Università, 2012 in pari
Ma il futuro sarà in rosso

Un bilancio di previsione 2012 in equilibrio quello presentato dal rettore Stefano Paleari agli sponsor dell'Università degli studi di Bergamo. Senza nascondere però che, spingendo lo sguardo sul 2013, la situazione potrebbe non essere più così rosea.

Un bilancio di previsione 2012 in equilibrio quello presentato mercoledì 30 novembre dal rettore Stefano Paleari agli sponsor dell'Università degli studi di Bergamo. Senza nascondere però che, spingendo lo sguardo sul 2013, se non verrà arginata la situazione di disparità cui è sottoposto l'ateneo orobico sul piano dei finanziamenti nazionali, la situazione non sarà più così rosea.

Un bilancio 2012 che ha ancora una grossa incognita: il ministero dell'Istruzione, università e ricerca a un mese circa dalla fine dell'anno non ha ancora stanziato infatti il Fondo di finanziamento ordinario per l'anno in corso. E sul 2012 le previsioni sono quelle ancora una volta di tagli: negli ultimi tre anni.

Infatti, c'è stata una riduzione dell'Ffo pari all'8,5% a livello nazionale con una perdita secca di circa 600 milioni di euro per le università. Per il 2012 la previsione è di una decurtazione dell'1,1% mentre per il 2013 è in cantiere una nuova sforbiciata del 4,9%.

«Alla luce di questa previsione di tagli lineari non è ipotizzabile pensare di poter continuare a chiudere i bilanci in equilibrio - ammette il direttore amministrativo Giuseppe Giovanelli -. Per quest'anno la riduzione dei fondi statali passati da 35 milioni a 33,6 milioni di euro è stata compensata dall'aumento della contribuzione studentesca pari a 14,1 milioni di euro».

«Anche per il 2012 si verificherà la stessa situazione: giù i fondi statali e su le tasse (come da programma già approvato a inizio anno accademico ndr) per un totale di 32,4 milioni da Roma e 14,5 milioni dagli studenti. Non sarà però possibile per il 2013 aumentare nuovamente le tasse e con l'Ffo in continuo calo le cose potrebbero mettersi male».

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