Filmato l'orso delle Orobie
«Mi guardava incuriosito»

Ecco l'orso delle Orobie: è stato fotografato nella notte tra giovedì 24 e venerdì 25 maggio sulla provinciale a Villa d'Ogna da un lettore, Luca Bosio, che ci ha inviato una foto e il filmato: dura pochi secondi, ma si vede l'orso che corre addirittura lungo la provinciale.

Ecco l'orso delle Orobie: è stato fotografato nella notte tra giovedì 24 e venerdì 25 maggio sulla provinciale a Villa d'Ogna da un lettore, Luca Bosio, che ci ha inviato una foto e il filmato: dura pochi secondi, ma si vede l'orso che corre addirittura lungo la provinciale presso la contrada della Valzella, al confine con Ardesio.

Luca è un 29enne di Ardesio che gestisce il rifugio Mirtillo di Lizzola e giovedì notte stava rientrando a casa verso le 3,15, dopo una serata trascorsa con amici, quando si è imbattuto in quello che in lontananza sembrava un enorme cane e che invece si è rivelato un orso.

«È stata un'emozione indescrivibile, non avevo mai visto un orso dal vivo. Continuava ad andare su e giù, dalla strada al bosco e viceversa, come se stesse cercando qualcosa. È rimasto nei pressi della provinciale per circa una mezzoretta. Era tutto tranne che aggressivo e pericoloso, era molto incuriosito, quasi era più lui che guardava noi che noi lui».

«C'è stato un momento in cui si è seduto per osservarmi, io ho tirato fuori l'iPhone per filmarlo, ma per l'emozione non ho schiacciato la partenza del video, così sono riuscito a riprenderlo con il telefonino soltanto dopo, mentre correva lungo la provinciale».

«Mi ha impressionato molto la sua stazza, non è tanto alto, ma è davvero grosso. In uno scontro con un'auto penso che la distruggerebbe. Con me si sono fermate altre persone, c'erano anche operai dell'impresa Paccani. È stato deciso di allertare i carabinieri di Ponte Nossa proprio perché un animale così sulla strada potrebbe essere molto pericoloso. E perché li vicino ci sono delle case. Comunque, alla fine l'orso si è dileguato nel bosco». 

Proprio nei giorni scorsi, uno degli orsi (o l'orso, se fosse solo uno, perché ancora non è chiaro quanti siano) che da fine marzo si aggira sulle Orobie finalmente ha un nome. Dopo JJ5, protagonista delle scorribande dal 2008 al 2009, ora abbiamo «M7». Che non sappiamo però se sia quello avvistato ad Ardesio.

A rivelarlo sono i risultati degli esami genetici effettuati sui peli ritrovati nella predazione di un'arnia il 2 maggio scorso, a Vilminore di Scalve. Lunedì l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha comunicato i risultati alla Regione Lombardia.

Si tratta, quindi, del primo esemplare identificato nella nostra provincia (naturalmente dopo il caso di JJ5 quattro anni fa, orso che ora ha sei anni ed è tornato in Trentino). M7 è un giovane maschio di tre anni, figlio di DJ3, nata a sua volta da Joze e Daniza, due degli esemplari provenienti dalla Slovenia e introdotti in Trentino tra il 1999 e il 2002. Joze era anche il papà di JJ5, nato da Jurka (quindi JJ5 è zio di M7 solo dalla parte di Joze).

«Fino al 2008 - spiega Claudio Groff, del servizio faunistico della Provincia di Trento - gli orsi venivano chiamati con le iniziali dei genitori: così JJ5 era il quinto figlio di Jurka e Joze e DJ3 il terzo di Daniza e Joze. Poi si è iniziato a identificare i nuovi esemplari con il sesso e l'ordine di ritrovamento: quindi M7 rappresenta il settimo maschio individuato dal 2008, seconda generazione di quelli introdotti nel Parco Adamello-Brenta a inizio del progetto».

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