alta è un incredibile spot turistico per la città intera peccato che al solito se ne rendano conto in pochi: coloro che non hanno interessi in gioco».
F. Consonni

«È vero che lo skyline di Bergamo Alta è unico al mondo ma siamo sicuri che sia proprio questo ciò che viene notato per primo da chi giunge dall'Autostrada? Non viene notato che l'autostrada sbocca su una rotonda dove non esiste una piazzola di sosta/fermata? Non viene notato che detta rotonda sembra un accampamento abusivo? Questo sì che è un bel biglietto da visita, vero!? Non viene notato che nei pressi del casello dell'Autostrada non esiste un parcheggio praticabile? E che non esiste nemmeno "non nei pressi"? Anche Palermo vista dal mare è meravigliosa, ma quando arrivi in porto e devi rischiar la pelle per immetterti sulla via principale, non ci sono indicazioni stradali e c'è trascuratezza ovunque, ti vien voglia di risalire sulla nave, o no?! Di meravigliosi paesaggi naturali e architettonici l'Italia è piena zeppa e, per parafrasare un modo di dire assai volgare: non ce l'abbiamo solo noi e non è d'oro. Suvvia, siamo seri! Iniziamo a pensare che per accogliere bene i visitatori servono servizi, comodità, cortesia, pulizia, sicurezza».
Barbara Franzoni

«Peccato davvero, fanno il possibile per rovinare una così bella città!!! Potevano prendere in considerazione progetti alternativi che tenessero conto del panorama e del verde,mah!!!».
N. F.

«Un'altra perla del nostro amato ex sindaco...».
S.

«L'ennesimo centro commerciale inutile in città con l'aggravante di essere una struttura orribile. Se si pensa poi che è un progetto nato sotto una amministrazione di centrosinistra, che in teoria dovrebbe tuttelare l'ambiente e l'ecologia, allora mi viene da pensare che per il nostro ambiente non c'è nulla da fare! Ultima considerazione, si portano avanti questi progetti e poi si fanno manifestazioni a mio parere inutili come la creazione di un area verde in Città Alta (ma forse questo è il futuro al quale andiamo incontro, spazi verdi temporanei!!!)».
Fabrizio

«Concordo con quanto da voi segnalato. Ormai si tende solo a costruire mostri di cemento senza alcuna remora. D'altronde mi chiedo: sicuramente saranno state date le licenze e quindi, se chi dovrebbe tutelare la nostra città evitando di permettere certi scempi non pensa che ci sia qualcosa che non va, come possiamo noi "semplici cittadini" far valere le nostre considerazioni? In fondo è una battaglia persa. Grazie comunque del vostro impegno».
Ivana Ferrari

«Siamo alle solite: ci si accorge che è un mostro solo quando lo si costruisce, mai prima. Meditate gente, meditate...».
Daniele

«Da abbattere».
P. C.

«Personalmente l' edificio in costruzione, appena se ne sono potute individuare le effettive dimensioni , mi ha dato l'impressione di una sorta di "muro di Berlino", una divisione di tipo simbolico. Questo può comprenderlo meglio chi in città rientra con una certa frequenza...! Era così bello rientrare a Bergamo e intravedere apparire lo scenario dell' ltura confortante di Città Alta...! E anche per il nuovo visitatore era idealmente ed indubbiamente un bel biglietto da visita. Ora è come un bel quadro di paesaggio volutamente cancellato da un sipario decisamente fosco, qualunque sia la configurazione definitiva della costruzione. Un tempo si facevano le Mura e i bastioni veneti, ora si vede bene che tipi di "muraglioni" si riesce a realizzare. Ma non è tanto una critica sulla tipologia edilizia adottata, quanto sulla incongrua contestualizzazione del complesso. Forse questa mia sensazione può sembrare eccessiva, sentimentalmente parlando, ma anche dal riscontro di altri pareri sentiti vi assicuro che la mia personale amarezza è assai condivisa! Di fatto è che ecomostri ed ecomostriciattoli in Bergamo non mancano, anzi mi pare che la tendenza edificatoria vada sempre più in tal senso. Mi è difficile comprendere, al di là degli intuibili interessi di parte , come in un centro come il nostro non vi sia quel minimo di sensibilità (e professionalità) nell'affrontare determinati argomenti legati all'ambiente e all'urbanizzazione; e di come sarebbe bastato poco contestualizzare certe costruzioni con altri criteri, sia estetici che progettuali, in particolare questi ultimi legati per l'appunto all'ubicazione prescelta. Lessi in anni passati un interessante romanzo, ambientato proprio a Bergamo e dintorni, che tratta argomenti legati a quanto discusso, si intitola «Afrodite sul nodo di Hartmann», che esprime bene quanto una certa architettura (o presunta tale) vada controcorrente al suo stesso buon nome! Una soluzione a certe problematiche il romanzo suddetto la concede, ma qui non voglio rivelare l'eventuale soluzione a chi volesse leggere quel libro».
Roberto Locati

«Sono rimasto di stucco!!! Non pensavo si andasse così in alto. Vera perdita per Bergamo e i bergamaschi. Da rivedere assolutamente il progetto».
G. Carobbio

«È da tirare giù!!!».
Nicholas Fiorendi

«Come ormai da tanto tempo vengono sacrificati dei "valori" che, al contrario del nuovo centro direzionale, non possono essere valutati in euro. Quest'ultimo caso non fa che confermare la regola dei nostri tempi che antepone quasi sempre l'interesse privato alla conservazione di qualcosa che, a prima vista, "non serve". Chissà come mai non si possono toccare degli "affreschi" di 50 centimetri per 3 metri raffiguranti dei fiori, all'interno di un'abitazione privata e che non saranno quindi fruibili dal Pubblico, ma si può costruire un mostro che oscura un panorama a dir poco storico. Come mai in Alto Adige si tagliano centinaia di ettari di bosco per far posto a piste di sci in barba ai Verdi ? Vorrei fare una proposta. Perché non si obbliga la proprietà del "mostro" a compiere delle opere di utilità cittadina che possano in qualche maniera ripagare lo scempio? Faccio l'esempio della stradina del Roccolino che sale in Città Alta partendo dalla chiesa di Valtesse. È un percorso storico in quanto era l'antico accesso alla città dalla Val Brembana. Da notare che si vede una parte di mura che quasi nessuno conosce e che è invasA di piante. L'ho percorsa Domenica scorsa ed è veramente un peccato che sia conciata cosi male. Muretti di sostegno che cadono, erbacce che la invadono ecc. ecc. Cosi facendo applicheremmo la regola del io do qualcosa a te e tu dai qualcosa a me. Forse la mia proposta è troppo semplicistica ma, visto che il comune deve fare tagli alle spese mentre la Coop e Ibis hanno denaro, facciamogli spendere qualcosa non per interesse privato ma pubblico».
Fabio Muller

«Vi scrivo in relazione al palazzo in costruzione in via Autostrada. Persino il pino rimasto che si vede in entrambe le foto, nella seconda sembra far capolino come rassegnato (nei fumetti ci sarebbe una voce "Sig!”). Io abito a Cologno al Serio e da casa mia quando c'è limpido si vede perfettamente tutta Città Alta. Con un binocolo la vista diventa mozzafiato con tutte le Orobie intorno che fanno da corona. Se mi costruissero una roba simile davanti, morirei prima di angoscia, poi di claustrofobia. Mi domando sempre perché, invece di continuare a costruire il nuovo, non si cerca di recuperare le vetuste, disabitate (e orribili) palazzine già esistenti, favorendo i proprietari con degli incentivi E permettendo così di rimodernare il biglietto da visita che si presenta a chi entra in città e si trova invece di fronte a queste angoscianti costruzioni come benvenuto. Grazie per lo spazio e il tempo che dedicate ai nostri pensieri (almeno c'è qualcuno che ci ascolta)».
Giovanni

«Io penso che come al solito si stia esagerando... Dal titolo dell'articolo sembra che sia in costruzione un muro di cinta che copra completamente la visione di Città Alta!! Ma dai... Città Alta è sempre là, la si vede da qualsiasi parte di Bergamo e anche arrivando dalla A4... Anche se per un breve tratto di via Autostrada una parte viene coperta (solo se si è molto sotto la nuova costruzione) non mi sembra un dramma soprattutto pensando che in quel muro si darà possibilità di lavoro a imprese e persone».
Camilla

«Noto con piacere che finalmente avete messo in evidenza questo scempio. Mi permetto di dire che il Comune di Bergamo predica bene e razzola male. Vivo nel Parco dei Colli da 45 anni, dove non è possibile muovere una foglia per non creare "danni paesaggistici", e poi... Il Dio dei nostri tempi, "Dio soldo" smuove tutto».
Pierantonio Algeri

«Ho visto ieri sera il servizio, che dire... Andate in Comune e domandate chi a dato l'autorizzazione a costruire un ecomostro del genere e chiedete le loro dimissioni pubblicamente. Sarebbe ora che in Italia quando un alto dirigente (politico e non) commette simili errori venga radiato da certi incarichi. Rimediare adesso è sicuramente troppo tardi, dopo un investimento del genere la società costruttrice non penso sia disposta a modificare il progetto...
D. S.

«lo skyline di Città Alta non c'è più. Ora lo nasconde un muro-mostro. Orrendo».
Gabriella

«È un orrore pari al "mostro" di Fuenti».
Luigi Loda

«Io credo che qualche volta si debba guardare al bello e non solo all'utile che ne deriverà!!! Lo skyline di Bergamo è unico al mondo e la sua vista, venendo da fuori, andrebbe preservata!!!! Il sindaco Bruni mi è sempre stato antipatico. Nessun rispetto per la gente e nessun rispetto neanche per i luoghi e questo progetto lo dimostra ancora una volta!!!».
P. M.

«E come sempre ci distinguiamo…, se l'avessero fatto a Carcassonne? Si sarebbe mobilitata la Nazione…, ma qui non c'è cura e attenzione per le bellezze del Nostro Bel Paese, oscurato dall'incapacità di arginare la cultura del consumismo, dall'edilizia selvaggia. Peccato, un'altra bella foto stracciata per sempre. Addio bella Bergamo! Per vederti dovremo sbattere il naso sotto le mura… e guardarti dal basso, non più da lontano. Addio Bell'Italia...».
Sebastiano

«Io penso che con tutti i posti disponibili nella Bergamasca a livello autostradale potevano pensare all'impatto ambientale; è anche vero che dobbiamo aspettare la fine dei lavori, ma credo che solo se fosse invisibile la vista di Città Alta tornerà come prima. Oppure sulla facciata che guarda l'autostrada facciano una riproduzione fedele di quanto hanno tolto alla vista di chi arrivando da Milano adesso non potrà più vedere. E tutto per un altro, ennesimo centro commerciale...».
Valeria

«Sembra che ormai in questa nostra Italia si possa fare di tutto e di più. Ho l'impressione che ci sia un'ANARCHIA GENERALE e che non ci si interessi più dei veri valori sia morali che materiali. È più comodo SACRIFICARE tutto ciò al DIO DENARO!!! Città Alta è il ns/biglietto da visita che si presenta da qualsiasi parte si entri in città, fino ad ora si era riusciti in qualche modo a salvaguardare la ns/ meravigliosa "cartolina" ... come ripeto è brutto sacrificare sempre tutto solo per gli interessi di qualcuno a discapito di tutti noi "comuni cittadini italiani".
Rosamaria

«È stata una incredibile leggerezza. Per me la costruzione deve essere abbattuta».
U. T.

«Piacentini è morto da tempo. All'assessorato all'edilizia non ci sono né figli, né parenti di Piacentini. Se non c'è chi abbia un poco di sensibilità per questi "punti di vista", come quello per cui si viene dall'autostrada, non ci si può attendere di meglio. Quel "muro" è un vero e proprio sipario, inamovibile, su di un impareggiabile scenario che è Città Alta e San Vigilio. Oggi di eco-mostri ce ne possiamo vantare anche noi a Bergamo».
F. T.

«Siete mai passati sul cavalcavia di Borgo Palazzo della circonvallazione delle valli? Fino a qualche anno fa si godeva di una magnifica vista che sicuramente invogliava qualche automobilista di passaggio a farci un salto; dopo le ultime realizzazioni si vedono solo condomini per niente attraenti. E la lista potrebbe continuare al punto di poter considerare obbligatorio che le costruzioni nuove debbano superare in altezza quelle precedenti. È una vergogna, ma chi ferma il capitale e le sue bustarelle, dove sono gli degli organi preposti al controllo? Ho la fortuna di abitare sulla collina della Maresana dove, Parco dei Colli vigilante, era impossibile edificare del nuovo. Basta fare due passi sul sentiero del Morla per vedere quante nuove case, ville a schiera, sono spuntate da ogni parte. Come è possibile che tutti gli amministratori comunali che si avvicendano non abbiano avvertito che la bellezza della nostra città sta proprio in quello che abbiamo ereditato dal passato? Dovunque si giri lo sguardo non mancano vergognose realizzazioni di cui sarebbe almeno interessante conoscere i nomi dei responsabili: una bella targa in marmo col nome di assessore e sindaco che hanno approvato i progetti potrebbe farci capire qualcosa di più. Saluti da un bergamasco sempre meno orgoglioso di esserlo».
Manlio Castagnoli

«Non possiamo accettare questo schifo!!! Va abbattuto. Rivogliamo il prato!!!»
M. A.

«Muro della vergogna. Mi meraviglio che le autorità competenti abbiamo poco vigilato. Perché?»
E. P.

«Ormai esiste solo una parola per il nostro futuro: cementificare! Smettiamola di mettere cemento dappertutto, non costruiamo più, ma ristrutturiamo ciò che piace. Ormai, in questa economia, dobbiamo ridimensionarci tutti, guadagnando meno ma inquinando meno. Nessuno ha una città così bella».
S. B.

«Non lamentiamoci ora!!! Questo non è il primo caso (vedi il bestione costruito a Monterosso che copre la bellissima vista sulla Maresana). Bisognava pensarci prima e naturalmente uno pensa che anche dalle nostre parti esistono gli «amici degli amici».
C.

«Ma quell'osceno progetto non doveva essere visto e approvato prima? È un obbrobrio e chi lo ha partorito dovrebbe scappare in Niger».
G. P.

«Indescrivibile, una totale mancanza di gusto. ABBATTETELO!».
C. G.

«Da semplice cittadino bergamasco, senza alcuna presunzione e sicuramente senza conoscenze tecniche in materia urbanistica, per un fatto puramente estetico, e "di buon senso" , per la bellezza della nostra città, sono assolutamente contrario alla costruzione del muro che oscura parte di Città Alta».
Luigi Nespoli

«Il dio denaro comanda tutto e il più bello si deve sempre nascondere».
V.

«Credo fermamente che l'incapacità o la superficialità con la quale è stato concesso il permesso di costruire l'immobile oggetto del vostro servizio sia da condannare fermamente. Nessuno vuole limitare le possibilità edificatorie di chicchessia ma con gli strumenti informatici (simulazioni al computer di quanto veniva richiesto) dovevano offrire spunti di riflessione. Un gioiello conosciuto in tutto il mondo come Città Alta viene oscurato dalla imponenza del manufatto: credo che si impongano decisioni importanti e impegnative per l'attuale amministrazione comunale per porre rimedio a questo scempio ambientale…. Che segue altri già costruiti precedentemente. È mai possibile che il punto di vista ambientale e turistico sia sempre asservito alle ingordigie costruttive di imprenditori che hanno comunque centinaia di unità immobiliari sfitte o invendute autorizzate in tempi diversi da amministrazioni di entrambe le parti politiche? Sono desolato».
Sergio Gotti

«Nei giorni in cui ospitiamo gli architetti del paesaggio, altri architetti umiliano una delle immagini emblematiche della nostra città».
S. G.

«Senza leggere l'articolo pensavo fosse una porcata, ora devo ammettere che se facciamo prevalere cosiderazioni di ordine finanziario, economico, edonistico, il giudizio non può che essere di euforico gradimento».
F.

«Ritengo sia da abbattere. Non ci sono altre parole».
Andrea Cortinovis

«Il lucro, il profitto, gli interessi di parte dominano i "centri del potere" a Bergam a dispetto della bellezza, della tutela e… della salute dei cittadfini: poca meraviglia!!!!!! Bergamo è una roccaforte di falsi perbenisti e con una lobby di ricchi, potenti, ...alla faccia di crisi!!!!!
L. B.

«Con questo progetto come non si può dare dell'incapace a chi lo ha realizzato??? Un vero e proprio schifo e Bergamo ha perso la sua miglior cartolina d'entrata. In coro al progettista e a chi lo ha approvato: INCAPACIIIIIIIII
I.

«Vergogna»
Enrico Rampinelli

«Incompetenza, miopia, pressapochismo o forse peggio ancora soltanto inerzia burocratica. Ma come non si è potuto capire che tale "saracinesca" comprometteva definitivamente il primo colpo d'occhio di chi entra in città dall'autostrada ? Non credo sia neppure una scelta figlia di qualche lobby o interesse economico di parte da tutelare. È semplicemente una soluzione "stupida". Nel senso più pieno: porta svantaggi a tutti e benefici a nessuno».
Angelo Gaspani

«Riguardo all' ecomostro di via Autostrada, evidentemente gli interessi economici vanno al di là del fantastico panorama di Città alta... Sbaglio o è già una minestra riscaldata? Vi ricordate l'ecomostro di via San Bernardino?»
Luca Moioli

«Osceno».
A. M.

«Partendo dalla premessa che NOI bergamaschi siamo sempre stati famosi per essere i "muratori d'Italia", è davvero vergognoso vedere che la nostra città e provincia sia ormai quasi completamente cementificati. Aggiungo anche lo spiacevole fatto, che con la crisi economica, la maggior parte degli immobili sono sfitti. Case nuove che dopo diversi anni hanno ancorA la maggior parte degli appartamenti vuoti, capannoni nuovi vuoti e intere zone di capannoni ormai datati in preda all'abbandono e al degrado. Una piccola nota nostalgica: recentemente mi hanno regalato una bicicletta e con piacere dopo circa 15 anni ho ripreso a perdalare. Dove però??? Solo ad agosto con strade semi-deserte. E poi?' Strade pericolosissime, parchi piccoli o inesistenti/fatiscenti …… Viaggio per lavoro e per piacere e altre città europee, delle dimensioni di Bergamo, sono avanti a noi anni luce riguardo al verde e spazi pubblici . Al sindaco non faccio una lezione di economia (non credo ne abbia bisogno) , ma investire solo su cementificazione e centri commerciali (vedi l'ultimo ecomostro a colognola a ridosso dell'asse interurbano) non credo sia una grande strategia… Ci pensi!!! Complimenti ad architetti, ingegneri, assessori che hanno progettato, costruito ed autorizzato l'ecomostro in via Autostrada… Purtroppo indietro non si torna!!! Si vergognino!!!!!. Cordiali saluti, un elettore di destra un po' deluso»
G. B.

«È una vergogna. E, posso scommetterci, sarà ancora più vergognoso il rimpallarsi delle responsabilità. La giunta in carica oggi ovviamente dice che è un regalo di quella precedente, e non è colpa sua. Quella precedente dice che il progetto è stato studiato ed approvato dalle varie commissioni, per cui approvato anche dagli avversari, e quindi parzialmente non colpa sua. Chi fin da subito si è lamentato ed ha sottolineato lo scempio, dice che è colpa di chi ha costruito. Chi ha costruito dice che ha avuto tutte le autorizzazioni, tutto è in regola, il mercato poi è il mercato e quindi l'intervento andava fatto, e quindi non è colpa sua. Alla fine ci rimane uno scempio, che stravolge tutte le linee guida architettoniche degli ultimi decenni a Bergamo (costruire sì, ma in modo tale che Città Alta la si possa vedere da ogni parte) e di cui francamente potevamo fare a meno. Chi ama Bergamo non può che soffrire. E, mi ci metto in mezzo anch'io, non è colpa mia».
Marco Camolese

«Ci fanno mille storie per delle modifiche interne a un appartamento,oppure non si permette di aprire una finestra a una casetta in aperta campagna e poi si vedono certe cose???????? Dire che è assurdo è poco, chi ha permesso una cosa del genere andrebbe rinchiuso non prima di aver posto rimedio a questo scempio... Bergamo è di tutti».
Gilberto Pedretti

«Siete i soliti esagerati... In un paese e mondo pieno di crisi, problemi, tensioni e guerre riuscite a perdere tempo per queste questioni futili... I veri mostri sono i condomini anni 60 costruiti dietro questo complesso... ricordandovi che allora nessuno e/o l'opinione pubblica in generale si era permessa di dire nulla nonostante Città alta "credo" fosse già lì alle spalle... Questo nuovo edificio che sarà di sicuro moderno e gradevole, di fatto nasconde il brutto esistente realmente percepibile... Cordialmente.
N. C.

«Il problema è che prima lo fanno, poi cosa ne pensate, ma quelli che firmano le cartacce non leggono, prendono e basta».
E. A.

«C'è poco da commentare. Mi pare che alla base dell'autorizzazione a costruire questo edificio ci sia stata, quantomeno, molta superficialità. E adesso?
M. T.

«Vergognoso».
L. M.

«Una vera schifezza, ci mancava solo questo per rovinare ancora di più l'ingresso in città, non bastava il degrado con cui è tenuta la viabilità, siepi incolte e sporcizia, ora anche l'ecomostro, mi piacerebbe sapere quale giunta ha dato la licenza per costruire una schifezza simile».
Marco Sette

«Penso sia una vergogna. Ci sono migliaia di appartamenti sfitti o invenduti e si continua a costruire! Oltretutto si costruiscono dei mostri come quello all'entrata dell'autostrada che oscura l'affascinante visione di Città Alta». Vergogna!!!!!!
F.

«Sul fatto compiuto ogni commento ritengo che sia superfluo, è li da vedere, piuttosto mi chiedo, sarà così anche per la ex Sace? Questo è già fatto ma la ex Sace ancora no! O sbaglio?».
N.

«Pazzesco, che autogol. Poi si dice che si vuole incrementare il turismo a Bergamo. È questa la lungimiranza dei nostri politici»
Stefano G.

«È veramente un pugno negli occhi, una schifezza che non meritiamo, o forse sì: siamo sempre disattenti ai beni comuni e ce ne ricordiamo solo quando qualcuno ce li sottrae per ragioni di profitto».
Dario Cangelli

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