Uccise la moglie a coltellate
Marenzi condannato a 15 anni

Luigi Marenzi, disoccupato di 52 anni di Treviglio e accusato di aver ucciso a coltellate la moglie Silvia Betti, impiegata di 48 anni, nativa di Milano, la mattina del 12 ottobre 2010, è stato condannato a 15 anni di reclusione. La richiesta del pm era di 16 anni.

Luigi Marenzi, disoccupato di 52 anni di Treviglio e accusato di aver ucciso a coltellate la moglie Silvia Betti, impiegata di 48 anni, nativa di Milano, la mattina del 12 ottobre 2010 a Treviglio, è stato condannato a 15 anni di reclusione. La richiesta del pm era di 16 anni.

Totalmente in grado di intendere e di volere secondo la perizia disposta dal giudice dell'udienza preliminare, parzialmente incapace invece secondo quanto sostenuto dalla consulenza chiesta dalla difesa. La sentenza, venerdì 28 ottobre, è stata di 15 anni e Marenzi è stato considerato totalmente in grado di intendere e di volere.

La dinamica dell'omicidio era stata già abbastanza ben definita ed è da ricondurre alla contrarietà di Marenzi per la decisione della moglie di separarsi da lui. Proprio il giorno dell'omicidio, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, dopo che già i rapporti tra i due coniugi erano piuttosto tesi, Silvia Betti avrebbe avuto un incontro con un avvocato per avviare la pratica della separazione.

Questo potrebbe anche essere stato il motivo scatenante della violenta azione di Luigi Marenzi che, utilizzando un coltello da cucina, aveva sferrato una decina di fendenti alla moglie, almeno cinque dei quali inferti alla gola e al torace. Silvia Betti era al telefono con la madre durante la violenta lite con il marito, e proprio l'anziana donna, quando la comunicazione si era interrotta, aveva allertato i carabinieri: al loro arrivo i militari avevano bloccato Marenzi, mentre la moglie era ormai priva di vita.

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