Carburante? Da piante e strutto
Studenti ricercatori al Natta

Carburante dallo strutto e dagli oli vegetali non commestibili. È la ricerca in atto all'istituto chimici Natta (specificatamente al liceo scientifico tecnologico), che gli studenti hanno presentato al convegno «Energeticamente consapevoli».

Carburante dallo strutto e dagli oli vegetali non commestibili. È la ricerca in atto all'istituto chimici Natta (specificatamente al liceo scientifico tecnologico), che gli studenti hanno presentato al convegno «Energeticamente consapevoli» organizzato dalla scuola nell'ambito del progetto biennale «Scuola 21» cofinanziato da Fondazione Cariplo (24.000 euro più 16.000 messi dall'istituto) dedicato alle energie rinnovabili e sostenibili per l'ambiente.

La quota finanziata dalla scuola viene utilizzata per l'acquisto di attrezzature (bilance, rifrattometro) o materiale d'uso. Partner del Natta è il Cea, Centro di Etica Ambientale, che, attraverso una convenzione, mette a disposizione le competenze di una serie di associazioni e enti del territorio.

Il primo anno è stato utilizzato per studiare i catalizzatori necessari per velocizzare la reazione chimica che sintetizza biodiesel dal grasso, il prossimo passo (l'anno prossimo) sarà la ricerca del catalizzatore in grado di eliminare il passaggio intermedio e passare direttamente all'idrocarburo.

Accanto al lavoro del laboratorio chimico, coordinato da Ilario Amboni, gli studenti con la docente di biologia Monica Fanizzi hanno cercato, trovato e cominciato a coltivare una pianta oleosa tossica che cresce in zone semidesertiche, la jatropa curcas, in grado di fornire la biomassa da cui estrarre olio trasformabile in biodiesel esattamente come dallo strutto.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 29 maggio

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