Nicoli Cristiani interrogato:
voglio gli atti, pronto a dimettermi

Il vicepresidente del Consiglio regionale lombardo Franco Nicoli Cristiani, arrestato per corruzione, risponderà alle domande del giudice dopo aver letto gli atti. Si è poi reso disponibile a rinunciare a qualsiasi carica e funzione politica.

Il vicepresidente del Consiglio regionale lombardo Franco Nicoli Cristiani, arrestato per corruzione, intende rinunciare a qualsiasi carica e funzione politica non appena gliene sarà data la disponibilità. «Il mio assistito - ha dichiarato l'avvocato il suo difensore, Piergiorgio Vittorini dopo l'interrogatorio - si è reso disponibile a rispondere alle domande degli inquirenti, a patto che gli venga data la possibilità di leggere gli atti che costituirebbero fonte di prova contro di lui. È sua intenzione - ha spiegato - rinunciare a qualunque carica e funzione politica, non appena gliene sarà data la possibilità».

In questo modo, ha spiegato il legale di Nicoli Cristiani, potrebbe venir meno l'unica ragione leggibile nell'ordinanza che giustifica la custodia cautelare in carcere: il pericolo di reiterazione del reato. Il legale ha chiesto gli arresti domiciliari e la possibilità di formalizzare le dimissioni mentre il gip si è riservato cinque giorni per valutare le richieste della difesa.

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